Cronaca
Taranto | Sequestro di oltre 73.000 prodotti pericolosi per la salute
Proseguono senza sosta le attività del Gruppo di Taranto e della Compagnia di Manduria per contrastare la vendita di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. Recenti controlli hanno portato al sequestro di oltre 73.000 articoli in cinque esercizi commerciali situati a Taranto, Sava, San Pietro in Bevagna e Maruggio. Tra i prodotti confiscati figurano giocattoli, articoli per la pesca e bigiotteria, tutti privi delle informazioni obbligatorie previste dal “Codice del Consumo”.
Questo importante provvedimento sottolinea la necessità di garantire che i beni commercializzati sul territorio nazionale forniscano indicazioni chiare riguardanti la denominazione del prodotto, l’identità del produttore e la presenza di eventuali sostanze nocive. La mancanza di tali informazioni non solo viola le normative, ma mette anche a rischio la salute dei consumatori.
A conclusione delle indagini, i titolari delle attività interessate sono stati segnalati alle autorità competenti per le opportune azioni legali. Le indagini delle Fiamme Gialle si concentrano ora sulla disarticolazione della rete logistica e produttiva coinvolta nella distribuzione di questi beni non conformi, oltre che sul recupero dei proventi derivanti da tali attività illecite.
Il commercio di prodotti insicuri rappresenta una minaccia non solo per la salute pubblica, ma anche per il mercato legittimo, danneggiando le imprese che operano nel rispetto delle normative. Le azioni della Guardia di Finanza sono quindi fondamentali per tutelare sia i consumatori che le aziende oneste, garantendo un ambiente commerciale più sano e sicuro.
Cronaca
Salerno | Operazione contro il lavoro irregolare: bloccati oltre 3.300 permessi di lavoro per extracomunitari
Oggi, il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro e la Guardia di Finanza di Salerno hanno avviato un’importante operazione che ha portato alla notifica, tramite il Ministero dell’Interno, di provvedimenti relativi a 3.339 istanze di assunzione di lavoratori extracomunitari. Tali istanze, provenienti da 142 aziende attive principalmente nei settori agricolo, edile e dell’assistenza domestica, sono state bloccate e revocate dalla Procura della Repubblica di Salerno nell’ambito di un’indagine contro il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le aziende coinvolte, già sotto indagine per reati di favoreggiamento all’immigrazione illegale, risultano essere state utilizzate da gruppi criminali operanti nel salernitano. Questi sodalizi avevano presentato false richieste di assunzione, mirando a favorire l’ingresso illecito di lavoratori stranieri in Italia, con la complicità di documentazione falsa. L’inchiesta, che ha avuto esito positivo lo scorso luglio con l’emissione di misure cautelari e il sequestro di oltre un milione di euro in contante, ha portato oggi a una serie di provvedimenti amministrativi.
Il blocco delle richieste riguarda le istanze relative agli anni 2021, 2022, 2023 e 2024, presentate nell’ambito dei Decreti Flussi, e interessa 29 province distribuite su tutto il territorio nazionale. In base alle indicazioni ricevute dalle Prefetture, si procederà con il fermo dell’iter di concessione del nulla osta al lavoro per quelle pratiche ancora in corso. Per quelle già completate ma non ancora finalizzate con il rilascio del visto d’ingresso, verranno segnalate alle Autorità Consolari competenti. Nei casi in cui i permessi siano già stati concessi e i lavoratori siano presenti sul territorio, le Questure dovranno procedere con la revoca dei benefici, inclusi permessi di soggiorno e contratti di soggiorno.
Questo intervento è il risultato di un’azione congiunta tra le forze dell’ordine e il Ministero dell’Interno ed è senza precedenti per la sua portata e modalità di attuazione. L’operazione dimostra l’impegno delle autorità italiane nel contrastare l’immigrazione irregolare e le pratiche di sfruttamento lavorativo, soprattutto in settori vulnerabili come l’agricoltura e l’edilizia, dove spesso vengono sfruttati i lavoratori migranti.
Con questo provvedimento, le istituzioni italiane inviano un chiaro messaggio contro il crimine organizzato e il traffico di manodopera clandestina, rafforzando la tutela dei diritti dei lavoratori e il rispetto delle leggi in materia di immigrazione.
Cronaca
Como | Operazione “Alto impatto” in città: sanzioni e chiusure di esercizi commerciali
Nella serata di ieri, su disposizione del Prefetto di Como, Corrado Conforto Galli, è stato effettuato un ampio servizio interforze per garantire la sicurezza e il rispetto della legalità sul territorio cittadino. L’operazione, coordinata dalla Questura di Como, ha visto la partecipazione di numerose unità delle forze dell’ordine, tra cui Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale, impegnate a controllare i principali luoghi di ritrovo e le aree ad alta concentrazione di esercizi commerciali e persone vulnerabili a fenomeni di criminalità.
