Cronaca
Messina | Uomo sorpreso con armi e munizioni modificate
Nella giornata di ieri, gli agenti della Polizia di Stato hanno effettuato un importante arresto a Messina, nel rione Taormina, un’area nota per la sua alta criminalità. Durante un’operazione di controllo del territorio, coordinata dal Questore Annino Gargano, è stato fermato un uomo di 40 anni, trovato in possesso di armi illegalmente modificate.
Le forze dell’ordine, operando in sinergia con la Squadra Mobile e la Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo (SISCO), hanno proceduto a una perquisizione che ha portato al rinvenimento di una pistola a salve semiautomatica, opportunamente alterata per essere utilizzata come arma da fuoco. L’arma era nascosta sotto il freno a mano dell’auto dell’indagato e aveva un caricatore contenente cinque cartucce, anch’esse modificate con proiettili in metallo.
L’operazione, condotta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Messina, ha portato non solo al sequestro dell’arma, ora in fase di accertamento da parte della Polizia Scientifica, ma anche all’arresto del 40enne, che è stato trasferito in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Le indagini sono in corso, e il soggetto coinvolto è presumibilmente innocente fino a prova contraria, in conformità con i principi del giusto processo e della presunzione di innocenza.
Cronaca
Latina | Operazione antidroga: 16 arresti per traffico di sostanze e altri reati
Nella mattinata odierna, un’importante operazione congiunta delle forze di polizia ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 16 persone accusate di far parte di un’associazione criminale dedita al traffico di droga, estorsione, usura, minaccia aggravata e violenza privata. L’operazione ha visto il coinvolgimento del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, della Polizia di Stato, e altre unità specializzate, supportate da tecniche investigative avanzate, come il decriptaggio delle comunicazioni tramite il sistema criptato «Encrochat».
L’inchiesta, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Roma, è il risultato di tre distinte attività investigative che, seppur iniziate separatamente, si sono interconnesse nel medesimo procedimento penale. La prima indagine è iniziata nel 2020 dopo l’arresto di un affiliato al gruppo criminale, che ha collaborato con gli inquirenti. Le comunicazioni via «Encrochat», che sono state successivamente decifrate, hanno rappresentato una delle principali fonti di prova contro gli indagati.
La seconda fase dell’indagine ha preso avvio nel 2021 a seguito di una serie di attentati dinamitardi a Fondi, e la terza fase, che ha avuto luogo tra aprile e agosto 2024, si è concentrata su un episodio estorsivo. Gli investigatori hanno ricostruito una rete di traffico di droga che coinvolgeva vari soggetti con diversi ruoli, tra cui capi, promotori e finanziatori, attivi nel rifornire le piazze di spaccio di Fondi, Latina, Terracina e Nettuno con ingenti quantità di stupefacenti, tra cui cocaina, hashish e marijuana.
Durante l’operazione, sono stati compiuti arresti in flagranza di reato e sequestri significativi, tra cui armi da guerra, munizioni e un ingente quantitativo di droga. Inoltre, l’indagine ha permesso di impedire tre attentati armati contro altri spacciatori che cercavano di inserirsi nel mercato della droga nella zona di Latina.
Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari, e gli indagati sono presunti innocenti fino alla sentenza definitiva, come previsto dalla legge italiana. L’operazione segna un ulteriore successo nella lotta al crimine organizzato e al traffico di stupefacenti, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e legalità nel territorio.
Cronaca
Vezzano Ligure (SP) | Controlli nel Parco Naturale di Montemarcello: 29 sanzioni per violazioni e abbandono di rifiuti
I Carabinieri del nucleo Forestale di Follo, nell’ambito delle attività di vigilanza e tutela delle aree protette, hanno intensificato i controlli nel Parco Naturale Regionale Montemarcello-Magra-Vara, situato nel comune di Vezzano Ligure. Grazie all’installazione di una videocamera di sorveglianza in località Piano di Vezzano, i militari hanno documentato numerosi accessi non autorizzati da parte di automobilisti nel parco, contravvenendo al regolamento che vieta l’ingresso di veicoli in determinate aree del parco.
Le immagini raccolte hanno portato all’identificazione di ventinove trasgressori, per i quali sono state emesse sanzioni amministrative per un totale di 2.900 euro. Oltre alle violazioni per l’accesso non consentito, durante l’attività di monitoraggio sono stati anche riscontrati numerosi abbandoni di rifiuti, un ulteriore danno all’ambiente, che sono stati segnalati agli enti competenti per la rimozione.
Nonostante la presenza di adeguata segnaletica verticale che indica chiaramente i divieti di accesso, le violazioni continuano a verificarsi frequentemente. Questi comportamenti irresponsabili minacciano la salvaguardia del paesaggio naturale e degli ecosistemi protetti, inclusi flora, fauna e habitat naturali del parco. La tutela delle aree protette resta una priorità, e le autorità continueranno a monitorare la situazione per prevenire danni irreparabili alla natura e garantire il rispetto delle normative ambientali.
Cronaca
Tifosi dell’Avellino sospesi dagli stadi per comportamenti violenti durante playoff con il Vicenza
La Divisione Anticrimine della Questura di Avellino ha notificato recentemente quattro provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (D.A.Spo.) a tifosi irpini coinvolti in gravi comportamenti violenti durante la partita di calcio Vicenza-Avellino, valida per i playoff del campionato di Serie C 2023/2024. L’incidente si è verificato il 2 giugno 2024 a Vicenza, dove alcuni tifosi hanno compiuto atti illeciti, violando le normative relative alle manifestazioni sportive.
Durante l’incontro, i tifosi irpini hanno aggredito alcuni steward, accendendo e lanciando petardi e torce fumogene sia verso i tifosi avversari che all’interno del campo da gioco, creando un clima di tensione tale da costringere l’arbitro a sospendere temporaneamente la partita. In risposta a questi atti, il Questore di Vicenza ha adottato provvedimenti severi per contrastare comportamenti simili in futuro.
Tre dei tifosi colpiti dal provvedimento non potranno accedere a nessuno degli impianti sportivi italiani e internazionali per un periodo di tre anni. Un altro tifoso, con precedenti storici legati a provvedimenti simili, è stato interdetto per dieci anni e dovrà inoltre presentarsi periodicamente alla Questura di Avellino per firmare l’obbligo imposto dalla Giustizia. Questo tifoso sarà sottoposto a una stretta sorveglianza in occasione di ogni partita dell’Avellino, sia in casa che in trasferta.
Le sanzioni sottolineano l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire che il tifo sportivo rimanga un’espressione di passione e sana competizione, isolando gli episodi di violenza che nuociono alla sicurezza e all’integrità delle manifestazioni sportive. La Questura ha ribadito che atti del genere non sono tollerati e che saranno adottati provvedimenti severi per mantenere l’ordine pubblico negli stadi e nei luoghi di sport.
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