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Cronaca

Taranto | Operazione antidroga: due arresti e un denunciato

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La Polizia di Stato ha intensificato le sue attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, portando a termine un’operazione che ha culminato nell’arresto di due giovani e nella denuncia di un terzo soggetto. L’operazione si è svolta in via Leonida, dove gli agenti della Squadra Mobile, notando un giovane già noto per attività di spaccio, hanno osservato un incontro sospetto con un altro coetaneo.

Durante il controllo, il primo ragazzo è stato trovato in possesso di due dosi di cocaina e una somma di 420 euro in contante. La successiva perquisizione a casa sua ha rivelato ulteriori trenta dosi di cocaina, confermando le sospette attività di spaccio.

Parallelamente, un altro giovane, di 31 anni, è stato colto mentre tentava di acquistare una dose di droga. Sebbene il primo controllo non avesse dato esiti, la perquisizione domiciliare ha portato alla luce una notevole quantità di sostanze stupefacenti, tra cui anfetamine, mefedrone e pasticche di ecstasy, oltre al materiale per il confezionamento.

Infine, un terzo soggetto di 22 anni è stato denunciato dopo che, a seguito di un’indagine precedente, gli agenti hanno scoperto, nascosta in un vaso sul balcone della sua abitazione, una bustina di hashish e un bilancino di precisione.

L’operazione sottolinea l’impegno della Polizia di Stato nel contrastare il traffico di droga, con tutti gli indagati che, fino a prova contraria, godono della presunzione di innocenza.

Cronaca

Tifosi dell’Avellino sospesi dagli stadi per comportamenti violenti durante playoff con il Vicenza

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ADN24

La Divisione Anticrimine della Questura di Avellino ha notificato recentemente quattro provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (D.A.Spo.) a tifosi irpini coinvolti in gravi comportamenti violenti durante la partita di calcio Vicenza-Avellino, valida per i playoff del campionato di Serie C 2023/2024. L’incidente si è verificato il 2 giugno 2024 a Vicenza, dove alcuni tifosi hanno compiuto atti illeciti, violando le normative relative alle manifestazioni sportive.

Durante l’incontro, i tifosi irpini hanno aggredito alcuni steward, accendendo e lanciando petardi e torce fumogene sia verso i tifosi avversari che all’interno del campo da gioco, creando un clima di tensione tale da costringere l’arbitro a sospendere temporaneamente la partita. In risposta a questi atti, il Questore di Vicenza ha adottato provvedimenti severi per contrastare comportamenti simili in futuro.

Tre dei tifosi colpiti dal provvedimento non potranno accedere a nessuno degli impianti sportivi italiani e internazionali per un periodo di tre anni. Un altro tifoso, con precedenti storici legati a provvedimenti simili, è stato interdetto per dieci anni e dovrà inoltre presentarsi periodicamente alla Questura di Avellino per firmare l’obbligo imposto dalla Giustizia. Questo tifoso sarà sottoposto a una stretta sorveglianza in occasione di ogni partita dell’Avellino, sia in casa che in trasferta.

Le sanzioni sottolineano l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire che il tifo sportivo rimanga un’espressione di passione e sana competizione, isolando gli episodi di violenza che nuociono alla sicurezza e all’integrità delle manifestazioni sportive. La Questura ha ribadito che atti del genere non sono tollerati e che saranno adottati provvedimenti severi per mantenere l’ordine pubblico negli stadi e nei luoghi di sport.

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Cronaca

Avellino | Contraffazione e la vendita illegale: sequestrati addobbi natalizi e materiale pirotecnico

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ADN24

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, la Guardia di Finanza di Avellino ha intensificato i controlli sul territorio con l’obiettivo di prevenire la vendita di prodotti contraffatti e pericolosi, in particolare addobbi natalizi non sicuri e artifici pirotecnici illegali. Due operazioni distinte hanno portato a significativi sequestri, testimonianza dell’impegno delle Fiamme Gialle nella tutela della sicurezza dei consumatori e della legalità commerciale.

