Cronaca
Bergamo | Intervento dei Carabinieri contro Esche e Bocconi Avvelenati
Il 12 settembre, il Comune di Trescore Balneario ha visto l’intervento dell’Unità Cinofila Antiveleno dei Carabinieri, con sede a Lecco, per effettuare una bonifica da bocconi avvelenati. L’operazione è stata motivata da due episodi di avvelenamento di animali domestici: un gatto trovato morto e un cane, “Senna”, un pastore tedesco grigione, che ha rischiato il decesso ma è stato salvato grazie a un intervento veterinario tempestivo.
Durante l’operazione di bonifica, Senna ha setacciato l’area per oltre due ore, rinvenendo due bocconi di carne sospettati di contaminazione da rodenticida. Questi campioni sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per ulteriori analisi. L’ispezione si è estesa ad altre zone di Trescore Balneario, senza però individuare ulteriori bocconi avvelenati o carcasse di animali.
L’amministrazione comunale aveva già segnalato e delimitato l’area in cui erano stati segnalati gli avvelenamenti, seguendo le indicazioni dell’ordinanza del Ministero della Salute. L’intervento dell’Unità Cinofila ha contribuito a prevenire ulteriori avvelenamenti.
Le indagini sono in corso per identificare i responsabili di questa pratica illegale, che è punita severamente dalla legge. È vietato abbandonare esche avvelenate in qualsiasi contesto, poiché rappresenta un grave rischio per gli animali domestici, selvatici e per l’ambiente stesso.
Il Ministero della Salute ha rinnovato le normative sul divieto di utilizzo di esche avvelenate, e gli avvelenamenti rappresentano un serio pericolo anche per specie protette e in via di estinzione, come orsi e lupi. Dal 2008, sono state emanate diverse ordinanze per contrastare il fenomeno e dal 2019 è attivo un portale nazionale per la segnalazione di avvelenamenti.
Il Comune di Trescore Balneario non è nuovo a episodi di avvelenamento, e i Carabinieri invitano i cittadini a segnalare immediatamente qualsiasi sospetto di esche avvelenate o avvelenamenti di animali contattando il NUE 112.
Focus su Senna
Senna, nata in Belgio quattro anni fa, è un cane anti-veleno appositamente addestrato. Ha iniziato il suo addestramento al Centro Cinofili Carabinieri di Firenze e dal 2022 è operativa sul territorio lombardo. Senna è nota per la sua intelligenza e professionalità durante il lavoro, nonostante il suo carattere affettuoso con i bambini.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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