Cronaca
Catania | Abusivismo commerciale, denunciato venditore ambulante
Un titolare di un’attività di vendita ambulante di panini è stato denunciato dalla Polizia di Stato per aver occupato abusivamente un’area demaniale, trasformandola in un vero e proprio stabilimento per la vendita e il consumo di alimenti e bevande.
L’operazione è stata condotta dagli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza “Borgo Ognina”, nell’ambito di un’attività di controllo avviata dal Questore di Catania per contrastare l’abusivismo commerciale. I poliziotti hanno eseguito verifiche su vari esercizi commerciali situati attorno al porticciolo di Ognina, concentrandosi su diverse vie e piazze della zona.
Durante i controlli, gli agenti hanno notato un’occupazione fissa di una porzione significativa del porticciolo da parte del gestore. Sebbene la sua licenza prevedesse solo un’ora di sosta per l’attività ambulante, il titolare aveva lasciato il furgone parcheggiato in modo permanente, utilizzando lo spazio per installare pedane, un frigorifero espositore e un braciere per la cottura dei cibi. Inoltre, aveva allestito un’area con tavoli e sedie, servendo i clienti con camerieri.
Questa occupazione non solo ha limitato l’accesso dei cittadini all’area demaniale, ma ha anche causato intralci al traffico veicolare, creando code frequenti. Gli accertamenti hanno rivelato che il gestore aveva già avuto problemi simili in passato, risultando recidivo.
Di conseguenza, è scattata la denuncia all’Autorità giudiziaria, accompagnata dallo sgombero della zona e dal sequestro di tutto il materiale trovato. Questa operazione rappresenta un passo significativo nella lotta contro l’abusivismo commerciale e nella salvaguardia degli spazi pubblici.
Cronaca
Lecce | Fermato corriere della droga sulla Statale 613: sequestrati 17 kg di cocaina
Un’operazione della Guardia di Finanza di Lecce ha portato all’arresto di un corriere della droga e al sequestro di circa 17 chilogrammi di cocaina, con un valore stimato di 2 milioni di euro sul mercato illecito. L’arresto è avvenuto nella tarda serata di ieri, lungo la statale 613 che collega Lecce a Brindisi, durante un controllo economico del territorio da parte dei finanzieri.
I militari hanno fermato un’Alfa Romeo Giulietta con a bordo un uomo di 50 anni, di nazionalità albanese, che ha destato subito sospetti per la velocità sostenuta del veicolo e per il suo atteggiamento irrequieto. Il conducente, infatti, ha mostrato segni di nervosismo che hanno spinto gli agenti a proseguire con un controllo più approfondito. Nonostante il controllo preliminare, che aveva già sollevato dubbi, il comportamento evasivo del sospetto ha indotto i finanzieri a ispezionare il veicolo in modo più accurato presso gli uffici di Piazzetta dei Peruzzi, con il supporto delle unità cinofile del Gruppo di Lecce.
Durante l’ispezione, i cani antidroga hanno fiutato la presenza di sostanze illecite, portando al ritrovamento di 15 panetti di cocaina, abilmente nascosti all’interno del veicolo. Ogni panetto pesava circa 1,1 kg, per un totale di 17 kg di droga. L’uomo, già noto per precedenti legati allo spaccio, è stato arrestato e portato in carcere a Borgo Sannicola, mentre l’auto e la cocaina sono stati sequestrati.
La quantità di cocaina sequestrata avrebbe alimentato il traffico di stupefacenti per un valore di circa 2 milioni di euro, destinato a rifornire reti di criminalità organizzata. L’operazione evidenzia ancora una volta il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrastare il narcotraffico e garantire la sicurezza del territorio.
Cronaca
Torre Annunziata (NA) | Scoperta attività abusiva di lavorazione carni, sequestrate 3 tonnellate di carne
Un’operazione congiunta tra i Carabinieri del NAS di Napoli, i militari della Compagnia di Torre Annunziata e il personale dell’ASL Napoli 2 Nord ha portato alla scoperta di una grave attività illegale nel settore della lavorazione delle carni. Gli investigatori hanno individuato un impianto clandestino di sezionamento di carni all’interno di una palazzina privata, dove venivano trattati sottoprodotti di origine animale destinati alla vendita al pubblico.
Durante l’ispezione, è emerso che le attrezzature utilizzate per il taglio e la lavorazione della carne erano in pessime condizioni igienico-sanitarie. Gli ambienti, in particolare, risultavano contaminati dalla presenza di rifiuti di vario tipo e non rispettavano le normative sanitarie richieste per tale attività. I prodotti lavorati, tra cui organi e parti anatomiche di animali come bovini e suini, venivano destinati alla vendita ambulante, in particolare nelle strade di Napoli, sotto forma di “O pere e o’ musso”, un piatto tipico della tradizione dello street food partenopeo.
Il blitz ha portato alla sospensione immediata dell’attività, con la chiusura dell’impianto abusivo, che risultava privo del necessario “Bollo CE” e di qualsiasi tipo di certificazione che ne garantisse la sicurezza alimentare e la tracciabilità della carne lavorata. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate circa 3 tonnellate di carne priva di documenti attestanti la sua provenienza, ritenuta quindi pericolosa per la salute dei consumatori.
Il valore complessivo della merce sequestrata e della struttura coinvolta nell’attività illecita è stato stimato intorno ai 400.000 euro. Inoltre, sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 50.000 euro nei confronti dei responsabili dell’attività illegale.
L’operazione evidenzia i rischi legati alla lavorazione e alla vendita di alimenti non tracciabili, sottolineando l’importanza del controllo rigoroso sulle filiere alimentari per garantire la sicurezza e la salute pubblica.
Cronaca
Genova | Tentato furto: arrestati due tunisini con biciclette rubate
Due uomini sono stati arrestati dalla Polizia di Stato di Genova dopo essere stati sorpresi mentre tentavano di forzare la finestra di un locale comunale nel centro storico della città. L’episodio è avvenuto nella mattinata di ieri, intorno alle 07:10, in Vico San Bernardo. I due arrestati, un 21enne e un 27enne di nazionalità tunisina, entrambi senza documenti e senza fissa dimora, sono stati accusati di tentato furto aggravato in concorso, ricettazione e danneggiamento.
La segnalazione, giunta da alcuni residenti della zona, ha allertato tempestivamente le volanti della Polizia di Stato. I due uomini erano stati visti arrivare a bordo di due biciclette e cercavano di forzare la portafinestra in ferro di un locale. Una volta sul posto, gli agenti hanno trovato la finestra danneggiata e, all’interno, hanno sorpreso i due malviventi nascosti nel sottoscala del locale. Durante la perquisizione, le forze dell’ordine hanno rinvenuto le biciclette, una delle quali elettrica, occultate dietro un muro.
Le indagini hanno permesso di identificare una delle biciclette come rubata, grazie alla lettura del numero di telaio e all’adesivo di una rivendita attaccato alla bici. Il proprietario del velocipede, che aveva denunciato il furto la sera precedente, è stato rintracciato e ha potuto recuperare il suo bene. La seconda bicicletta, un modello elettrico, è stata sequestrata, in attesa che il legittimo proprietario possa essere rintracciato.
I due arrestati sono stati portati in tribunale per la direttissima, dove sono stati formalizzati i reati a loro carico. Le indagini proseguono per determinare l’origine della seconda bicicletta rubata e per completare il quadro accusatorio.
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