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Luci a San Siro, il Milan piega il Lecce 3-0
Il Milan apre la sesta giornata di campionato stendendo il Lecce 3-0. A San Siro tutti i gol arrivano nel giro di cinque minuti poco prima dell’intervallo: Morata, Theo Hernandez e Pulisic mandano il “Diavolo” in Paradiso con la terza vittoria consecutiva, che vale l’aggancio momentaneo al Torino in testa alla classifica della Serie A.
Fonseca conferma l’undici di partenza del derby: Morata recupera e gioca con Pulisic, Leao e Abraham in attacco. Gotti riporta Dorgu sulla linea dei difensori per sopperire all’assenza dello squalificato Guilbert. Davanti ci sono Tete Morente, Krstovic e l’ex di giornata Rebic. Inizio propositivo del Lecce che nella prima mezzora fa meglio del Milan.
Dorgu libera il sinistro potente e va di poco alto sulla traversa della porta difesa da Maignan. L’estremo difensore rossonero deve intervenire invece per deviare in corner un velenoso rasoterra di Krstovic. Colpisce al volo e spara alle stelle Pierrot, mentre Gallo ci prova dalla distanza ma la conclusione è centrale e il portiere blocca. Nello sterile avvio del Milan c’è brivido solo quando Gaspar salva sulla linea su colpo di testa di Abraham: l’eventuale gol sarebbe comunque stato annullato perchè l’arbitro aveva visto un fallo precedente di Tomori su Falcone che avrebbe viziato l’azione. Il copione del match cambia a cavallo del 40′ quando la squadra di casa si abbatte come una valanga sugli ospiti.
Apre le danze Morata, bravo ad attaccare il primo palo e incornare in rete su punizione morbida battuta a sinistra da Theo Hernandez. Passano tre minuti e dopo l’assist arriva il gol per il terzino francese che viene lanciato da un filtrante rasoterra geniale di Leao e solo davanti a Falcone lo batte tirando un missile sotto la traversa. Altri due minuti per assistere al tris: doppia chance per Abraham che prende prima il palo e poi il portiere, Pulisic risolve tutto ribadendo in rete da pochi passi.
Lecce completamente in bambola e Milan vicino anche al poker prima dell’intervallo ma questa volta Theo Hernandez coglie l’esterno della rete. In avvio di ripresa problemi per Morata che lascia il campo a Loftus-Cheek e l’inglese subito prova a incidere ma viene murato così come Abraham sullo sviluppo dell’azione. Ancora Loftus-Cheek diventa involontariamente pericoloso quando un suo cross prende una traiettoria beffarda e sbatte sulla traversa. Sul fronte opposto c’è invece la vivacità del neoentrato Banda che colpisce il palo in sospetta posizione di fuorigioco.
I ritmi più bassi degli ultimi minuti si vivacizzano quando il Milan rimane in 10 per un brutto intervento su Banda del giovane Bartesaghi, da poco in campo al posto di Theo Hernandez: l’entrata è scomposta ma il giocatore prende prima il pallone e il rosso esibito dall’arbitro appare una punizione severa. Il Lecce chiude così in proiezione offensiva ma il forcing non fa male e l’ultimo squillo è ancora rossonero con una bella discesa di Leao chiusa con un tiro centrale respinto da Falcone.
– foto Image –
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Approvato manuale licenze nazionali, Gravina “8.5 al 2024”
RSi chiude un 2024 che per il presidente della Figc, Gabriele Gravina, dal punto di vista sportivo merita “un 8.5 per il risultato delle Nazionali giovanili, che per la prima volta nella storia ci hanno fatto vincere il premio ‘Maurice Burlaz’ riconosciuto a chi ha maggiori successi con l’Under 17 e l’Under 19 negli ultimi tre anni”. Il voto è “molto alto” anche dal punto di vista “della progettualità, dell’attività economica e gestionale e di tutte le altre dimensioni. Credo che sia sotto gli occhi di tutti quello che la governance è riuscita a centrare quest’anno”, tra cui la “valorizzazione di alcune dimensioni quali il coinvolgimento delle scuole, tutto il percorso legato a socializzazione e inclusione. Sono tutte sfumature di azzurro che hanno un alto contenuto di valori morali ed etici nel nostro mondo”.
