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Leapmotor apre gli ordini in Europa per la city car T03 e il Suv C10

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I concessionari autorizzati Stellantis in tutta Europa stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nell’offrire ai consumatori soluzioni di mobilità pulite, sicure ed economicamente accessibili, accettando ordini per i veicoli completamente elettrici di Leapmotor, con le prime consegne previste entro la fine dell’anno. L’apertura degli ordini è un passo importante per Leapmotor International, la joint venture in quote 51:49 tra Stellantis e Leapmotor che punta ad accelerare e ampliare le vendite di prodotti ad alta tecnologia a prezzi contenuti al di fuori della Cina. Il traguardo è stato raggiunto in poco meno di un anno dalla costituzione della joint venture, in concomitanza con l’investimento di 1,5 miliardi di euro da parte di Stellantis per l’acquisizione di circa il 21% di Leapmotor.

“Questa partnership – unica nel settore automobilistico – offre ai clienti europei l’accesso a una tecnologia BEV avanzata e di alto valore, supportata dalla capillare rete di vendita di Stellantis per un’esperienza di acquisto incentrata sul cliente che distingue Leapmotor International dagli altri concorrenti cinesi”, ha dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis. “Grazie all’efficiente sistema di post-vendita di Stellantis, i clienti di Leapmotor beneficeranno di un livello di servizio senza pari, che rappresenta un importante elemento di differenziazione. Abbiamo creato una partnership molto efficiente con Leapmotor, progettata per offrire valore prima di tutto ai nostri clienti europei e alla nostra sostenibilità a lungo termine”.
“Leapmotor è un’azienda tecnologica focalizzata sulla ricerca e sviluppo e sull’integrazione verticale. Attraverso la partnership con Stellantis, puntiamo a sfruttare i nostri punti di forza in termini di tecnologia e scalabilità, offrendo ai clienti globali soluzioni di mobilità elettrica accessibili e di alta qualità”, ha dichiarato Zhu Jiangming, Fondatore, Presidente e CEO di Leapmotor.

I primi mercati per i veicoli Leapmotor in Europa saranno Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna, Svizzera e Regno Unito. Leapmotor International amplierà ulteriormente la propria offerta in Medio Oriente & Africa (Israele e territori francesi d’oltremare), Asia Pacifico (Australia, Nuova Zelanda, Tailandia, Malesia e Nepal) e Sud America (Brasile e Cile) a partire dal quarto trimestre di quest’anno.
La T03 è una vettura compatta a cinque porte del segmento A con un’autonomia di 265 km (WLTP) e spazio interno pari a quello del segmento B. La T03 sarà offerta a partire da 18.900€, disponibili da subito. La C10, un SUV che vanta dimensioni da segmento D con 420 km di autonomia (WLTP), la migliore esperienza di guida, i migliori livelli di sicurezza, un’esperienza d’uso intelligente e un comfort di alto livello. Utilizza l’architettura LEAP 3.0 di Leapmotor con una configurazione elettronica centralizzata e integrata, il sistema Cell-to-Chassis e un cockpit intelligente. Il SUV C10 sarà disponibile a partire da 36.400€ con arrivo previsto presso i concessionari ad ottobre.

Entrambi i veicoli Leapmotor dispongono di tecnologie elettriche all’avanguardia e offrono alti livelli prestazionali, di efficienza, sicurezza e autonomia a prezzi accessibili, grazie all’elevato grado di capacità ingegneristica interna e all’integrazione verticale della casa automobilistica cinese. Nei prossimi tre anni Leapmotor prevede la commercializzazione di almeno un modello all’anno.L’offerta di Leapmotor International entrerà in competizione con i brand cinesi. Il lancio dei veicoli Leapmotor in Europa completa e amplia il portafoglio dei brand Stellantis per offrire ai clienti una gamma completa a prezzi economicamente accessibili. Parallelamente a questa mossa strategica, Stellantis resta impegnata nel proprio modello di business “asset-light” per i propri brand stranieri in Cina.

foto: ufficio stampa Stellantis

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Disaccordo in Europa: Germania, Francia e Spagna dicono no alla revisione anticipata del divieto per le auto endotermiche

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Negli ultimi giorni, l’Italia ha intensificato le pressioni a livello europeo per anticipare al 2025 la revisione della normativa sul divieto di vendere veicoli a motore endotermico, originariamente fissata per il 2026. La proposta del governo italiano, illustrata dal ministro Adolfo Urso, mira a ottenere maggiore flessibilità per il settore automotive, considerato cruciale per l’economia europea. L’Italia sostiene che, senza misure adeguate, il traguardo del 2035 diventa difficile da raggiungere e ha richiesto anche una revisione dei limiti sulle emissioni di CO2 per le case automobilistiche.

Tuttavia, le posizioni degli altri Paesi membri dell’Unione Europea mostrano un panorama divisivo. Se da un lato l’Italia sembra ricevere supporto da nazioni come Spagna, Austria e Polonia, dall’altro Germania, Francia e Danimarca si oppongono fermamente a qualsiasi modifica della data del 2035, ritenuta fondamentale per il rispetto degli impegni climatici europei. Il ministro tedesco Robert Habeck ha chiarito che il governo non intende indebolire le normative ambientali, escludendo inoltre l’adozione di biocarburanti come alternativa.

