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Cronaca

Taranto | Aggressione in negozio di cosmetici: arrestato 34enne per rapina impropria

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La Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 34 anni di Taranto, sospettato di rapina impropria in un negozio di cosmetici nella zona di Tamburi. L’episodio è avvenuto quando l’individuo ha tentato di rubare vari prodotti per l’igiene personale, occultandoli nelle tasche dei suoi indumenti dopo aver rimosso il sistema di sicurezza.

Al momento del pagamento alla cassa, l’uomo ha tentato di evadere il costo della merce rubata. Quando un dipendente del negozio lo ha confrontato, il 34enne ha reagito aggredendolo, spingendolo e colpendolo nel tentativo di fuggire.

L’intervento tempestivo della Squadra Volante ha portato all’arresto dell’uomo in flagranza di reato. Gli accertamenti hanno rivelato che il soggetto aveva diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio. Il commesso, a seguito dell’aggressione, ha ricevuto le cure necessarie da un’unità del 118.

Dopo le formalità di rito, il 34enne è stato posto agli arresti domiciliari, mentre le autorità competenti proseguono nelle indagini. Si sottolinea che l’indagato gode della presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva.

Cronaca

Marsala (TP) | Operazione di controllo straordinario, rafforzati i servizi di sicurezza pubblica

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ADN24

Il 21 novembre scorso, a Marsala, si è svolta un’importante operazione di controllo straordinario del territorio, nell’ambito delle disposizioni del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Daniela Lupo. L’iniziativa, voluta dal Questore di Trapani, ha visto un ampio dispiegamento di forze di polizia, con la collaborazione sinergica delle principali autorità locali, tra cui la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale e il S.I.O. del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”.

Il controllo ha avuto lo scopo di prevenire il verificarsi di reati, rafforzando la presenza delle forze dell’ordine in aree sensibili della città. L’operazione si è concentrata in particolare su alcune delle zone più frequentate di Marsala, tra cui Porta Mazara, Piazza Matteotti, Porta Nuova e Piazza della Repubblica, luoghi noti per l’alta concentrazione di persone, in particolare extracomunitari.

Durante l’operazione, sono stati istituiti numerosi posti di controllo nelle arterie principali della città. Le pattuglie hanno elevato diverse contravvenzioni al Codice della Strada e sono intervenute con il ritiro di patenti di guida e carte di circolazione. Non sono mancati anche sequestri e fermi amministrativi di veicoli, tra cui alcuni per guida senza patente. L’attività ha portato a risultati significativi anche sotto il profilo della sicurezza stradale, con il controllo di 59 veicoli e l’identificazione di 123 persone.

Un episodio rilevante si è verificato durante uno dei controlli, quando un cittadino extracomunitario, che si era opposto all’operato degli agenti, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. L’intensificazione dei controlli, che ha visto la collaborazione di numerose forze di polizia, è parte di un più ampio programma di rafforzamento della sicurezza a Marsala, una città recentemente segnata da una crescente attività criminale.

L’operazione è stata accolta con favore dalle autorità locali, che hanno sottolineato l’importanza di interventi coordinati per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire il crimine. Il Questore di Trapani ha confermato che continueranno a essere attuate misure straordinarie, in stretta collaborazione con tutte le forze di polizia, per mantenere un alto livello di sorveglianza sul territorio.

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Cronaca

Latina | Operazione contro il traffico di droga e il crimine organizzato: 16 arresti

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ADN24

Nella mattinata di oggi, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, una vasta operazione delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di 16 persone, accusate di far parte di un’associazione criminale dedita al traffico di stupefacenti, estorsioni, usura, violenze private e minacce aggravate. L’operazione, che ha coinvolto il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, la Squadra Mobile di Latina, e altre unità specializzate, ha visto l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di individui legati a un’organizzazione attiva nel traffico di droga e altre attività illecite nella provincia di Latina.

