Economia
Consap, Giacomoni “Nostro ruolo sociale decisivo per gli italiani”
“Le nuove generazioni per la prima volta nella storia del nostro Paese rischiano di stare peggio delle generazioni precedenti. Oggi i giovani hanno prospettive future peggiori dei loro genitori: troppi non studiano e non lavorano, molti hanno posti di lavoro precari e con stipendi bassi. Acquistare una casa o mettere al mondo un figlio, facendo un progetto di vita, sembra ormai essere diventato un lusso, un’impresa impossibile. Per questo, in questo momento storico, nel nostro Paese è molto importante anche il grande ruolo sociale che può svolgere la Consap, la Concessionaria del Servizio Assicurativo Pubblico, che mi onoro di presiedere da un anno.
Consap SpA con le sue attività, con gli oltre 40 fondi che gestisce per la PA e con le garanzie che può fornire a nome dello Stato, consente agli italiani, ai giovani, alle famiglie numerose di poter accendere un mutuo per acquistare la 1ª casa, offrendo una garanzia che va dal 50% al 90% per le famiglie numerose, oppure può consentire agli studenti meritevoli di accedere ad un prestito per poter intraprendere gli studi universitari.
Così come può intervenire attraverso il Fondo Vittime della Strada per risarcire chi ha avuto un incidente con un auto non assicurata o con un pirata della strada oppure attraverso il FIR siamo intervenuti per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche, al tempo stesso con un apposito fondo tuteliamo le Vittime della Caccia, della Mafia, dell’Usura e tutte le Vittime di Reati Violenti. Consap c’è!”. Così il presidente di Consap, Sestino Giacomoni, intervenendo alla Giornata dell’Economia organizzata da Forza Italia a Milano.
foto: Agenzia Fotogramma
Economia
La frenata dell’inflazione e il calo dei tassi di interesse
L’Italia si prepara ad affrontare il 2025 con un clima economico più favorevole per le famiglie, grazie alla frenata dell’inflazione e alla riduzione dei tassi di interesse, due fattori che dovrebbero contribuire significativamente a migliorare le condizioni finanziarie delle famiglie italiane.
Nel corso del 2024, le famiglie italiane hanno già registrato segnali positivi. La riduzione dei prezzi, che ha caratterizzato l’anno, ha avuto un impatto diretto sul potere d’acquisto dei consumatori. Questo fenomeno è stato accompagnato dai rinnovi contrattuali che hanno visto aumentare i salari, contribuendo a dare una boccata d’ossigeno a molti nuclei familiari.
L’inflazione, che aveva pesato sui bilanci delle famiglie italiane negli ultimi anni, ha iniziato a rallentare. Le principali voci di spesa, come i costi energetici e quelli alimentari, hanno registrato un abbassamento dei prezzi, creando un margine di respiro per i consumatori.
Nel 2025, il calo previsto dei tassi di interesse rappresenterà un ulteriore aiuto per le famiglie italiane, in particolare per chi ha mutui o prestiti. Il ridotto costo del denaro si tradurrà in minori oneri finanziari per chi deve far fronte a prestiti a lungo termine, come ad esempio i mutui sulla casa. Questo alleggerimento contribuirà a migliorare il bilancio familiare, aumentando il potere d’acquisto e stimolando i consumi interni.
La politica monetaria più accomodante, attesa per il prossimo anno, dovrebbe anche favorire una maggiore disponibilità di credito, consentendo alle famiglie di affrontare con maggiore serenità le spese quotidiane e, eventualmente, di intraprendere investimenti a lungo termine come l’acquisto di abitazioni.
Guardando al futuro, le previsioni per il 2025 sono ottimistiche. La combinazione di una crescita moderata dei prezzi, il miglioramento dei rinnovi contrattuali e il calo dei tassi di interesse contribuiranno a un miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie italiane. Questo scenario potrebbe portare a un aumento della fiducia dei consumatori e a una ripresa più solida dei consumi interni.
Inoltre, la riduzione dell’inflazione e il rafforzamento del potere d’acquisto potrebbero avere effetti positivi anche sul mercato del lavoro, favorendo l’occupazione e, di conseguenza, migliorando ulteriormente la stabilità economica delle famiglie.
In sintesi, il 2024 ha già segnato un anno di ripresa per le famiglie italiane, con un aumento del potere d’acquisto e una riduzione dei prezzi. Le prospettive per il 2025 sono altrettanto promettenti, grazie alla frenata dell’inflazione e al calo dei tassi di interesse. Questi fattori, uniti ai rinnovi contrattuali, garantiranno una maggiore stabilità finanziaria per le famiglie italiane, favorendo una ripresa sostenibile dell’economia domestica. Con un clima economico più favorevole, le famiglie potranno affrontare con maggiore serenità le sfide future, contribuendo al rafforzamento dell’economia nazionale.
Economia
La crisi dell’auto colpisce Bosch: previsti 5.500 tagli globali
La crisi che sta investendo l’industria automobilistica continua a farsi sentire, colpendo duramente anche Bosch, uno dei principali fornitori mondiali di tecnologie e componenti per veicoli. L’azienda ha annunciato un piano di riduzione del personale che coinvolgerà circa 5.500 dipendenti a livello globale, con una significativa concentrazione di tagli in Germania, dove si prevede la perdita di 3.800 posti di lavoro.
Il settore automobilistico sta attraversando una fase di trasformazione epocale, caratterizzata da:
- Maggiore concorrenza: La crescente presenza di competitor, soprattutto asiatici, sta mettendo sotto pressione i produttori tradizionali.
- Riduzione della domanda: Le vendite di veicoli, soprattutto con motore a combustione, sono in calo a causa della transizione verso l’elettrico e del rallentamento economico globale.
- Pressione sui prezzi: I costi per mantenere competitivi i prodotti tradizionali, uniti agli investimenti necessari per sviluppare nuove tecnologie, stanno riducendo i margini di profitto.
Bosch, leader nelle tecnologie per motori a combustione, si trova a dover affrontare un cambiamento strutturale. La transizione verso veicoli elettrici e sostenibili sta cambiando radicalmente la domanda di componenti, riducendo l’importanza dei sistemi tradizionali per motori termici, di cui Bosch è uno dei principali fornitori.
In Germania, cuore produttivo dell’azienda, la situazione appare particolarmente critica. La chiusura o il ridimensionamento di alcune fabbriche e il passaggio verso produzioni più moderne comportano difficoltà per migliaia di lavoratori, soprattutto nelle aree tradizionalmente legate alla produzione automobilistica.
Nonostante la crisi, Bosch ha dichiarato di voler rafforzare i propri investimenti nelle tecnologie legate all’elettrificazione, alla guida autonoma e alla digitalizzazione dei veicoli. L’obiettivo è rimanere competitivi in un mercato che sta rapidamente evolvendo, ma ciò comporta una dolorosa fase di ristrutturazione.
La crisi di Bosch è solo uno degli esempi più evidenti di come l’intero settore automobilistico europeo stia affrontando una sfida senza precedenti, diviso tra la necessità di innovare e il peso di una transizione tecnologica ancora in corso.
Economia
Piazza Affari avvio in rialzo, Ftse Mib +0,64%
Avvio di seduta in rialzo a Piazza Affari dopo i primi scambi. L’indice Ftse Mib, alla prima
rilevazione, segna un +0,64% a quota 33.509 punti, anche l’Ftse All Share guadagna +0,60% a 35.650 punti. In salita anche l’Ftse Star che segna +0,25% a 4.748,09 punti.
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