Il Consiglio federale odierno ha avuto “l’obiettivo di focalizzare l’ulteriore step di attuazione del piano strategico approvato a marzo, per dare seguito all’approvazione delle nuove Licenze Nazionali per il 2025/2026, approvate all’unanimità – ha proseguito il presidente della Federcalcio -. Il piano strategico va avanti all’insegna della messa in sicurezza del sistema sotto il profilo dei costi di gestione e di una maggiore garanzia del rapporto tra valore di produzione e costo del lavoro”.
Un altro punto all’ordine del giorno è stata “l’approvazione della nuova disciplina dei prestiti in conseguenza della circolare della Fifa sull’argomento”.
Fatto un bilancio del 2024, lo sguardo è ora rivolto al 2025: “Abbiamo davanti un anno importante. C’è la fase finale della Nations League, abbiamo un appuntamento che abbiamo mancato per ben due volte e sul quale ci dobbiamo concentrare con priorità assoluta”, ha sottolineato Gravina con riferimento alle qualificazioni per i Mondiali 2026. Dal punto di vista politico, il numero uno della Figc si augura “un anno di maggiore serenità e di tranquillità relazionale e di maggiore rispetto, un concetto che dobbiamo declinare in maniera più puntuale nel mondo del calcio non solo a livello di carte federali ma praticandolo quotidianamente”. Gravina risponde anche alle domande sull’ipotesi di candidatura di Del Piero. “Non ci sono novità, lo stesso Alex è stato molto chiaro. C’è qualcuno che si diverte nell’attivare meccanismi di disturbo, più che di attività positiva, così come con l’uscita del nome di Luca di Montezemolo. Ho una grande considerazione di Alex ma voglio ricordare che il nostro è un mondo basato su alcune regole”.
“Per poter porre una candidatura serve essere designati e attivare meccanismi trasversali e di conoscenza. Ho citato a più riprese esempi tangibili della capacità di voler diventare dirigenti del calcio. Faccio un nome, Giorgio Chiellini – ha aggiunto Gravina -. E’ andato a scuola, ha praticato un’esperienza all’estero straordinaria. Oggi è un dirigente stimato, è entrato nell’Eca, nella più importante commissione della Uefa. Ha il valore aggiunto di essere stato importante giocatore e capitano della Nazionale. E’ un ragazzo con titoli di studio importanti e una capacità relazionale straordinaria. E’ un profilo che fa bene al calcio a qualsiasi livello di coinvolgimento”.
– Foto Ipa Agency –
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Cleveland batte Milwaukee, Oklahoma vince a Miami
Tre gare nella notte Nba con il big match a Cleveland. A imporsi è la franchigia di casa, capolista della Eastern Conference, che si impone 124-101 sui Bucks. Dopo la vittoria della Nba Cup, dunque, Milwaukee cade sul parquet dei Cavs nonostante la doppia doppia del solito Giannis Antetokounmpo che mette a referto 33 punti, 14 rimbalzi e 3 assist. L’assenza di Damian Lillard si fa sentire e non basta l’ennesima grande prestazione del greco per fermare i Cavaliers che, da parte loro, portano tutto il quintetto iniziale in doppia cifra. Il più prolifico è Donovan Mitchell che chiude con 27 punti, ne fa 16 Darius Garland, 15 a testa per Dean Wade ed Evan Mobley, in più c’è anche la doppia doppia da 10 punti e altrettanti rimbalzi di Jarret Allen, mentre dalla panchina arrivano i 13 punti di Ty Jerome.
