Un incontro galante in Piazza Castello a Torino si trasforma in un incubo per un uomo di 45 anni, vittima di una rapina e di un tentativo di estorsione da parte di due uomini. I malfattori, di nazionalità marocchina, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato dopo aver tentato di estorcere una somma di denaro all’uomo, minacciandolo di diffondere informazioni compromettenti su di lui.

La vicenda inizia quando l’uomo, che aveva conosciuto una ragazza di 19 anni su una piattaforma di incontri, decide di incontrarla di persona. Dopo un iniziale scambio di messaggi, i due si danno appuntamento per un drink in un locale della zona. Tuttavia, durante la passeggiata verso il locale, la giovane si ferma e, nel giro di pochi istanti, due uomini si avvicinano e bloccano l’uomo, affermando di essere parenti della ragazza.

Sotto la minaccia di ritorsioni legate all’età della giovane, i malviventi chiedono all’uomo di versare 5000 euro. Quando la vittima non riesce a soddisfare la richiesta, gli sottraggono il telefono e, dopo un fallito tentativo di accedere al suo conto, lo derubano del portafoglio, contenente anche 240 euro.

Nonostante il tentativo di fuga e l’assistenza degli amici, l’uomo riceve messaggi di minaccia dai rapinatori, che lo intimano di pagare o rischiare di essere diffamato. Quando finalmente i due uomini si presentano di nuovo per riscuotere il denaro, notano la presenza degli amici della vittima e cercano di scappare, abbandonando il portafoglio.

Un intervento tempestivo della Polizia ha portato all’arresto dei due uomini. Le indagini sono ancora in corso, e i due sono accusati di rapina ed estorsione, mantenendo la presunzione di innocenza fino a eventuali sentenze definitive.

A Torino, due giovani cittadini marocchini di venti e ventiquattro anni sono stati arrestati dalla Polizia di Stato con l’accusa di furto con strappo. L’episodio è avvenuto in Corso Regina Margherita, durante un’operazione di controllo del territorio da parte degli agenti del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia.

Gli agenti, mentre svolgevano il loro servizio, hanno notato due ragazzi sospetti che si avvicinavano a una donna intenta a parlare al telefono. I giovani, dopo averla osservata per qualche istante, hanno deciso di agire: uno di loro ha interrotto la donna chiedendole informazioni stradali, mentre l’altro ha colto l’occasione per strappare la collanina dal suo collo.

Immediato è stato l’intervento della Polizia, che ha bloccato il ladro sul posto, mentre l’altro complice ha tentato di nascondersi all’interno di un bagno di un condominio nelle vicinanze. Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto la collanina rubata e 1200 euro in contante, la cui provenienza non è stata in grado di giustificare.

I due giovani sono stati quindi arrestati e trasferiti in carcere, dove affronteranno un procedimento penale attualmente in fase di indagini preliminari. Fino a una sentenza definitiva, vige la presunzione di non colpevolezza.

Nei recenti fine settimana, il quartiere di San Faustino a Viterbo è stato oggetto di controlli straordinari volti a potenziare la sicurezza e la prevenzione nel centro storico. Questa iniziativa, promossa dal Questore di Viterbo, ha visto l’impiego di squadre della Polizia Stradale e del Reparto Prevenzione Crimine di Roma, garantendo una vigilanza attenta e una presenza attiva sul territorio.

Durante le operazioni, gli agenti hanno effettuato numerosi posti di controllo, monitorando oltre 300 persone, di cui molte con precedenti penali, e 164 veicoli. In particolare, sono stati segnalati tre individui, due dei quali stranieri, per violazioni agli obblighi previsti dalle misure di prevenzione.

Le attività di controllo non si sono limitate alla circolazione stradale: sono state imposte cinque sanzioni amministrative per infrazioni al Codice della Strada, con il ritiro di due patenti di guida. Inoltre, i controlli si sono estesi ai vicoli del centro e agli esercizi pubblici, mirati a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e a garantire il rispetto della legge sulla vendita di alcolici ai minorenni.

Queste operazioni rafforzano l’impegno delle forze dell’ordine per mantenere elevati standard di sicurezza nel capoluogo, rispondendo alle esigenze della comunità e affrontando con determinazione i fenomeni criminali che minacciano la tranquillità dei cittadini.