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Lecce | Celebrazioni in piazza Sant’Oronzo: la Fanfara incanta

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In occasione del 250° anniversario della sua fondazione, la Guardia di Finanza ha dato vita a un evento speciale a Lecce, coinvolgendo la comunità in una serie di celebrazioni che hanno messo in luce l’importanza storica del Corpo. I festeggiamenti, organizzati dal Comando Provinciale di Lecce, hanno incluso iniziative culturali e attività di sensibilizzazione destinate a illustrare il ruolo fondamentale della Guardia di Finanza nella società.

Ieri sera, Piazza Sant’Oronzo ha ospitato una suggestiva esposizione di autovetture storiche e moderne del Corpo, attirando l’attenzione di residenti e turisti. Tra le auto esposte, due Alfa Romeo in livrea originale hanno riportato alla mente un’epoca passata, grazie alla Scuderia Alfisti Giallo-Verdi di Nardò, che ha contribuito a rendere l’evento ancora più affascinante.

Un momento clou della serata è stata l’esibizione della Fanfara della Legione Allievi di Bari, che ha deliziato il pubblico con un repertorio di colonne sonore e brani contemporanei, culminando con l’esecuzione dell’inno nazionale. La performance ha creato un’atmosfera di grande festa e partecipazione, sottolineando il legame tra la Guardia di Finanza e la comunità locale.

Un gazebo allestito in piazza ha inoltre offerto gadget promozionali, permettendo ai membri in divisa di interagire direttamente con i cittadini e di rafforzare il messaggio di vicinanza del Corpo alle persone.

L’evento ha riscosso un notevole successo, dimostrando l’interesse e l’affetto del pubblico nei confronti di un’istituzione che, oltre a svolgere funzioni di polizia economica e finanziaria, si impegna attivamente nella promozione della cultura e dei valori di solidarietà nella società. La celebrazione ha così rappresentato un’importante occasione di condivisione e festeggiamento, ribadendo il ruolo centrale della Guardia di Finanza nella vita quotidiana dei cittadini.

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Ucraina, Biden “Putin ha fallito e la Nato è più forte di prima”

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In Ucraina “Putin ha fallito tutti i suoi obiettivi strategici, come quello di rompere l’unità della Nato”. Lo ha detto Joe Biden nel suo ultimo discorso da presidente degli Stati Uniti sulla politica estera al Dipartimento di Stato.
“Gli ucraini l’hanno fermato e l’Ucraina è ancora un Paese libero e indipendente”, ha sottolineato Biden, che ha aggiunto: “Abbiamo gettato le fondamenta perché la futura amministrazione protegga l’Ucraina”.

“Durante il mio mandato la Nato è diventata più grande e più capace che mai. Prima che io assumessi l’incarico, nove dei nostri alleati Nato spendevano il 2 per cento del Pil per la difesa, ora sono 23”, ha spiegato Biden.

Riguardo al Medio Oriente, l’accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas e per il cessate il fuoco a Gaza “sta per essere chiuso”, ha assicurato il presidente uscente Usa. “Siamo sul punto di vedere finalmente realizzata una proposta che avevamo presentato dettagliatamente mesi fa”, ha spiegato.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Medio Oriente, per i media israeliani vicino l’accordo per il rilascio degli ostaggi

