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Il Guardasigilli Carlo Nordio incontra l’omologa serba Maja Popovic

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Il Guardasigilli Carlo Nordio ha ricevuto questa mattina nel suo studio in via Arenula la Ministra della Giustizia della Serbia, Maja Popovic, in visita a Roma. Al centro del colloquio, uno scambio di vedute sui i sistemi giudiziari dei due Paesi e la collaborazione nel campo della giustizia, basata sui due accordi bilaterali firmati nel 2019 relativi all’estradizione e all’assistenza giudiziaria in materia penale. Popovic ha anche illustrato i punti principali della riforma della giustizia che si sta realizzando in Serbia, richiesta per l’adesione di Belgrado ai Trattati europei.

Il ministro Nordio e l’omologa Popovic si sono poi soffermati su un tema di interesse comune: la lotta al crimine organizzato transnazionale, settore nel quale la nostra Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo ha in essere collaborazioni efficaci con le controparti serbe per il contrasto ai fenomeni criminosi nei Balcani.

“La Serbia sta facendo passi in avanti molto importanti con la riforma della giustizia e anche nell’ambito del processo di adesione all’Unione Europea. La nostra comune lotta al crimine organizzato conferma le ottime relazioni fra i due Paesi che intendiamo proseguire e rafforzare per la sicurezza e il bene dei nostri concittadini”, ha dichiarato il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

La Ministra è a capo di una delegazione di magistrati serbi in missione di studio organizzata dal Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria di via Arenula, nell’ambito del progetto congiunto dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa “Support for implementation of the justice reform in Serbia”. La delegazione si recherà anche alla Scuola superiore della magistratura e al Consiglio superiore della magistratura.
– foto ufficio stampa Ministero Giustizia –

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Nei board delle quotate di Piazza Affari più di un membro su due è donna

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Nei consigli di amministrazione delle aziende quotate a Piazza Affari c’è più diversità che altrove. Anche per effetto della Legge Golfo Mosca nel 2023 più di un seggio su due è stato affidato ad una donna, in percentuale più della media europea, il 51% contro una media del 47%. Sebbene molte di loro siano alla prima esperienza in un consiglio, e abbiano maturato esperienza in un settore diverso rispetto a quello in cui opera l’azienda per cui lavorano. Si tratta di un elemento essenziale per navigare questi tempi d’incertezza, evidenziano gli esperti di Heidrick & Struggles – società di head hunting leader globale nella ricerca di executive – nella ricerca Board Monitor sulle tendenze emergenti nei consigli di amministrazione nei Paesi di tutto il mondo.

Nel 2023 in Italia il 43% delle quotate ha inserito nuovi membri nei consigli di amministrazione, il 51% di loro è una donna con un’età media di 57 anni che – in generale – ha un’educazione superiore rispetto agli uomini nella stessa posizione: la maggior parte ha un dottorato rispetto alla controparte maschile, in molti casi semplicemente laureata. Inoltre, come detto sopra la maggior parte di loro ha esperienze cross settoriali: si prediligono figure con esperienza internazionale e nel campo della sostenibilità, meno invece in quello della cybersicurezza – nonostante le crescenti preoccupazioni legate alle nuove tecnologie. Inoltre, il 51% dei nuovi membri è alla prima esperienza.

Ciò indica che i consigli di amministrazione sono alla ricerca di un flusso costante di nuove prospettive. Come dimostrano bene i dati: tre quarti dei posti a livello mondiale sono andati a persone con esperienza in settori diversi da quello in cui opera la loro azienda. Questo dipende dal fatto che servono nuove prospettive ai consigli per gestire nuovi problemi, quello geopolitico in primis, ma non solo. Ci si aspetta di più dagli amministratori, devono avere competenze inedite ed essere in grado di comprendere e gestire anche rischi informatici, oltre alle crescenti preoccupazioni e normative ambientali e sociali.

“Il ruolo del consiglio sta cambiando in modo significativo, molto più di quanto probabilmente ci rendiamo conto – ha dichiarato Nicolò Calabresi, Managing Partner Southern Europe Heidrick & Struggles -. Come evidenziano i dati: nuove competenze e nuovo peso del consiglio d’amministrazione all’interno delle aziende stanno ridisegnando non solo la gestione di crisi complesse ma la stessa organizzazione aziendale. Dopo il Covid gli amministratori stanno mettendo alla prova i confini tradizionali per rispondere alle richieste di un insieme di stakeholder sempre più ampio e influente”.

– foto ufficio stampa UtopiaLab –

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Confindustria Energia, Paolucci consigliere del presidente e portavoce

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Massimiliano Paolucci, 61 anni, giornalista professionista, che ha ricoperto negli anni incarichi apicali in Telecom Italia, Aiscat, Aeroporti di Roma, Pirelli, Condotte, Acea e Terna è stato nominato Executive Advisor to the Chairman and Spokesman, consigliere esecutivo del presidente e portavoce, di Confindustria Energia. Paolucci, che riporterà direttamente al presidente Guido Brusco e al direttore Generale Modestino Colarusso, darà ulteriore impulso allo sviluppo delle strategie della Federazione tese a promuovere l’approccio di sostenibilità integrata per una transizione giusta e inclusiva.

-Foto: ufficio stampa Confindustria Energia-

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Libano, dagli Usa richiesta di cessate il fuoco di 21 giorni

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Gli Stati Uniti e altri paesi alleati hanno chiesto un cessate il fuoco immediato di 21 giorni lungo il confine tra Israele e Libano. Alla fine delle discussioni che si sono tenute ieri a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York è stato ribadito il loro sostegno a una cessazione immediata e sostenibile delle ostilità a Gaza,. Il cessate il fuoco richiesto dagli Stati Uniti si applicherebbe alla Linea blu, la linea di demarcazione tra Israele e Libano, e permetterebbe di negoziare una potenziale soluzione diplomatica al conflitto, ha dichiarato un alto funzionario dell’amministrazione del presidente Joe Biden. “Sollecitiamo tutte le parti, compresi i governi di Israele e Libano, ad approvare immediatamente il cessate il fuoco temporaneo”, afferma una dichiarazione congiunta dei Paesi pubblicata dalla Casa Bianca e che vede tra i firmatari anche Italia, Canada Australia, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita ed Unione europea.
L’emittente israeliana Channel 12 ha citato una fonte dell’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, secondo cui c’è il via libera al cessate il fuoco per avviare i negoziati da parte di Gerusalemme. Il quotidiano Israel Today ha citato funzionari americani che hanno affermato che il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah entrerà in vigore entro poche ore. Da parte sua, il quotidiano Yedioth Ahronoth ha affermato che il partito “Potere ebraico”, guidato dal ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir, si incontrerà in seguito alle notizie di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah.
-foto Ipa Agency-

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