La prima operazione, condotta dalla Tenenza di Baiano, ha riguardato un’attività commerciale nel comune di Mugnano del Cardinale. Durante il controllo, i militari hanno sequestrato oltre 2.900 addobbi natalizi privi dei requisiti di sicurezza stabiliti dalla normativa di settore. Questi articoli, destinati alla vendita al pubblico, non rispettavano gli standard obbligatori per la sicurezza dei consumatori, un aspetto fondamentale soprattutto per i prodotti che entrano in contatto diretto con il pubblico durante le festività. Il rappresentante legale dell’azienda è stato segnalato alla Camera di Commercio di Irpinia-Sannio e rischia una multa che può arrivare fino a 30.000 euro.

La seconda operazione ha visto il Gruppo di Avellino impegnato in una perquisizione presso un garage nel comune di Avellino, dove sono stati trovati 375 pezzi di materiale pirotecnico di categoria F4, contenenti un elevato quantitativo di esplosivo. Inoltre, sono stati sequestrati 34 artifizi pirotecnici artigianali, privi di qualsiasi indicazione sul contenuto e sul carico esplosivo, una violazione grave in quanto priva di ogni tipo di controllo. Data la pericolosità dei materiali e la vicinanza a edifici residenziali, l’intervento è stato fondamentale per evitare potenziali incidenti gravi. Il responsabile, un uomo di 45 anni, è stato arrestato in flagranza di reato e sottoposto a giudizio.

Le operazioni testimoniano l’attenzione costante della Guardia di Finanza nella prevenzione dei rischi legati alla vendita di prodotti non conformi e pericolosi. In particolare, la commercializzazione di fuochi pirotecnici illegali rappresenta una minaccia diretta alla sicurezza pubblica, come evidenziato dal contesto in cui i materiali erano detenuti. Gli interventi delle Fiamme Gialle hanno quindi avuto un duplice scopo: garantire la salute dei consumatori e tutelare gli imprenditori onesti da concorrenza sleale, mentre si contribuisce alla sicurezza collettiva durante le festività.

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Cronaca

Pesaro e Urbino | Scoperta frode sul Reddito di Cittadinanza: 37 indagati per danno di oltre 200.000 euro

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ADN24

Le indagini condotte dai Reparti della Guardia di Finanza di Pesaro e Urbino hanno portato alla luce un’ampia rete di indebiti percettori del Reddito di Cittadinanza. Nel corso di quest’anno, sono stati identificati e deferiti alle Autorità Giudiziarie 37 soggetti che avevano fraudolentemente beneficiato della misura di sostegno economico, per un importo complessivo superiore ai 200.000 euro. Grazie a un attento lavoro di controllo e verifica, è stato inoltre possibile evitare l’erogazione di ulteriori 46.000 euro di sussidi indebitamente richiesti.

L’attività investigativa, realizzata in collaborazione con l’INPS, ha riguardato diversi comuni della provincia e si è concentrata sulla verifica delle dichiarazioni presentate dai beneficiari. L’analisi dei dati ha rivelato numerose irregolarità nelle domande per l’accesso al Reddito di Cittadinanza, tra cui la mancata segnalazione di condanne penali o di condizione di detenzione da parte dei beneficiari o dei loro familiari, la falsa dichiarazione di residenza e la sottrazione di redditi da familiari conviventi per ottenere il beneficio economico.

Altri espedienti rilevati durante le indagini includevano l’inserimento di componenti non appartenenti al nucleo familiare per aumentare l’importo del sussidio, e la falsificazione di contratti di locazione per giustificare la residenza. In alcuni casi, i beneficiari hanno omesso di dichiarare redditi derivanti da patrimoni immobiliari, vincite ai giochi o assegni per il mantenimento dei figli.

L’operazione ha evidenziato l’impegno continuo della Guardia di Finanza nella tutela della spesa pubblica, in particolare per quanto riguarda le misure di assistenza sociale. Le frodi sui sussidi, infatti, non solo sottraggono risorse destinate a chi ne ha veramente bisogno, ma minano anche la coesione sociale, creando disuguaglianze tra cittadini che rispettano le normative e chi invece approfitta del sistema.

Il contrasto alla frode nelle prestazioni assistenziali è fondamentale per garantire che le risorse pubbliche vengano utilizzate correttamente e arrivino a chi davvero ne ha diritto. La Guardia di Finanza, con le sue attività di controllo, dimostra di voler proteggere l’integrità del sistema previdenziale e assistenziale, contribuendo così a un’efficace gestione delle risorse pubbliche.

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