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Cronaca

Lecce | Arrestato incensurato per detenzione di droga a Lecce: sequestrati 100 grammi di eroina

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Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo salernitano, incensurato e classe 1972, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari dopo essere stato fermato dagli agenti della Squadra Mobile durante un controllo antidroga nella periferia di Lecce.

Il sospetto è scattato quando i poliziotti hanno notato un veicolo che procedeva a velocità sostenuta. Decisi a fermarlo, hanno sottoposto il conducente a un controllo, ma l’uomo si è mostrato immediatamente irrequieto e insofferente. Ha dichiarato di essere un fotografo di ritorno da un incontro di lavoro a Taranto e di avere fretta, ripetendo insistentemente di dover proseguire il suo viaggio per impegni professionali.

Il nervosismo crescente dell’uomo ha spinto gli agenti a effettuare una perquisizione del veicolo. Dopo un’attenta ispezione, è stata trovata una quantità di quasi 100 grammi di eroina nascosta nell’imbottitura del sedile dell’auto, una sostanza nota per l’elevato potenziale di dipendenza.

L’uomo è stato condotto alla Questura di Lecce per gli accertamenti di rito e successivamente arrestato e posto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. È importante sottolineare che le indagini sono ancora in fase preliminare e gli esiti saranno valutati nel corso del processo, dove l’imputato potrà far valere la propria difesa.

Cronaca

Catania | Sequestro di impianto GPL, operazioni illegali con rifornimenti di bombole per uso domestico

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ADN24

Un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Catania ha portato al sequestro di un impianto di distribuzione GPL di una stazione di rifornimento ad Acireale, utilizzato per operazioni illecite di riempimento di bombole destinate all’uso domestico. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania, hanno rivelato che il distributore, oltre a non rispettare le normative di sicurezza, impiegava un adattatore artigianale per trasformare la colonnina di rifornimento destinata ai veicoli in uno strumento per il riempimento di bombole per uso civile.

L’inchiesta, che ha incluso servizi di sorveglianza e il monitoraggio attraverso telecamere, ha mostrato che queste operazioni erano eseguite quotidianamente e senza alcuna precauzione, con numerosi veicoli in coda e persone nelle vicinanze. La sistematicità di questa attività ha esposto i presenti a gravi rischi per la sicurezza, poiché il rifornimento avveniva senza le dovute misure di controllo e sicurezza.

Secondo le indagini, la distribuzione di GPL per uso domestico deve avvenire esclusivamente in impianti autorizzati, dotati di dispositivi adeguati per il controllo della quantità di gas immesso e per la verifica della tenuta delle bombole. L’impianto sequestrato, invece, risultava privo di tali dispositivi, creando un concreto pericolo di esplosioni o dispersioni di gas. A conferma dei rischi, durante le operazioni di rifornimento, si è verificata la fuoriuscita di carburante in più occasioni.

Oltre al sequestro delle attrezzature illecite, l’indagato è stato denunciato per omissione delle necessarie cautele contro infortuni sul lavoro. L’intervento ha visto anche il coinvolgimento del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.) dell’ASP di Catania e dei Vigili del Fuoco, che hanno fornito supporto per approfondire gli aspetti relativi alla sicurezza sul lavoro e alla prevenzione incendi.

Questa operazione si inserisce nel quadro dell’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alla criminalità economico-finanziaria, in particolare nel settore della distribuzione di carburanti, per garantire la sicurezza pubblica, il rispetto delle normative fiscali e il corretto funzionamento degli impianti.

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Cronaca

Padova | Controlli antidroga: sospensione licenza e sequestro di sostanza stupefacente

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ADN24

Intensificati i controlli nelle zone ad alta criticità di Padova, con particolare attenzione alla Stazione e a via Tommaseo, nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Questura di Padova. Nella serata del 28 novembre, è stata eseguita la sospensione della licenza di un minimarket, situato nel quartiere Arcella, per un periodo di 20 giorni. Il provvedimento è stato adottato a seguito di ripetuti episodi di illegalità legati allo spaccio di droga all’interno del locale e alla presenza di cittadini stranieri irregolari, coinvolti in attività illecite.

Nel corso di un controllo, risalente al 22 novembre, gli agenti hanno identificato otto persone, tutte di nazionalità nigeriana, di cui sei con precedenti per reati legati allo spaccio, immigrazione clandestina e resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, sono stati trovati due individui privi di documenti, risultati irregolari sul territorio e successivamente accompagnati in Questura. I due, un 40enne e un 35enne, sono stati sottoposti a provvedimenti di espulsione e trasferiti in strutture di detenzione per migranti.

Sempre nell’ambito delle attività di contrasto al narcotraffico, il 26 novembre, gli agenti della Squadra Mobile hanno scoperto oltre 40 dosi di marijuana e hashish nascoste in via Tommaseo, pronte per essere vendute. Le pattuglie, impegnate in un servizio di osservazione, hanno individuato i luoghi dove la droga era occultata, sequestrando immediatamente le sostanze.

L’operazione ha continuato con l’arresto di un 29enne nigeriano, arrestato il 27 novembre mentre cedeva una dose di eroina a un giovane in via Tommaseo. Il pusher, con numerosi precedenti per spaccio, è stato arrestato in flagranza di reato e posto a disposizione della Procura per il rito direttissimo. Anche per lui è stato attivato un procedimento di espulsione dal territorio nazionale.

Questi interventi rientrano nell’intensificazione della vigilanza nel contrasto alle attività illecite, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il rispetto delle leggi nelle zone sensibili della città. La sospensione della licenza del minimarket e i sequestri di droga sono solo alcuni dei risultati concreti che dimostrano l’impegno delle forze dell’ordine nel tutelare la comunità e interrompere attività criminali legate al narcotraffico e all’immigrazione irregolare.

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Cronaca

Trieste | Sequestro di beni per 565.000 euro: due ex dipendenti incriminati per danno erariale

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Un’operazione della Guardia di Finanza di Trieste ha portato al sequestro conservativo di beni per un valore complessivo di 565.884 euro nei confronti di due ex dipendenti di una società pubblica operante nel settore della manutenzione stradale e autostradale regionale. L’operazione è stata condotta nell’ambito di un’indagine per danno erariale, in seguito a indagini documentali e contabili delegati dalla Corte dei Conti.

L’indagine, che fa seguito a precedenti accertamenti conclusi con il deferimento di altri responsabili per reati come truffa, falso ideologico e corruzione, ha portato alla luce gravi irregolarità nella gestione di nove appalti pubblici assegnati tra il 2014 e il 2017. I finanziari hanno scoperto che la società vincitrice degli appalti aveva falsamente dichiarato l’avvenuta esecuzione dei lavori, permettendo così il pagamento di somme di denaro che, invece di essere impiegate per le opere pubbliche, sono state utilizzate dagli indagati per la ristrutturazione delle proprie abitazioni.

L’attività investigativa ha messo in evidenza come questi comportamenti abbiano danneggiato le finanze pubbliche, sottraendo risorse destinate a miglioramenti infrastrutturali per fini privati. Il sequestro preventivo dei beni, disposto dalla Magistratura contabile, ha lo scopo di garantire il recupero delle somme sottratte e restituirle alla collettività.

Questa operazione ribadisce l’impegno delle istituzioni nel contrastare la corruzione e la mala gestione dei fondi pubblici, con l’obiettivo di preservare l’integrità del sistema economico e garantire la concorrenza leale tra le imprese. La presunzione di innocenza, comunque, rimane un principio fondamentale, e sarà solo una sentenza definitiva a stabilire le eventuali responsabilità penali dei soggetti coinvolti.

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