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Cronaca

Sacile (PD) | Arrestato un cittadino rumeno per furti e maltrattamenti

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Lunedì 16 settembre, un’importante operazione della Polizia di Stato di Pordenone ha portato all’arresto di un cinquantaquattrenne cittadino rumeno, residente a Sacile. L’uomo, che si trovava sotto l’occhio delle forze dell’ordine per una serie di reati, è stato arrestato dopo che la Procura della Repubblica di Pordenone ha emesso un provvedimento di cumulo pene.

L’individuo è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione, con un’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Le accuse principali comprendono furti compiuti in concorso con la moglie presso diversi centri commerciali della provincia di Pordenone e maltrattamenti protratti nel tempo nei confronti della stessa moglie. Questi ultimi sono avvenuti sia in Romania che in Italia, dal 2003 al 2018.

Il successo dell’operazione è il risultato di un’intensa attività investigativa da parte degli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pordenone. Le indagini, svolte con meticolosità, hanno permesso di localizzare l’arrestato presso un’abitazione a Sacile. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito alla Casa Circondariale di Pordenone per l’espiazione della pena.

Questo arresto sottolinea l’efficacia della collaborazione tra le forze dell’ordine e l’importanza di un’azione tempestiva e ben coordinata per garantire giustizia e sicurezza nella comunità.

Cronaca

Locri (RC) | Sequestro di 250 mila euro nascosti in auto

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ADN24

Nei giorni scorsi, i finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno sequestrato un’ingente somma di denaro, circa 250.000 euro, nascosta all’interno di un’auto che transitava lungo la S.S. 106 nel comune di Locri. Questo sequestro si aggiunge ai quasi 400.000 euro già confiscati dalla Guardia di Finanza nei giorni precedenti vicino al raccordo autostradale di Rosarno.

L’operazione è stata portata avanti dal Gruppo di Locri, nell’ambito di un’azione mirata al controllo economico-finanziario del territorio. Durante un normale controllo stradale, gli agenti hanno notato un comportamento sospetto da parte del conducente, che mostrava segni evidenti di nervosismo. Questo ha spinto i finanzieri ad approfondire il controllo del veicolo, che risultava essere intestato a una persona deceduta e senza alcun legame con l’autista.

L’ispezione ha rivelato che l’auto era stata modificata con doppifondi sotto i sedili anteriori, all’interno dei quali erano stati occultati i 250.000 euro in contante, suddivisi in banconote di vario taglio, da 5 a 500 euro. L’ingente somma di denaro è stata immediatamente sequestrata, e il conducente è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Locri per i dovuti accertamenti.

Questo sequestro testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto al riciclaggio e alla movimentazione illecita di denaro, attività che continua a monitorare con attenzione le arterie principali del territorio reggino.

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Cronaca

Messina | Arrestato 65enne per detenzione di cocaina a Sant’Agata di Militello

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ADN24

Un 65enne di Sant’Agata di Militello è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione, condotta dal Commissariato di Sant’Agata di Militello, è scaturita da una segnalazione su un sospetto traffico di droga nelle vicinanze di un’associazione privata gestita dal detenuto.

A seguito di osservazioni mirate, gli agenti hanno notato un via vai sospetto intorno al locale e nell’abitazione del sospettato. Dopo aver predisposto un appostamento, i poliziotti sono intervenuti con successo prima nel club e successivamente nell’abitazione dell’uomo. Durante una perquisizione, è stato trovato un involucro contenente cocaina, per un totale di circa 430 grammi, una quantità considerevole che avrebbe potuto fruttare oltre 120.000 euro sul mercato al dettaglio.

Il 65enne, arrestato in flagranza di reato, è stato successivamente condotto presso il carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, in attesa dell’udienza di convalida. Le indagini proseguono per verificare eventuali legami con altre persone coinvolte nel traffico di droga.

La Polizia di Stato ribadisce l’impegno costante nel contrasto al traffico di stupefacenti nel territorio, in particolare nelle aree con maggiore rischio di attività illecite. Il 65enne, come previsto dalla legge, è da considerarsi innocente fino a eventuale condanna definitiva.

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Cronaca

Ivrea | Smantellata una piazza di spaccio: cinque arresti per traffico di droga

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ADN24

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Ivrea, hanno eseguito un’operazione antidroga che ha portato all’arresto di cinque soggetti di etnia nordafricana, ai quali sono stati imposti gli arresti domiciliari. L’operazione, che ha avuto come base un attento controllo del territorio, ha smascherato una fitta rete di cessioni di sostanze stupefacenti nei pressi del “Movicentro” di Ivrea, una zona frequentata principalmente da giovani, anche minorenni, e da studenti di due scuole superiori.

Le indagini, che si sono svolte nell’area del capoluogo eporediese, hanno rivelato che i cinque arrestati operavano in concorso, vendendo droga in quella che si è trasformata in una vera e propria piazza di spaccio. La vicinanza a istituti scolastici ha reso la zona particolarmente vulnerabile, con adolescenti che, al termine delle lezioni, si recavano frequentemente nel “Movicentro”, inconsapevoli del pericolo di trovarsi in una zona di traffico illecito.

Le attività investigative, supportate da tecniche di monitoraggio, hanno documentato oltre 300 cessioni di sostanze stupefacenti, permettendo l’identificazione di numerosi acquirenti, alcuni dei quali già segnalati alle autorità competenti. A seguito delle perquisizioni, sono stati sequestrati circa 500 grammi di hashish, oltre 1.600 euro in contante, 15 telefoni cellulari, quattro biciclette professionali e due monopattini elettrici, tutti ritenuti provento di ricettazione, con un valore complessivo di circa 20.000 euro.

L’operazione, che ha visto l’impegno delle Fiamme Gialle del Gruppo di Ivrea, si inserisce in un più ampio contesto di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti e di tutela dei più giovani. Le indagini proseguono per verificare eventuali altri legami e per completare il quadro accusatorio. Gli arrestati sono stati sottoposti a misure cautelari in attesa degli sviluppi del processo, con il Giudice per le indagini preliminari che ha confermato la validità degli indizi di colpevolezza a loro carico.

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