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Genova | Conferenza presso l’Eberhard Theatre: “Orizzonti tecnici e operativi della componente aeronavale di proiezione della Guardia di Finanza”

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Venerdì 20 settembre 2024, alle ore 15.00, si svolgerà presso l’Eberhard Theatre, situato all’interno degli spazi fieristici del Salone Nautico di Genova (Piazzale Marina sotto tensostruttura), la conferenza dal titolo “Orizzonti tecnici e operativi della componente aeronavale di proiezione della Guardia di Finanza”.

Questo importante incontro è organizzato dal Corpo della Guardia di Finanza come parte delle attività congressuali previste in occasione del Salone Nautico di Genova. La conferenza vedrà la partecipazione di Autorità cittadine, rappresentanti di Enti istituzionali correlati al mondo della nautica, e degli studenti degli ultimi anni degli Istituti Nautici di Genova.

Il Generale di Brigata Joselito Minuto, Comandante del Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, sarà il relatore principale dell’evento. Durante la conferenza, il Generale Minuto illustrerà i recenti sviluppi e le prospettive future della componente aeronavale di proiezione del Corpo.

In occasione del 250° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, il Generale di Divisione Cristiano Zaccagnini, Comandante Regionale Liguria, offrirà un indirizzo di saluto e presenterà la pubblicazione “Cenni storici sul Servizio Navale della Guardia di Finanza in Liguria”, realizzata dal personale del Comando Regionale Liguria e del dipendente R.O.A.N. di Genova. Questo volume rappresenta una significativa riflessione sulle tappe fondamentali della storia del Comparto Aeronavale della Guardia di Finanza nella regione Liguria.

L’incontro rappresenta un’occasione unica per approfondire le competenze e le innovazioni nel settore della nautica e per celebrare una lunga e prestigiosa tradizione di servizio.

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Omicidio Piersanti Mattarella, 45 anni dopo due nuovi indagati

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PALERMO (ITALPRESS) – Ci sono due nuovi indagati nell’inchiesta sull’omicidio del presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella, assassinato il 6 gennaio 1980 a Palermo. E’ quanto riporta il quotidiano la Repubblica, secondo cui si tratta di soggetti legati alla mafia accusati di essere stati i sicari dell’esponente della Dc, fratello del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Per questo agguato sono stati condannati definitivamente solo i mandanti, cioè i boss che facevano parte della commissione di Cosa nostra che ha deliberato la condanna a morte. I giudici hanno invece prosciolto definitivamente Valerio “Giusva” Fioravanti e Gilberto Cavallini, terroristi neri, dall’accusa di essere stati gli esecutori, come aveva ipotizzato Giovanni Falcone che indagò su questo delitto eccellente. Il magistrato, sottolinea il quotidiano, aveva puntato sul coinvolgimento del terrorismo nero come esecutore materiale dopo una lunga istruttoria. Un’indagine in cui si sono registrati depistaggi e false informazioni.
Falcone teneva a specificare che «c’è una matrice mafiosa nel delitto Mattarella». Per lungo tempo i sicari sono stati coperti, facendo credere che a sparare potessero essere stati uomini che non appartenevano a Cosa nostra, come pure, accanto ai mafiosi avrebbero potuto esserci, secondo quanto detto dal magistrato durante una sua audizione in Commissione antimafia, anche «mandanti esterni».
Giovanni Falcone ha dichiarato nel 1990 in Commissione antimafia che l’uccisione dell’esponente politico «presuppone un coacervo di convergenze di interessi di grandi dimensioni».
Adesso la procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia che coordina l’inchiesta assieme all’aggiunto Marzia Sabella, ha raccolto nuove rivelazioni, nuovi dati e riscontri, coperti dal massimo riserbo, che rafforzano il quadro dell’accusa nei confronti dei nuovi indagati.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Usa, Mike Johnson rieletto presidente della Camera

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ADN24

Il repubblicano Mike Johnson è stato rieletto presidente della Camera al primo scrutinio, convincendo i critici del Gop a mantenere il potere. In un primo momento i membri repubblicani della Camera dei Rappresentanti Ralph Norman e Keith Self avevano votato contro di lui. Nella fase cruciale delle votazioni i principali detrattori del Gop hanno cambiato i loro voti per sostenere Johnson all’ultimo minuto, dopo che il repubblicano della Louisiana era in procinto di perdere.

Dopo il voto nominale iniziale, Johnson era rimasto indietro, con tre defezioni del Gop. Il deputato Thomas Massie aveva votato per Tom Emmer, mentre il deputato Ralph Norman aveva votato per Jim Jordan e infine Keith Self aveva votato per il deputato Byron Donalds.
Dopo che tutti i membri della Camera dei Rappresentanti hanno fatto le loro nomine, il voto è stato tenuto aperto per un lungo periodo di tempo e prima della chiusura ufficiale Johnson ha convinto Self e Norman a cambiare i loro voti, riuscendo così a raggiungere la “magica” cifra di 218 per assicurarsi un secondo mandato da speaker della Camera.
Dopo essere riuscito nell’impresa di ottenere un secondo mandato Johnson si ritrova adesso ad affrontare una grande sfida al Congresso, poiché la sua è la maggioranza più risicata degli ultimi 100 anni di storia degli Stati Uniti. A giocare un ruolo cruciale in questa votazione è stato il presidente eletto Donald Trump, che ha parlato direttamente con i rappresentanti Ralph Norman e Keith Self per convincerli a votare per Johnson.
Già dall’inizio di questa settimana il magnate aveva dato il suo sostegno a Johnson, ribadendo che avrebbe fatto tutto il necessario per fargli ottenere un secondo mandato. Al centro del voto c’era la preoccupazione di non sapere cosa sarebbe successo se la Camera non avesse eletto un presidente entro il prossimo lunedì 6 gennaio, giornata in cui i legislatori sono chiamati a certificare la vittoria di Donald Trump alle ultime elezioni.

– Foto: xp6/Italpress –

(ITALPRESS).

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Attualità

I genitori di Cecilia Sala chiedono il silenzio stampa

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“La situazione di nostra figlia, Cecilia Sala, chiusa in una prigione di Teheran da 16 giorni, è complicata e molto preoccupante. Per provare a riportarla a casa il nostro governo si è mobilitato al massimo e ora sono necessari oltre agli sforzi delle autorità italiane anche riservatezza e discrezione. In questi giorni abbiamo sentito l’affetto, l’attenzione e la solidarietà delle italiane e degli italiani e del mondo dell’informazione e siamo molto grati per tutto quello che si sta facendo”. Lo affermano in una nota i genitori di Cecilia Sala.

“La fase a cui siamo arrivati è, però, molto delicata e la sensazione è che il grande dibattito mediatico su ciò che si può o si dovrebbe fare rischi di allungare i tempi e di rendere più complicata e lontana una soluzione – proseguono -. Per questo abbiamo deciso di astenerci da commenti e dichiarazioni e ci appelliamo agli organi di informazione chiedendo il silenzio stampa. Saremo grati per il senso di responsabilità che ognuno vorrà mostrare accogliendo questa nostra richiesta”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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