L’attività di controllo è iniziata alle 20 e ha coinvolto una varietà di specialità, tra cui la Polizia Amministrativa e di Sicurezza, l’Ufficio Immigrazione della Questura, unità cinofile della Guardia di Finanza, nonché personale del N.A.S. e N.I.L. dei Carabinieri, insieme a operatori della Polizia Locale e dell’A.T.S. Insubria. L’obiettivo era quello di monitorare, identificare e verificare eventuali violazioni da parte di esercizi commerciali e cittadini, con particolare attenzione a stranieri irregolari e pregiudicati.
Nel corso dell’operazione sono state identificate 76 persone, di cui 44 straniere e 30 con precedenti penali o di polizia. Inoltre, sono stati ispezionati 13 esercizi commerciali, soprattutto nelle zone di piazza San Rocco, via Napoleona, via Milano alta, via Leoni, via Bellinzona e Ponte Chiasso. Di questi, 6 sono stati sanzionati con contestazioni amministrative per un totale di quasi 70 mila euro. Tre locali pubblici, invece, sono stati immediatamente chiusi a causa di gravi violazioni delle norme igienico-sanitarie nella conservazione degli alimenti.
Tra le persone identificate, alcuni sono stati sanzionati per il possesso di piccole dosi di sostanze stupefacenti, mentre due stranieri irregolari hanno ricevuto degli ordini di allontanamento dal Questore Marco Calì. Durante i controlli, è stato inoltre rintracciato un cittadino rumeno, ricercato per un reato di insolvenza fraudolenta, che è stato portato in Questura e informato sull’avviso di garanzia a suo carico.
Il servizio straordinario, che rientra nelle attività di monitoraggio ad alto impatto, proseguirà nelle prossime settimane, con particolare attenzione durante le festività natalizie, quando la presenza di cittadini e turisti nelle strade di Como sarà più elevata. L’obiettivo delle forze dell’ordine è quello di garantire un ambiente sicuro e sotto controllo per tutta la cittadinanza.
Cronaca
Narni (TR) | Comune e GdF uniscono le forze per garantire la trasparenza nell’uso dei fondi PNRR
Il Comune di Narni ha siglato un importante protocollo di intesa con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Terni, mirato a rafforzare la tutela delle risorse destinate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e agli investimenti complementari ad esso. L’accordo, formalizzato durante una seduta del Consiglio Comunale, coinvolge il Sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli, e il Colonnello Mauro Marzo, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Terni.
L’intesa, che resterà in vigore fino alla fine del 2027, ha come obiettivo principale quello di garantire il corretto utilizzo delle ingenti risorse stanziate per il Comune di Narni attraverso il PNRR, che prevede una serie di interventi strategici per la crescita e la modernizzazione del paese. La collaborazione tra il Comune e la Guardia di Finanza si concentrerà sulla prevenzione e repressione di possibili irregolarità, frodi e abusi economico-finanziari che potrebbero danneggiare il bilancio pubblico e quello europeo.
Una delle caratteristiche fondamentali dell’accordo è l’impegno del Comune di Narni nel fornire alla Guardia di Finanza dati e analisi riguardanti l’affidamento di lavori, servizi e forniture, compresi gli eventuali subappalti. Inoltre, la cooperazione si estenderà anche alla fase di selezione dei contraenti, dove l’Ente potrà fornire informazioni qualificanti per prevenire condotte illecite. Questo scambio di informazioni tra le due istituzioni consentirà di mettere in atto misure preventive che possano impedire la realizzazione di atti fraudolenti o irregolari.
Il Colonnello Marzo ha sottolineato l’importanza del ruolo della Guardia di Finanza nel sistema di governance del PNRR, con un’azione che va oltre la semplice repressione, puntando anche a una funzione preventiva e deterrente. L’intesa con il Comune di Narni è quindi un passo fondamentale per supportare i soggetti attuatori del Piano in tutte le fasi progettuali, garantendo che ogni intervento sia gestito con trasparenza e nel rispetto delle normative.
Il Sindaco Lucarelli ha espresso soddisfazione per la firma dell’accordo, evidenziando che il protocollo non solo rafforza la legalità nell’utilizzo delle risorse pubbliche ma prevede anche attività formative per i dipendenti comunali, orientate a sensibilizzare sul corretto impiego dei fondi PNRR. La collaborazione con la Guardia di Finanza, ha concluso, rappresenta un ulteriore valore aggiunto per una gestione trasparente e responsabile dei soldi pubblici, contribuendo a una migliore attuazione dei progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
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