Cronaca
Novara | Chiuso temporaneamente Bar: disturbo della quiete pubblica
Nella mattina di oggi, la Polizia di Stato di Novara ha eseguito un’ordinanza di chiusura per 10 giorni di un bar situato in Largo Pastore. Il provvedimento è stato firmato dal Questore ed è stato attuato ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
La decisione è stata presa a seguito di un episodio di violenza verificatosi nella notte del 23 giugno, in cui alcuni avventori del locale sono stati coinvolti in una lite. Il Questore ha sottolineato come il locale fosse frequentato da persone con precedenti penali e come il conflitto, scaturito per motivi banali, si sia esteso all’esterno, disturbando la tranquillità del quartiere.
Inoltre, l’analisi ha preso in considerazione i precedenti di altre violenze e comportamenti molesti avvenuti all’interno dello stesso esercizio commerciale negli anni passati. Il provvedimento si inserisce in un contesto più ampio di vigilanza e controllo da parte delle autorità, mirato a garantire la sicurezza pubblica e a sanzionare le attività che non gestiscono adeguatamente i propri clienti. La chiusura temporanea si configura quindi come un ammonimento per il locale, sottolineando l’impegno delle forze dell’ordine nel mantenere l’ordine e la legalità nella comunità.
Cronaca
Foggia | Controllo del territorio al quartiere Ferrovia
Prosegue con determinazione l’attività di controllo e presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine, in particolare nelle zone più sensibili della città. L’operazione, che coinvolge la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Locale, l’Ispettorato del Lavoro e lo Spesal, mira a contrastare i fenomeni di degrado urbano, criminalità e marginalità sociale, spesso alimentati da problematiche abitative e occupazionali.
Nella serata del 14 novembre, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli nel “Quartiere Ferrovia”, una delle aree più problematiche della città, notoriamente caratterizzata da una serie di criticità sociali. L’operazione ha avuto come obiettivo principale il contrasto alla microcriminalità e la promozione della sicurezza pubblica.
Durante il servizio, sono state identificate 248 persone, di cui una arrestata per resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, sono stati ispezionati 97 veicoli, con 31 sanzioni per violazioni al Codice della Strada, e 5 esercizi commerciali, uno dei quali è stato trovato in violazione delle normative sul lavoro. In questo caso, sono stati scoperti due lavoratori in nero, il che ha portato alla sospensione temporanea dell’attività imprenditoriale.
L’operazione rientra in un più ampio piano di azioni di controllo straordinarie, che continueranno ad essere intensificate nelle aree della provincia più esposte al degrado e ai fenomeni di microcriminalità. Le forze di polizia, coordinate in un intervento integrato, continueranno a monitorare e intervenire per garantire un ambiente più sicuro e contrastare ogni forma di illegalità.
Cronaca
Caltanissetta | Aggressioni, risse e furti in discoteca: sospesa licenza
A seguito di una serie di interventi delle forze dell’ordine, un noto locale notturno di Caltanissetta è stato temporaneamente sospeso dalla Questura per quindici giorni. Il provvedimento è stato preso dal Questore della provincia, Pinuccia Albertina Agnello, in seguito a controlli effettuati dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri. Durante le verifiche, sono emerse gravi irregolarità sia sotto il profilo della gestione del personale che per la sicurezza all’interno del locale.
In particolare, sono stati individuati otto lavoratori impiegati senza regolare contratto e riscontrato che il numero di addetti ai servizi di controllo (i cosiddetti “buttafuori”) era inferiore rispetto a quanto previsto dalla licenza concessa dal Questore. Questi accertamenti si inseriscono in un quadro di operazioni mirate a garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e pubblica sicurezza.
Nel corso degli ultimi mesi, il locale era stato al centro di numerosi episodi di violenza, tra cui risse e aggressioni, che avevano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. In passato, la Polizia di Stato aveva già effettuato diversi interventi, sia all’interno che nelle vicinanze della discoteca, a causa di furti e altri reati. Inoltre, i Carabinieri della Compagnia di Caltanissetta avevano preso provvedimenti per episodi di aggressione e risse all’interno della struttura.
Oltre alla sospensione dell’attività, il titolare del locale è stato multato con una sanzione di cinquemila euro. Il provvedimento di sospensione, previsto dall’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), ha lo scopo di prevenire ulteriori episodi di illegalità e garantire la sicurezza pubblica, dissuadendo i trasgressori dal continuare a frequentare il locale.
Le autorità competenti continuano a monitorare la situazione e a mettere in atto azioni volte a tutelare l’ordine pubblico, con l’obiettivo di evitare che eventi simili si ripetano in futuro.
Cronaca
Pavia | Traffico di droga tra la Lombardia e la Calabria
Un’operazione su vasta scala condotta dalle forze dell’ordine italiane ha portato oggi all’arresto di 20 persone, accusate di far parte di una rete criminale dedita al traffico internazionale di droga. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano e con il supporto del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Pavia e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, ha visto l’esecuzione di misure cautelari in diverse province italiane, tra cui Milano, Pavia, Reggio Calabria, Lecco e Piacenza.
Le indagini hanno rivelato l’esistenza di un’organizzazione ben strutturata, composta da membri provenienti da diverse realtà criminali, tra cui i gruppi calabresi, albanesi e sudamericani. Questa rete aveva l’obiettivo di importare e distribuire ingenti quantità di stupefacenti, tra cui cocaina, hashish ed eroina, in particolare nelle piazze di Milano. Grazie a un rapporto privilegiato con le organizzazioni calabresi e a solide connessioni con i principali produttori magrebini, il gruppo riusciva a rifornire il mercato milanese e a gestire una fitta rete di distribuzione.
L’attività criminosa ha generato enormi profitti illeciti, stimati intorno agli 11 milioni di euro, che venivano sistematicamente riciclati attraverso circuiti bancari sommersi, gestiti principalmente da collettori cinesi. Il denaro veniva trasferito all’estero tramite il sistema del “fei eh ‘ien”, un metodo di trasferimento fondi che garantisce completa anonimato.
Nel corso dell’operazione, le forze dell’ordine hanno sequestrato circa 250 chili di droga destinati all’organizzazione, nonché 800 mila euro in contante, rinvenuti durante il trasferimento dei soldi all’estero. Tra i sequestri figurano anche 1000 chili di cocaina, 1000 chili di hashish e 173 chili di eroina.
Le indagini sono ancora in fase preliminare e la responsabilità degli arrestati sarà accertata solo al termine del procedimento penale. Questo intervento segna un importante passo nella lotta contro il narcotraffico e le attività di riciclaggio legate alla criminalità organizzata, contribuendo a smantellare una rete che aveva messo radici profonde nel tessuto criminale nazionale e internazionale.
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