Cronaca
Livorno | Maxi sequestro di gelati confezionati non conformi: due tonnellate distrutte
Una vasta operazione congiunta a tutela della salute pubblica ha portato al sequestro e alla distruzione di più di 2 tonnellate di gelati non conformi alle normative sanitarie europee. L’intervento, condotto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e dalla Guardia di Finanza (GDF) di Livorno, è stato il risultato di una stretta collaborazione tra diverse autorità.
L’operazione è scaturita da un’indagine avviata dopo che l’UVAC (Ufficio Veterinario per gli Adempimenti Comunitari) di Livorno ha segnalato la presenza di una partita di gelati in arrivo dagli Stati Uniti, erroneamente dichiarati come di produzione italiana. La merce, composta da gelati a cono e a stecco per un totale di oltre 2.000 kg, è risultata accompagnata da documentazione sanitaria falsa.
Le autorità competenti hanno approfondito i controlli, rilevando la mancanza di informazioni fondamentali per garantire il rispetto della normativa sulla sicurezza alimentare, in particolare riguardo alla catena del freddo, essenziale per il mantenimento delle caratteristiche igieniche dei prodotti congelati.
L’operazione ha sottolineato l’importanza della sinergia tra le diverse agenzie impegnate nella protezione del consumatore e della salute pubblica. Grazie all’efficace coordinamento tra l’Ufficio delle Dogane di Livorno e il Ministero della Salute, è stato possibile evitare che i prodotti non conformi raggiungessero il mercato, garantendo così la sicurezza dei consumatori.
I gelati sono stati prontamente sequestrati e distrutti, impedendo la loro distribuzione. Questo intervento rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro le frodi alimentari e il commercio di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute.
Cronaca
Fara in Sabina (RI) | Arrestato 65enne, ubriaco abbandona la detenzione domiciliare
Un uomo di 65 anni, residente a Passo Corese, è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di evasione. L’arresto è avvenuto durante uno dei servizi di controllo del territorio, quando i militari lo hanno individuato mentre vagava per le strade del centro cittadino in evidente stato di ebbrezza, nonostante fosse sottoposto a detenzione domiciliare, disposta dall’Autorità Giudiziaria a seguito di un processo giudiziario.
L’uomo, prima di essere rintracciato dai Carabinieri, aveva contattato il Numero Unico di Emergenza 112 per segnalare un presunto malore e richiedere un intervento medico. Tuttavia, anziché attendere l’arrivo dell’ambulanza all’interno della propria abitazione, ha deciso di uscire di casa, violando così il provvedimento di restrizione alla libertà.
Portato d’urgenza all’Ospedale “San Camillo De Lellis” di Rieti, è stato riscontrato in uno stato di alterazione a causa dell’abuso di alcol. Dopo gli accertamenti sanitari, l’uomo è stato dimesso e, in seguito, arrestato dai Carabinieri per evasione.
Sulla base delle disposizioni del Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Rieti, il 65enne è stato riaccompagnato presso la propria abitazione, dove è stato nuovamente sottoposto alla detenzione domiciliare. Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari, e l’Autorità Giudiziaria procederà con la valutazione delle eventuali responsabilità penali.
Cronaca
Roma | Furti notturni in attività commerciali, arrestato 26enne
Un giovane di 26 anni è stato arrestato con l’accusa di aver messo a segno una serie di furti notturni ai danni di attività commerciali a Roma. Il suo modus operandi era sempre lo stesso: sceglieva con cura i negozi privi di saracinesche in ferro e con vetrine espositive, quindi, durante la notte, lanciava pietre contro il vetro per infrangerlo e entrare all’interno. Una volta dentro, rubava il denaro dalle casse e fuggiva rapidamente.
Le indagini, condotte dagli agenti della Polizia di Stato del XI Distretto Esposizione, sono state avviate dopo le numerose denunce di commercianti della zona che, esasperati dai continui furti, avevano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Gli inquirenti, grazie alle testimonianze dei proprietari, alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e al ripetersi del modus operandi, sono riusciti a ricondurre i crimini a un unico responsabile.
L’elemento decisivo per l’identificazione dell’autore è stato un tatuaggio dietro l’orecchio, visibile nelle immagini di sorveglianza, che ha permesso di collegarlo in modo inequivocabile agli episodi di furto.
Durante l’interrogatorio, il 26enne ha ammesso di essere un tossicodipendente e ha spiegato che commetteva i furti per procurarsi denaro da utilizzare per acquistare crack e cocaina.
Sulla base delle prove raccolte, il G.I.P. del Tribunale di Roma ha disposto per l’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari con controllo elettronico. L’indagato è attualmente sotto inchiesta per i furti, ma resta presunto innocente fino al termine delle indagini e a una sentenza definitiva.
Cronaca
Vergato (BO) | Aggressione al capo treno: identificato presunto autore, un 15enne
I Carabinieri della Stazione di Vergato hanno identificato il presunto autore dell’aggressione avvenuta lo scorso 18 novembre a bordo del treno regionale 17690, che collega Porretta Terme a Pianoro. L’autore, un giovane di 15 anni, è accusato di aver aggredito il capo treno, un uomo di 53 anni, durante un controllo dei titoli di viaggio.
Secondo la ricostruzione dei fatti, il capo treno aveva chiesto al ragazzo di esibire il biglietto. La richiesta ha scatenato una reazione violenta: il giovane ha insultato il capotreno, per poi saltargli addosso, atterrandolo sui sedili e colpendolo ripetutamente al volto con dei pugni. Nonostante le ferite, il capotreno è riuscito a rialzarsi grazie all’aiuto di alcuni passeggeri che avevano assistito all’aggressione. L’aggressore è poi sceso alla Stazione Ferroviaria di Vergato, dove la situazione si è conclusa.
Sebbene gravemente ferito, il capotreno ha seguito la procedura, informando immediatamente le autorità competenti. I soccorsi sono arrivati sul posto e l’uomo è stato trasportato all’ospedale di Porretta Terme, dove ha ricevuto le cure necessarie e una prognosi di 14 giorni.
Le indagini condotte dai Carabinieri, con il supporto del Nucleo Operativo Radiomobile, hanno portato all’identificazione del minorenne, che ora è indagato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e interruzione di pubblico servizio. Il caso è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, che procederà con le dovute indagini.
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