La questione, che ha visto incontri interlocutori tra i ministri europei, sarà oggetto di ulteriori discussioni nelle prossime settimane. Nonostante ci siano aperture a rivedere alcune scadenze, il consenso sul mantenimento del 2035 come obiettivo resta forte, segnalando una spaccatura significativa all’interno dell’Unione Europea sul futuro della mobilità e della sostenibilità.

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Stellantis e la sfida della mobilità elettrica: l’importanza di un approccio “low cost”

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Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha recentemente messo in luce la necessità di adottare un approccio più simile a quello delle case automobilistiche cinesi per competere efficacemente nel mercato dei veicoli elettrici. La sua proposta suggerisce che, piuttosto che tentare di superare i rivali asiatici, Stellantis dovrebbe “diventare cinese” nel modo di pensare e operare. Questo cambiamento di mentalità si traduce in una spinta significativa verso modelli economici e competitivi.

Per rafforzare questa strategia, Stellantis ha investito circa il 21% in Leapmotor, una compagnia cinese emergente nel settore dei veicoli elettrici. Attraverso una joint venture con Leapmotor, Stellantis acquisisce accesso a tecnologie avanzate e ottiene i diritti esclusivi per produrre i veicoli elettrici del marchio al di fuori della Cina. Di recente, Leapmotor ha debuttato in Europa, presentando modelli innovativi come la T03, un’ulteriore dimostrazione della volontà di Stellantis di abbracciare il modello “low cost”.

Tuttavia, la strada verso il successo non è priva di ostacoli. Tavares ha criticato i nuovi dazi imposti dall’Unione Europea sulle auto elettriche cinesi, definendoli una trappola che rischia di penalizzare i produttori tradizionali europei. Questo tema si estende anche agli Stati Uniti, dove le politiche tariffarie restrittive complicano ulteriormente le relazioni commerciali con i produttori cinesi.

In un contesto competitivo globale, altre case automobilistiche come Volkswagen stanno seguendo una direzione simile, stabilendo alleanze strategiche con marchi cinesi come Xpeng per sviluppare veicoli elettrici più accessibili. Questi accordi, tuttavia, sono molto più complessi da realizzare negli Stati Uniti a causa delle restrizioni imposte dall’amministrazione Biden.

Stellantis prevede di iniziare la produzione di veicoli Leapmotor in Europa, con stabilimenti in Polonia e potenzialmente anche in Nord America, cercando di navigare le complesse normative e condizioni di mercato. La sfida per Stellantis è chiara: per rimanere competitiva in un panorama sempre più dominato dalla Cina, è cruciale abbracciare un modello di business innovativo e adattabile.

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Auto Elettriche in Italia: Offerte a confronto

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Con l’aumento della popolarità delle auto elettriche, una delle domande più frequenti riguarda i costi di ricarica. In Italia, le tariffe per ricaricare un veicolo elettrico variano notevolmente a seconda dell’operatore e del tipo di colonnina utilizzata. In questo articolo, analizzeremo le diverse opzioni disponibili, le tariffe di consumo e gli abbonamenti offerti da vari fornitori di servizi di ricarica.

I principali operatori e le loro tariffe

  1. A2A
    • Tariffe a consumo: Variano da 0,65 a 0,90 euro/kWh in base alla potenza della colonnina.
    • Abbonamenti: Offrono piani mensili che permettono di acquistare un certo quantitativo di energia a tariffe scontate, da 0,53 euro/kWh.
  2. ACEA
    • Tariffe pay per use: Fissate a 0,69 euro/kWh per colonnine Quick e 0,89 euro/kWh per Fast.
    • Non offre piani di abbonamento.
  3. Plenitude + Be Charge
    • Tariffe a consumo: A partire da 0,65 euro/kWh per colonnine Quick e fino a 0,90 euro/kWh per Fast+.
    • Pacchetti prepagati: Offrono crediti che possono essere utilizzati entro sei mesi.
  4. Duferco Energia
    • Tariffe variabili: Offrono prezzi scontati durante le ore non di punta, a partire da 0,59 euro/kWh.
    • Abbonamento Flat: Permette l’acquisto di 200 kWh a 129 euro.
  5. Enel X Way
    • Tariffe a consumo: Costi variabili a seconda della potenza, partendo da 0,69 euro/kWh.
    • Piani di abbonamento: Offrono diverse opzioni che permettono di risparmiare sui costi di ricarica.
  6. IONITY
    • Tariffe pay per use: Stabilite a 0,79 euro/kWh.
    • Abbonamenti: Consentono tariffe ridotte, a partire da 5,99 euro al mese.
  7. Tesla Supercharger
    • Tariffe differenziate: Prezzi che variano a seconda della fascia oraria, con costi inferiori per i possessori di veicoli Tesla. Le tariffe per le auto non Tesla possono raggiungere fino a 0,67 euro/kWh durante le ore di punta.

Considerazioni finali

La ricarica delle auto elettriche in Italia presenta una varietà di opzioni e tariffe, che possono risultare complesse. È fondamentale per gli utenti valutare le offerte in base alle proprie esigenze di utilizzo e considerare eventuali abbonamenti che potrebbero ridurre significativamente i costi di ricarica. Con l’espansione della rete di ricarica e la continua evoluzione dei servizi offerti, sarà interessante monitorare come queste dinamiche si sviluppano nel tempo.

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