Nella provincia di Ragusa, la polizia ha intensificato i controlli per combattere il fenomeno del caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori, specialmente nelle aziende agricole che operano nelle serre per la produzione di ortaggi. L’operazione, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Ragusa, ha mirato a verificare le condizioni di lavoro, la regolarità dei permessi di soggiorno e la situazione dei lavoratori stranieri, in particolare nordafricani e dell’Est Europa.

Durante i controlli, sono stati ispezionati impianti agricoli, alcuni dei quali di grandi dimensioni, e sono emersi casi di sfruttamento del lavoro, con l’impiego di manodopera in condizioni illegali e inadeguate. Le verifiche hanno portato alla denuncia di diversi datori di lavoro, accusati di violare la normativa sul lavoro e sull’immigrazione, nonché di approfittare delle difficoltà economiche dei lavoratori. In un caso, le indagini hanno riguardato anche un’azienda agricola che coltivava cannabis, dove sono stati riscontrati ulteriori abusi nei confronti dei lavoratori.

L’operazione rientra in un più ampio piano della Questura di Ragusa per contrastare l’illegalità legata allo sfruttamento dei lavoratori e alla tutela dell’ambiente, un aspetto fondamentale visto il ruolo economico che l’agricoltura riveste nella zona.

A Polistena, un tentativo di furto ai danni di un supermercato è stato sventato grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine. Gli agenti della Polizia di Stato, dei commissariati di Polistena, Cittanova e Taurianova, hanno arrestato un giovane di nazionalità marocchina che era stato sorpreso all’interno del negozio mentre cercava di rubare bottiglie di alcolici.

L’episodio è stato notato da alcuni passanti che, dopo aver visto il comportamento sospetto di una persona nel parcheggio, hanno udito l’allarme del supermercato e immediatamente avvertito le autorità. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato il giovane all’interno del negozio, dove era riuscito ad entrare rompendo il vetro della porta d’emergenza con un mattone.

Il ladro, che aveva diversi precedenti penali e risultava ricercato per evasione da un centro di espulsione, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Palmi, su disposizione della magistratura competente.

La Questura di Rimini ha recentemente emesso 18 provvedimenti di divieto di accesso agli stadi, noti come D.A.SPO., nei confronti di alcuni tifosi ultras della squadra di calcio dell’U.S. Pietracuta. I provvedimenti sono il risultato di una serie di disordini avvenuti il 21 aprile 2024, durante la partita tra il Pietracuta e il Novafeltria, valida per il campionato di eccellenza.

Alcuni tifosi, insieme ad altri provenienti dal Bellaria Calcio, si sono resi protagonisti di gravi atti di violenza e disturbo all’interno dello stadio. I responsabili si sono presentati all’ingresso mascherati, eludendo i controlli di sicurezza, e si sono infiltrati nell’impianto attraverso un varco nella recinzione esterna. Una volta sotto la tribuna occupata dai tifosi avversari, hanno cominciato a lanciare oggetti, tra cui petardi e fumogeni, generando una situazione di pericolo. Un petardo ha addirittura provocato un principio di incendio, danneggiando una struttura dello stadio.

L’intervento tempestivo dei Carabinieri ha consentito di sedare la situazione, permettendo il regolare svolgimento della partita. Dopo le indagini, la Polizia ha preso provvedimenti contro i responsabili, imponendo il divieto di accesso agli stadi per un anno.