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Politica

Cattaneo “Pronti a occupare spazio politico enorme tra Meloni e Schlein”

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Il centrodestra “ha bisogno di allargarsi perchè il campo largo, seppur con mille contraddizioni, diventa competitivo”: Forza Italia “può recuperare spazio al centro”, un lavoro che andrebbe “a beneficio di tutto il centrodestra”. Lo ha detto Alessandro Cattaneo, responsabile dei Dipartimenti e deputato di Forza Italia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress. Come Forza Italia “siamo molto soddisfatti del percorso fatto: dopo Berlusconi abbiamo navigato in mare aperto, molti dicevano che non saremmo riusciti neanche a raggiungere il quorum alle europee, invece abbiamo raggiunto la doppia cifra. Un’affermazione importante perchè c’è uno spazio politico enorme che va da Meloni a Schlein: in mezzo c’è tanta gente che ha bisogno di essere rappresentata e noi siamo lì, coi valori liberali ed europeisti, rappresentiamo la classe produttiva media”.

Nel 2027, alle prossime politiche, “vedo Forza Italia al 20%, con la postura di un partito liberale molto aperto, presente tra la gente, moderno e veloce: questa è la nostra ambizione, perchè c’è uno spazio enorme da andare a prendere, c’è anche tanta gente tra gli astensionisti che sta aspettando di avere un’offerta credibile. Tutti gli altri stanno un pò arrancando, noi invece stiamo dimostrando di poter fare bene” e, anzi, “siamo convinti Forza Italia si possa rafforzare, allargando il perimetro del centrodestra: a destra non c’è spazio per ampliarsi. Non vorrei che ci fosse qualcuno che in futuro proponesse qualcosa a destra del centrodestra”.
C’è chi dice che Vannacci vale il 5-10%, ma poi fonderà un suo partito? “Solo per la riconoscenza verso Salvini non dovrebbe farlo, anche se sappiamo che – soprattutto in politica – la riconoscenza è la virtù del giorno prima”.

Sull’esperimento del terzo polo, continua Cattaneo, “Renzi e Calenda alle politiche sono rimasti dietro di noi: alla Camera abbiamo quasi 50 deputati, loro ne hanno 6”. Poi “sono nati teorizzando che non esisteva il campo largo a sinistra e dicendo che il terzo polo doveva rappresentare altro”. Certo che “se il campo largo sarà solo un cartello elettorale per sconfiggere gli avversari, allora farà poca strada. Se non riescono a stare uniti quando sono all’opposizione, che è molto più facile, immaginiamo” cosa accadrebbe “se dovessero governare”.

Per la prossima manovra, prosegue Cattaneo, “dobbiamo continuare quello che abbiamo fatto”: confermare il taglio del cuneo fiscale, “togliere tasse alle imprese aumentando la produttività, dare un segnale sulle pensioni minime. I soldi si trovano riqualificando e rivedendo la spesa pubblica, si possono recuperare risorse dalla selva di bonus e di detrazioni fiscali, togliendone qualcuno o rifocalizzandoli su qualcosa di maggiormente prioritario”.
Sull’autonomia differenziata “siamo a favore, l’abbiamo votata nel programma elettorale e ora siamo concentrati sul come realizzarla. I Lep non sono un elemento accessorio, poi ci sono anche materie in cui non servono”. Sulla cittadinanza, invece, “proprio oggi abbiamo fatto una riunione dei gruppi congiunti di Senato e Camera per mettere in fila la proposta concreta sullo Ius Scholae che parte da un principio: l’elemento che garantisce una vera integrazione per noi è la scuola. Su questo principio, faccio fatica a non credere che tanti italiani non siano d’accordo con noi”.

