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Steinmeier a Marzabotto “Provo dolore e vergogna, chiedo perdono”

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“E’ un cammino difficile venire come presidente tedesco in questo luogo dell’orrore e parlare a voi. Oggi sono qui davanti a voi come presidente federale tedesco e provo solo dolore e vergogna. Mi inchino dinnanzi ai morti. A nome del mio Paese oggi vi chiedo perdono”. Così il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, nel suo intervento alla cerimonia per gli 80 anni della strage di Marzabotto, alla presenza tra gli altri del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. “Cari familiari, cari discendenti, che io possa parlare qui oggi è possibile solo perchè voi tutti avete concesso a noi tedeschi la riconciliazione”, ha aggiunto. “Dobbiamo ricordare: lo dobbiamo alle vittime e a voi discendenti. Ricordare perchè quanto è accaduto non ritorni”, ha sottolineato Steinmeier.

“Tutta questa zona intorno a Monte Sole è segnata ancora oggi da profonde e visibili cicatrici – ha proseguito il capo di Stato tedesco -. E io so che il dolore è ancora più grande perchè la maggior parte dei crimini è rimasta impunita. Questa è la seconda colpa di cui noi tedeschi ci siamo macchiati. Cari familiari, cari discendenti, che io possa parlare qui oggi
è possibile solo perchè Voi tutti avete concesso a noi tedeschi la riconciliazione. Che preziosissimo dono! Questa riconciliazione la vivete molto concretamente qui a Marzabotto
e nei comuni limitrofi. Nella Vostra Scuola di Pace, in stretto scambio con giovani tedeschi, nel gemellaggio con Brema-Vegesack
e nella sua Scuola Internazionale di Pace”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Celebrazione dei 50 Anni del Tornado: Una Nuova Livrea per il Velivolo Iconico

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In questo mese, il velivolo Tornado si fa protagonista di una commemorazione speciale: viene presentata una livrea dedicata ai cinquant’anni dal suo primo volo. Questo aereo, simbolo dell’aviazione italiana, ha visto una continua evoluzione delle sue colorazioni nel corso del tempo, riflettendo le sue diverse missioni e il suo impiego in vari teatri operativi.

La nuova livrea, caratterizzata da una saetta rossa lungo il profilo laterale, rappresenta il consorzio Tornado – Panavia, rendendo omaggio alla storia e alla prestazione del velivolo. Sulla fusoliera, il tricolore italiano si estende dalla deriva, simboleggiando l’orgoglio nazionale e l’impegno del Tornado nel servizio.

Inoltre, il design include un movimento dinamico sulla deriva, che illustra le tre versioni principali del Tornado: l’IDS, dedicato all’interdizione e all’attacco; l’ECR, per la ricognizione elettronica; e l’ADV, orientata alla difesa aerea. Ogni versione è rappresentata da tre frecce, che simboleggiano l’innovazione e la versatilità del velivolo.

Questa nuova livrea non è solo un tributo al passato, ma anche un segno di come il Tornado continui a essere un elemento chiave nell’aviazione moderna, pronto a fronteggiare le sfide future.

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Palazzo Chigi si Colora di Rosso per la Giornata Mondiale del Cuore

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In occasione della Giornata Mondiale del Cuore, che si celebra il 29 settembre, Palazzo Chigi ha acceso le sue luci con un’illuminazione rossa, richiamando l’attenzione sull’importanza della salute cardiovascolare. Questa iniziativa rappresenta un impegno significativo da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri per sensibilizzare il pubblico sui temi legati alla prevenzione delle malattie del cuore. L’illuminazione speciale è stata attivata la sera precedente all’evento, simbolizzando la dedizione a promuovere stili di vita sani e la consapevolezza riguardo alla salute cardiaca.

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Morto Glauco Mauri, protagonista del teatro italiano

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E’ morto nella notte l’attore e regista teatrale Glauco Mauri, personaggio di spicco degli ultimi cinquant’anni del teatro italiano. Avrebbe compiuto 94 anni il 1° ottobre. Sarebbe dovuto andare in scena al Vascello di Roma con lo spettacolo De Profundis, ma la rappresentazione era stata annullata per un malore accusato dell’attore.
Nato a Pesaro il 1 ottobre del 1930, inizi i suoi studi come attore nel 1949 all’Accademia nazionale d’arte drammatica diretta da Silvio D’Amico. Tra le sue interpretazioni più significative, spiccano quella di Smerdjakov ne “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij, per la regia di Andrè Barsacq, che già nel 1954 gli dà fama nazionale.

Nel 1961 fonda con Valeria Moriconi, Franco Enriquez, Emanuele Luzzati (in seguito entrerà a farne parte anche Mario Scaccia) la “Compagnia dei Quattro” che sarà una formazione fondamentale per il teatro italiano. Nel 1972 Luca Ronconi lo dirige nello storico allestimento dell’Orestea di Eschilo nel quale Mauri è protagonista. Nel 1981, con Roberto Sturno, fonda la Compagnia Mauri-Sturno con la quale propone un vasto repertorio di autori classici. Il signor Puntila e il suo servo Matti di Bertolt Brecht, da loro interpretato, con la regia di Egisto Marcucci, è il primo spettacolo prodotto.

In 40 anni di attività la compagnia porta sulle scene alcuni degli spettacoli di maggior successo del teatro italiano, premiati numerose volte con il “Biglietto d’oro Agis”, e molteplici sono stati i premi assegnati a Glauco Mauri e Roberto Sturno per i loro meriti artistici. Come regista d’opera allestisce per due volte Macbeth di Giuseppe Verdi. Saltuariamente è stato impegnato anche nel cinema, come in “La Cina è vicina” di Marco Bellocchio, in “Profondo rosso” di Dario Argento, e nel ruolo del padre di Nanni Moretti in “Ecce bombo”. Il 22 settembre del 2023 era morto, all’età di 77 anni, Roberto Sturno legato da un lungo sodalizio artistico durato oltre 40 anni con Mauri.

-Foto: Agenzia Fotogramma-

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