Una donna di 50 anni è attualmente ricoverata in ospedale a Pescara in gravi condizioni dopo essere stata investita da un’auto sul lungomare Nord della città. L’incidente si è verificato giovedì sera intorno alle 22.

Stando alle prime informazioni, l’automobilista coinvolto nell’incidente si sarebbe allontanato rapidamente dalla scena, facendo perdere le proprie tracce. Le autorità stanno attualmente effettuando le ricerche per identificare e rintracciare il responsabile.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i soccorsi del 118, che hanno prontamente trasportato la donna in ospedale, e la polizia municipale, impegnata a svolgere i necessari accertamenti. La situazione rimane critica e ulteriori dettagli saranno forniti man mano che le indagini proseguono.

Il 17 ottobre, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino tunisino di 41 anni, a seguito di un’indagine condotta dalla Digos di Roma in relazione ai violenti incidenti verificatisi durante una manifestazione di solidarietà per il popolo palestinese, tenutasi il 5 ottobre in piazzale Ostiense. La manifestazione, che era stata vietata dal Questore di Roma, ha visto una serie di scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine.

Il soggetto arrestato, identificato come D.T., è accusato di “resistenza a pubblico ufficiale aggravata”, in quanto la sua condotta violenta si è manifestata nel contesto di un gruppo di oltre dieci persone. Durante gli scontri, è stato notato dagli agenti di polizia mentre, insieme a una cinquantina di individui travisati e armati di caschi neri, lanciava oggetti contundenti contro le forze dell’ordine, attaccando da diverse direzioni.

Particolarmente inquietante è stato il comportamento del tunisino, che si è inflitto tagli sul braccio e sul petto con una lametta, minacciando di colpire gli agenti e pronunciando frasi in lingua araba. Le indagini, supportate dall’analisi di filmati della manifestazione, hanno portato all’identificazione dell’uomo, che era già noto alle autorità per la sua indole violenta e per precedenti reati contro il patrimonio e la sicurezza dello Stato, incluso un tentato omicidio.

L’arrestato, privo di una fissa dimora e solito pernottare in strutture precarie, è stato trasferito al carcere di Regina Coeli, dove rimarrà in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.

I Carabinieri forestali hanno intensificato le operazioni di controllo contro il pascolo abusivo nel Parco Nazionale d’Aspromonte, un problema diffuso nelle aree rurali e montane della provincia di Reggio Calabria. Questi controlli sono essenziali per tutelare l’ambiente e prevenire danni alle colture e alle foreste demaniali, che possono anche compromettere la sicurezza della viabilità stradale.

Recentemente, i militari del Nucleo Carabinieri del Parco di Gambarie d’Aspromonte hanno deferito un uomo di 26 anni, incensurato e titolare di un allevamento zootecnico a Roccaforte del Greco. L’individuo è stato sanzionato per aver fatto pascolare un bovino adulto senza autorizzazione e per aver introdotto animali su terreni di proprietà altrui. Il bovino è stato trovato libero nel comune di Gambarie d’Aspromonte, in una zona boschiva utilizzata per attività ludiche.

Questo episodio non è isolato: in passato, l’amministrazione comunale aveva già segnalato situazioni analoghe, suscitando preoccupazione tra i cittadini. Le autorità competenti, informate tempestivamente dai Carabinieri, hanno avviato le necessarie procedure per affrontare la questione.

Dopo aver identificato il proprietario del bovino e messo in sicurezza l’area, i Carabinieri hanno notificato la situazione alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, applicando sanzioni per le violazioni riscontrate. Queste azioni rappresentano un ulteriore passo nella lotta contro il pascolo abusivo e confermano l’impegno dei Carabinieri forestali nella salvaguardia del Parco Nazionale d’Aspromonte.