– foto Italpress –

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Sanità, dal Cdm via libera al decreto contro le aggressioni

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che introduce “Misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari nell’esercizio delle loro funzioni nonchè di danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria”.
Il decreto legge modifica gli articoli del codice di procedura penale 380 (arresto obbligatorio in flagranza) e 382 bis (arresto in flagranza differita): si estende l’arresto obbligatorio in flagranza anche agli atti di violenza che causano lesioni personali ai professionisti sanitari o che producono danni ai beni mobili e immobili destinati all’assistenza sanitaria, con la conseguente compromissione del servizio pubblico erogato dalle strutture.

Inoltre si applica l’arresto obbligatorio in flagranza, anche “differito”, ossia nelle quarantotto ore successive alla condotta delittuosa inequivocabilmente provata da documentazione videofotografica.
La norma modifica anche l’articolo 365 del codice penale prevedendo una pena aggravata per chi danneggia beni mobili o immobili all’interno o nelle pertinenze di strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private, compresi beni di medici e personale sanitario: reclusione da uno a cinque anni e multa fino a 10.000 euro e la pena è aumentata se il fatto è commesso da più persone riunite.

“Oggi abbiamo dato un’altra risposta concreta a tutela di medici, infermieri e di tutti gli operatori sanitari e sociosanitari. Con l’approvazione del decreto legge sulle aggressioni, è immediatamente applicabile l’arresto in flagranza di reato anche differita per chi aggredisce un operatore sanitario. Abbiamo mantenuto un impegno preso con chi ogni giorno si dedica con competenza e dedizione alla cura dei cittadini e non merita di essere oggetto di violenza”, commenta il ministro della Salute, Orazio Schillaci.

“Il decreto inoltre – aggiunge – inasprisce la pena per chi danneggia beni all’interno o all’esterno di una struttura sanitaria. Non vogliamo più assistere a violenze nei confronti di donne e uomini del servizio sanitario ma neanche alla distruzione di pronto soccorso o reparti. Queste misure si aggiungono alle altre già approvate lo scorso anno, a scopo preventivo e di deterrenza: sono aumentate le pene per gli aggressori, è già prevista la procedibilità d’ufficio, indipendentemente dalla denuncia di chi viene aggredito e sono stati potenziati i presidi di polizia negli ospedali. Vogliamo che nelle strutture sanitarie e sociosanitarie si lavori in sicurezza – conclude il Ministro – ma sappiamo che accanto a questi doverosi e necessari interventi occorre uno sforzo ancora maggiore sul piano culturale. Per questo continueremo a promuovere, insieme alle categorie, campagne per sensibilizzare i cittadini e rinsaldare il rapporto di fiducia tra paziente e medico”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Autonomia, Russo (FdI) “Per noi è un tema di responsabilità”

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“E’ facile dire ‘abbiamo raccolto una marea di firmè per il referendum se tu racconti che l’autonomia differenziata, così come l’abbiamo approvata, è un qualcosa che serve a penalizzare il Sud e favorire il Nord. In realtà è stata una legge ordinaria che è andata a declinare una previsione costituzionale, che per altro ha fatto il centrosinistra nel 2001. Noi non possiamo invocare la Costituzione solo quando ci fa comodo”. Lo ha detto Raoul Russo, senatore di Fratelli d’Italia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia Italpress.

“Chi ha paura dell’autonomia differenziata? Chi ha paura di dare responsabilità alle classi dirigenti. E’ un principio corretto di sussidiarietà, alcune funzioni possono essere gestite meglio dal territorio e l’elettore ha il diritto del confronto con la classe dirigente. Per noi quello sull’autonomia è un tema di responsabilità”, ha spiegato. Russo ha quindi ricordato che “il referendum sull’autonomia differenziata, come ha detto anche Giorgia Meloni, è un atto di democrazia, un momento di dibattito, ma intanto deve essere ammesso dalla Corte Costituzionale e su questo ho qualche dubbio”. In agenda i referendum possibili, in caso di via libera dalla Consulta, sono tre, oltra a quello sull’autonomia ci sono quelli sulla cittadinanza e sul salario minimo.

