Cronaca
Cosenza | arrestato padre dopo il ricovero della figlia per assunzione accidentale di droga
Un drammatico episodio ha colpito una famiglia in Calabria, dove una bambina di due anni è stata ricoverata in ospedale a Cosenza dopo aver ingerito accidentalmente sostanze stupefacenti. Il padre della piccola, già noto alle autorità, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari con l’accusa di possesso di droga.
Le indagini sono scattate dopo il ricovero della bimba, durante il quale gli agenti della Squadra Mobile hanno effettuato una perquisizione nella casa familiare. L’operazione ha portato al rinvenimento di sostanze illecite e materiale per il confezionamento, confermando i sospetti sulle attività illegali del padre.
Al momento, non sono previsti provvedimenti nei confronti della bambina, mentre le autorità attendono i risultati degli esami tossicologici per chiarire la situazione. L’episodio riaccende l’attenzione sul tema della sicurezza dei minori e sull’importanza di interventi mirati per prevenire tali tragedie familiari.
Cronaca
Busto Arsizio (VA) | Due interventi della Polizia contrastano i furti in città
Nella notte del 20 novembre, gli agenti della Polizia di Stato di Busto Arsizio hanno portato a termine due operazioni significative, confermando l’impegno costante contro il fenomeno dei furti in appartamento.
Il primo intervento è scattato grazie alla segnalazione dei residenti di un condominio nel centro cittadino. Preoccupati da rumori sospetti provenienti dai garage, gli abitanti hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Giunti sul posto, gli agenti hanno individuato un uomo che cercava di allontanarsi dalla zona con intenzioni poco chiare. I successivi accertamenti hanno confermato che il soggetto, un trentaquattrenne residente in città, aveva tentato di sottrarre una bicicletta e danneggiato una quindicina di garage nella stessa serata. Fermato in flagranza, l’uomo è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari.
La stessa notte, un secondo episodio ha visto protagonista un altro intervento della Polizia. Durante un controllo, è stato fermato un veicolo sospetto guidato da un cinquantaseienne della provincia di Como, già noto per numerosi precedenti penali. L’ispezione del mezzo ha portato al ritrovamento di vari strumenti utilizzati per lo scasso, tra cui grimaldelli e attrezzi atti a forzare serrature. L’uomo è stato denunciato per possesso ingiustificato di strumenti da scasso e per guida senza patente, revocata in passato. Inoltre, è stata avviata la procedura per l’eventuale applicazione di misure di prevenzione da parte del Questore di Varese.
Questi interventi sottolineano l’efficacia delle segnalazioni tempestive da parte dei cittadini e il rapido intervento delle forze dell’ordine, fondamentali per arginare i reati contro il patrimonio e garantire maggiore sicurezza nella comunità.
Cronaca
Olbia | Arresto per traffico di stupefacenti durante operazioni di sbarco
Durante un’operazione di routine presso il porto di Olbia, le autorità hanno individuato un caso di traffico di droga che ha portato all’arresto di un uomo di 35 anni, residente nel Nord Italia. L’episodio si è verificato la mattina del 25 novembre, durante i controlli effettuati sui passeggeri sbarcati dalle motonavi in arrivo da Civitavecchia e Livorno.
L’intervento ha avuto inizio durante l’ispezione di passeggeri e mezzi provenienti dalla nave Tirrenia. Tra i viaggiatori, un uomo che cercava di passare inosservato è stato notato per il suo abbigliamento distintivo e il comportamento sospetto. Nonostante fosse privo di un’auto al seguito, il soggetto, vestito con abiti da lavoro e un piccolo zaino, ha destato l’attenzione degli operatori a causa di dichiarazioni confuse sui motivi della sua presenza in Sardegna.
Un approfondimento con l’ausilio di un’unità cinofila ha portato a una svolta significativa. Il cane antidroga ha segnalato la presenza di sostanze sospette nel bagaglio. All’interno di alcuni indumenti, sono stati trovati 100 ovuli contenenti cocaina, per un peso complessivo di oltre un chilogrammo.
L’uomo è stato tratto in arresto e trasferito presso la casa circondariale di Bancali. Il materiale sequestrato è stato sottoposto a verifica chimica, confermando la natura stupefacente della sostanza.
Questa operazione rientra nelle attività di contrasto ai traffici illeciti, coordinata dal Comando Provinciale di Sassari. Si tratta di un esempio concreto dell’impegno delle autorità nel garantire la sicurezza pubblica e la tutela dell’economia legale. L’arresto, eseguito nella fase cautelare, rimane soggetto a valutazioni successive in sede giudiziaria.
Cronaca
Palermo | Traffico illecito di rifiuti: maxi operazione dei Carabinieri forestali
Un’importante operazione contro il traffico illecito di rifiuti ha portato al sequestro di beni e aziende in diversi comuni della provincia di Palermo, con epicentro ad Alcamo. I Carabinieri forestali del Centro Anticrimine Natura, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti di 16 persone fisiche e 6 società coinvolte in un’organizzazione criminale dedita alla gestione illegale di rifiuti speciali, pericolosi e non.
L’inchiesta, avviata nel 2019 e conclusa nel 2020, ha permesso di smascherare un sistema strutturato di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento illecito di rifiuti. Materiali come batterie al piombo, rottami ferrosi, apparecchiature elettroniche e oli esausti venivano raccolti anche da operatori non autorizzati, privi della documentazione necessaria, e miscelati senza alcuna procedura di sicurezza per poi essere rivenduti come rifiuti non pericolosi.
Questo traffico, stimato in oltre 3.000 tonnellate di rifiuti, ha generato un profitto illecito di oltre 300.000 euro nel periodo oggetto delle indagini.
Tra i beni sequestrati figurano due aziende del settore, affidate a un amministratore giudiziario, 16 autocarri utilizzati per il trasporto dei materiali e somme per un valore equivalente a 153.000 euro. Nel corso delle operazioni, sono stati individuati all’interno di uno degli impianti oltre 300 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi, tra cui autoveicoli non bonificati e residui di oli esausti e vernici. Parte di questi materiali contaminanti era già confluita nei canali di scolo delle acque, rappresentando una seria minaccia per l’ambiente.
L’operazione evidenzia il ruolo della criminalità organizzata nel settore della gestione dei rifiuti, con gravi conseguenze ambientali e economiche. I responsabili del sodalizio dovranno rispondere di accuse che vanno dall’associazione a delinquere al traffico illecito di rifiuti, con ulteriori verifiche sulle violazioni ambientali.
Questa operazione ribadisce l’importanza di controlli rigorosi nel settore e l’impegno delle autorità nel contrastare attività che compromettono la salute pubblica e l’equilibrio ambientale.
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