L’inchiesta che ha portato agli arresti è frutto di tre distinte attività investigative, svolte tra il 2020 e il 2024, e coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Roma. Il lavoro investigativo ha avuto il supporto di tecniche moderne, tra cui l’intercettazione di comunicazioni tramite il sistema criptato Encrochat, che ha permesso agli inquirenti di monitorare le conversazioni tra gli indagati. In particolare, la collaborazione di un arrestato, che ha deciso di fare da informatore, ha rappresentato una fonte cruciale per l’indagine.

Le indagini hanno ricostruito l’esistenza di una consorteria armata che gestiva il traffico di stupefacenti in diverse località del sud della provincia di Latina, inclusi Fondi, Latina, Terracina e Nettuno. L’associazione, ben organizzata, si occupava di approvvigionare il mercato locale con grandi quantitativi di hashish, marijuana e cocaina, mettendo in atto attività di spaccio, estorsioni e minacce.

L’operazione ha anche permesso di sventare tre attentati armati, con il coinvolgimento di soggetti pronti a ricavarsi spazi nel traffico di droga, e di sequestrare ingenti quantità di sostanze stupefacenti, armi da guerra e esplosivi. Il sequestro più significativo è avvenuto a Fondi, nel dicembre 2021, quando sono stati trovati e sequestrati numerosi materiali illeciti, inclusi armamenti e munizioni.

Questa operazione segna un passo importante nella lotta contro il crimine organizzato e il traffico di stupefacenti, fenomeni che continuano a minacciare la sicurezza delle comunità locali. Gli indagati sono attualmente in fase di indagini preliminari e, come da prassi, godono della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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Cronaca

Cuneo | Blitz contro il riciclaggio di auto e crimini ambientali

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ADN24

La Polizia di Stato ha recentemente portato avanti una serie di operazioni mirate in Piemonte, focalizzandosi sul contrasto a fenomeni illegali come il riciclaggio di autoveicoli e il traffico di pezzi di ricambio rubati. Le operazioni hanno avuto anche l’obiettivo di fermare irregolarità legate alla gestione dei rifiuti e alla tutela ambientale, settori da sempre vulnerabili all’abusivismo e alle infiltrazioni criminali.

Le squadre della Polizia Stradale di Torino, Alessandria, Cuneo e Verbania, sotto la supervisione del Servizio Polizia Stradale, hanno effettuato controlli in diverse aree della regione, con particolare attenzione a rivendite di auto, carrozzerie e aree sospettate di essere utilizzate per lo stoccaggio illecito di rifiuti. Durante le operazioni, 36 persone sono state identificate e, di queste, tre sono state denunciate a piede libero per reati legati alla gestione illecita dei rifiuti e altri crimini penali. Inoltre, sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 10.000 euro.

Un’operazione significativa si è svolta in provincia di Cuneo, dove è stato sottoposto a controllo un centro di recupero metalli ferrosi, che operava anche come autodemolizione. Qui, in collaborazione con l’ARPA Piemonte, sono state rilevate violazioni alle normative ambientali, tra cui l’utilizzo improprio di terreni destinati allo stoccaggio di rifiuti e la gestione illecita dei liquidi inquinanti, come gli idrocarburi, che venivano sversati su terreni non impermeabilizzati.

Questi controlli fanno parte di una strategia più ampia della Polizia di Stato, mirata a prevenire e monitorare le attività legate al riciclaggio illecito di veicoli e alla gestione impropria dei rifiuti, settori che, da anni, rappresentano un terreno fertile per attività criminali. Tali crimini, oltre a generare ingenti guadagni per le organizzazioni mafiose, comportano rischi significativi per l’ambiente e la salute pubblica.

Le indagini sono ancora in corso e i procedimenti penali sono nelle fasi preliminari. La legge stabilisce, naturalmente, la presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva. Tuttavia, le operazioni recenti hanno inviato un messaggio chiaro: la Polizia di Stato continuerà a monitorare attentamente questi settori, per garantire la sicurezza dei cittadini e tutelare l’ambiente da danni irreparabili.

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