“Si mobilitano le claque nella raccolta firme, ma poi il cittadino medio è lontano e abbiamo visto in passato anche un pò stanco dei referendum. Ma, al di là di questo, il centrosinistra porta avanti tutte queste battaglie referendarie ma continua a perdere le elezioni territoriali”, ha sottolineato.
Sulla scia dell’autonomia differenziata il senatore di Fdi ha affrontato altri temi quali il cambiamento climatico.

“A proposito di prevenzione ci dev’essere un corretto equilibrio tra l’autonomia differenziata e il potere centrale. E’ chiaro che il territorio lo conosce chi ci vive e lavora, gli amministratori locali, ma la manutenzione del territorio dev’essere sostenuta economicamente”. Russo è componente della commissione Antimafia, alle prese in questi giorni con il caso Striano. “Ci troviamo di fronte a usi impropri di banche dati, sicuramente, perchè questi dati riservati sono stati dati ai giornali. Il dottor Melillo dela Dia ora chiede di essere audito perchè vuole raccontare le falle che ha trovato nel sistema di cui Striano faceva parte, per accertarne le responsabilità. A noi non interessa fare la caccia alla streghe o polemica, ma è legittimo chiedersi per quali utilizzo e per conto di chi sono stati fatti questi accessi e diffusi dati riservati. Come Parlamento vogliamo sapere cosa non ha funzionato nell’architettura dello Stato. La lotta alla mafia ci deve sempre tenere vigili su tutto ciò che può portarci ai tempi delle stragi, da Falcone a Borsellino”, ha concluso Russo.

-Foto: Italpress-

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Capo D’Orlando la minoranza scrive al sindaco sul tema Ampliamento e arredo urbano “Slargo BPR-Preziosi”

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Il gruppo di opposizione “CambiAmo Capo” ha chiesto al Signor Sindaco un autorevole intervento per agevolare l’intesa tra il Responsabile dell’Ufficio Tecnico e il Rappresentante della SI GAS DISTRIBUZIONE SRL per lo spostamento della cabina di smistamento e di sfiato del gas.

Tale determinazione è scaturita da quanto discusso e dibattuto nella seduta del 12 settembre 2024 in III° Commissione Consiliare Permanente e dalle successive interlocuzioni con il Responsabile dell’Ufficio Tecnico arch. Salvatore Lo Cicero.

I Consiglieri comunali di minoranza Renato Carlo Mangano, Sandro Gazia, Teodolinda Liotta, Felice Scafidi e Giuseppe Truglio, insieme alla nota protocollata in data odierna, hanno trasmesso le 4 opzioni della “Proposta progettuale di qualificazione ambientale e urbanistica con la totale esclusione del manufatto pentagonale preesistente, con la possibilità di poter scegliere e/o integrare elementi dell’una o delle altre per una soluzione finale totalmente condivisa”.

A seguito del sereno e proficuo dibattito tra gli amministratori di maggioranza e minoranza, pur nella diversità di opinioni sulla riqualificazione Dell’Isola Pedonale/Slargo “BPR-Preziosi” sono stati condivisi i primi 4 punti:
1. L’opportunità di ampliare l’Isola Pedonale con l’incorporazione dei tratti di strada G. Amendola e Umberto I°;
2. Le varie soluzioni di arredo urbano con panchine e verde pubblico nonché la schermatura della cabina di smistamento e di sfiato del gas con delle piante;
3. Lo spostamento degli spazi-sosta dei pullman di Piazza Trifilò, in un altro sito, per creare nuovi parcheggi per auto, al fine di soddisfare le esigenze delle famiglie e delle attività commerciali del centro storico e/o dell’Isola Pedonale;
4. La messa a dimora di ulteriori piante di alto fusto per valorizzare la prospettiva del viale alberato.

Al Prof. Franco Spaticchia va il merito di aver messo a disposizione della cittadinanza la sua professionalità in ambito artistico-architettonico, inserendo nelle proposte di arredo urbano dell’sola Pedonale elementi innovativi di abbellimento, quali una scultura identitaria della città, la prevalenza di piante, fiori, panchine e vasche d’acqua decorative.

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