Se Cleveland è davanti a tutti a Est, a Ovest comanda Oklahoma. I Thunder, che si erano riscattati già contro Orlando dopo la sconfitta nella finale di Nba Cup con i Bucks, vincono 104-97 a Miami. Un successo costruito sui 33 punti di Jalen Williams e sui 25 del solito Shai Gilgeous-Alexander. Ha il suo peso anche la doppia doppia da 13 punti e 18 rimbalzi di Isaiah Hartenstein e si distingue anche Luguentz Dort con i suoi 14 punti.
Troppo per Miami che tiene botta finchè può, affidandosi a Tyler Herro, protagonista di una prestazione da 28 punti e 12 rimbalzi. Doppia doppia anche per Bam Adebayo che chiude con 17 punti e 10 rimbalzi, ne fanno 13 a testa anche Robinson e Smith ma non basta per fermare la prima della classe della Western Conference.
Infine vittoria casalinga per Philadelphia che batte 108-98 Charlotte con Joel Embiid che fa registrare al suo attivo 34 punti, 9 assist e 5 rimbalzi. Bene anche Tyrese Maxey e Kelly Oubre Jr, a referto rispettivamente con 23 e 22 punti. Gli Hornets ne portano 6 in doppia cifra, ma il più prolifico è Vasa Micic con 20 punti e non basta per evitare l’ennesima sconfitta (la 21esima) della stagione.
– Foto Ipa Agency –
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Conegliano trionfa nel Mondiale per Club: terza vittoria consecutiva e primo posto nel gruppo
La squadra di pallavolo femminile di Conegliano ha dominato il match contro le giapponesi del NEC Red Rockets Kawasaki, vincendo nettamente 3-0 (25-21; 25-20; 25-19) e conquistando la terza vittoria consecutiva al Mondiale per Club 2024. Dopo aver sconfitto con determinazione le brasiliane del Dentil Praia Clube e le vietnamite dell’LP Bank Ninh Binh, le Campionesse d’Europa si sono imposte anche contro le Campionesse d’Asia, centrando il primo posto nella Pool B senza perdere nemmeno un set.
Il team di coach Daniele Santarelli ha preso subito il controllo delle operazioni fin dalle fasi iniziali dei tre set, senza mai essere realmente messo in difficoltà dalle avversarie, che sono state eliminate dal torneo. Conegliano ha così consolidato la sua posizione in testa al gruppo, senza concedere alcuna possibilità di recupero alle giapponesi.
Le Pantere sono pronte a tornare in campo domani per la semifinale, dove è probabile che affrontino Milano in un derby tutto italiano, con le lombarde che dovrebbero terminare al secondo posto nel gruppo avversario. L’unica possibilità di un diverso scenario potrebbe essere una clamorosa vittoria del Gerdau Minas contro il Tianjin, che determinerebbe un incontro con le cinesi, padrone di casa del torneo.
In questo match, le protagoniste di Conegliano sono state l’opposto Isabelle Haak, che ha messo a segno 16 punti con 2 muri e 2 ace, e la schiacciatrice Zhu Ting, che ha totalizzato 11 punti. La squadra ha potuto contare anche sul contributo fondamentale di Gabi (10 punti, 2 muri) e delle centrali Marina Lubian e Sarah Fahr, entrambe con 7 punti e buone performance a muro. Il libero Monica De Gennaro ha garantito solidità in difesa, mentre la regia di Joanna Wolosz ha coordinato al meglio il gioco delle sue compagne.
Alle spalle di Conegliano si è piazzato il Dentil Praia Clube, che si prepara ad affrontare il Tianjin in una sfida decisiva per proseguire nel torneo. L’analisi complessiva delle prestazioni evidenzia una squadra veneta in grande forma, determinata a conquistare il terzo titolo mondiale dopo quelli del 2019 e 2022. Il percorso verso la semifinale si fa sempre più entusiasmante per le ragazze di Santarelli, che sembrano pronte a continuare la loro corsa verso un nuovo trionfo internazionale.
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