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Funzionari israeliani hanno reso noto ai media del loro Paese che l’accordo sugli ostaggi è vicino, in attesa dell’approvazione di Hamas; i prossimi giorni saranno considerati “cruciali”. I funzionari israeliani affermano che c’è stata una svolta durante la notte, con un potenziale accordo di cessate il fuoco per gli ostaggi apparentemente vicino se approvato da Hamas. I dettagli di un potenziale accordo di cessate il fuoco per gli ostaggi sono stati concordati, con i mediatori in attesa dell’approvazione finale dal gruppo terroristico palestinese, riporta Channel 12 news. Il notiziario afferma che lo sviluppo è “drammatico” e che il suo resoconto è stato approvato dal censore. Secondo Channel 12, la proposta è simile all’accordo in tre fasi discusso lo scorso maggio. I colloqui hanno ruotato in gran parte attorno a una proposta di accordo in tre fasi in cui i casi “umanitari”, tra cui donne, bambini, uomini over 50 e infermi, verrebbero rilasciati per primi.
Poi, il 16° giorno del cessate il fuoco, inizieranno i colloqui per garantire il rilascio degli uomini in età militare, seguiti da una terza fase che vedrà discussioni sulla governance e la ricostruzione della Striscia. Un funzionario coinvolto nei negoziati a Doha dice alla radio dell’esercito israeliano: “Ci sono progressi cauti; sembra che la direzione sia positiva”.
Un funzionario israeliano dice a Channel 13 che “se Hamas risponde presto, tutti i dettagli possono essere finalizzati entro pochi giorni”.
Il mediatore del Qatar ha consegnato a Israele e Hamas una bozza “definitiva” di un accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi progettato per porre fine alla guerra a Gaza. Lo ha detto un funzionario informato sui negoziati alla Tv al Jazeera. Una svolta è stata raggiunta a Doha dopo mezzanotte in seguito ai colloqui tra il team negoziale di Israele, l’inviato per il Medio Oriente del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro del Qatar, afferma il funzionario. Novantaquattro dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre rimangono a Gaza, compresi i corpi di almeno 34 morti confermati dall’IDF. Hamas ha rilasciato 105 civili durante una tregua di una settimana a fine novembre e quattro ostaggi sono stati rilasciati prima di allora. Il gruppo palestinese di Hamas conferma che sono stati compiuti progressi verso un accordo per il cessate il fuoco con gli ostaggi. “Rinnoviamo il nostro impegno con il nostro popolo fermo e paziente e con i nostri eroici prigionieri nelle prigioni, e affermiamo che la loro libertà è vicina”, afferma il gruppo. La dichiarazione arriva dopo che è stata apparentemente raggiunta una svolta nei colloqui a Doha durante la notte. Un funzionario del Qatar ha affermato che Israele e Hamas hanno entrambi ricevuto una bozza “definitiva” della proposta, sebbene un funzionario israeliano abbia successivamente negato l’affermazione. Si prevede che un potenziale accordo vedrà centinaia di prigionieri palestinesi, tra cui detenuti per terrorismo, rilasciati per garantire la libertà degli ostaggi detenuti nella Striscia.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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New York Times: Elon Musk avrà un Ufficio alla Casa Bianca

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Elon Musk avrà presto un ufficio nel complesso della Casa Bianca, precisamente nell’Eisenhower Executive Office Building, per mantenere un contatto diretto con il presidente eletto Donald Trump. L’indiscrezione, riportata dal New York Times, segna una nuova fase di collaborazione tra il miliardario e l’amministrazione americana. Musk, che sarà a capo del Dipartimento per l’efficienza insieme a Vivek Ramaswamy, sta valutando con il transition team del presidente eletto quale sarà il suo accesso alla West Wing.

Non è ancora chiaro se anche Ramaswamy avrà un ufficio nello stesso complesso, ma la presenza di Musk sottolinea il peso strategico attribuito al ruolo che ricoprirà. La scelta di collocare Musk vicino al centro del potere decisionale riflette l’importanza della sua visione tecnologica e imprenditoriale per l’amministrazione Trump.

Elon Musk e TikTok: Le Voci di una Possibile Acquisizione

Parallelamente, Elon Musk è al centro di un’altra vicenda di rilevanza internazionale. Secondo Bloomberg, funzionari cinesi starebbero discutendo piani d’emergenza per la cessione delle operazioni americane di TikTok a Musk nel caso di un possibile ban dell’app negli Stati Uniti. L’ipotesi prevederebbe che X, l’azienda di Musk, acquisisca TikTok USA per garantire la continuità delle sue operazioni.

Tuttavia, TikTok ha respinto categoricamente queste voci, definendole “pura finzione”. Un portavoce dell’azienda ha dichiarato che non esiste alcuna base per queste speculazioni, aggiungendo che la società non commenta scenari ipotetici o non verificati.

Tensioni Internazionali e Scenari Futuri

Le tensioni tra l’amministrazione americana e la Cina stanno creando un contesto incerto per le grandi aziende tecnologiche, come TikTok. L’eventuale acquisizione delle operazioni americane da parte di Elon Musk potrebbe rappresentare una soluzione per mantenere l’applicazione attiva negli Stati Uniti, ma al momento si tratta solo di ipotesi non confermate.

L’insediamento di Musk nell’ambito della Casa Bianca e le voci su TikTok dimostrano come il futuro della tecnologia e della politica globale sia sempre più intrecciato, con figure di spicco come Musk al centro di strategie che potrebbero ridefinire gli equilibri internazionali.

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