Cronaca
Operazione anti-contraffazione a Sassari: sequestrate 294 spedizioni di merce illecita e deferiti 62 responsabili
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Sassari hanno concluso un’importante operazione su scala nazionale volta a contrastare la produzione e la commercializzazione di merce contraffatta. Nell’ambito dell’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari e condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Porto Torres, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria 62 soggetti coinvolti in attività di contrabbando e contraffazione.
Le indagini hanno portato alla scoperta di 294 spedizioni illecite, provenienti dalla Germania e destinate a varie località italiane, tra cui la provincia di Sassari. Tra i materiali sequestrati figurano sigarette elettroniche, abbigliamento, calzature, accessori e articoli di elettronica, tutti contraffatti con marchi di note multinazionali. La sofisticatezza delle riproduzioni rendeva difficile per i consumatori distinguere i prodotti falsi dagli originali.
Grazie all’analisi delle lettere di vettura, la Guardia di Finanza ha potuto identificare i responsabili, tutti residenti in Italia. I reati contestati includono la violazione degli articoli 474 del codice penale, relativo alla commercializzazione di prodotti con segni falsi, e il contrabbando di tabacchi lavorati esteri, previsto dall’articolo 291 bis del Testo Unico in materia doganale.
Oltre 22 mila articoli contraffatti e più di 12 mila sigarette elettroniche di contrabbando sono stati sequestrati. Questi prodotti non solo violavano le normative dell’Unione Europea, ma potevano rappresentare un pericolo per la salute dei consumatori. L’operazione si inserisce in un più ampio sforzo volto a proteggere il tessuto produttivo italiano dai danni economici derivanti dalla contraffazione e dal contrabbando.
Cronaca
Ancona | Contrasto all’immigrazione clandestina: arrestato giovane tunisino irregolare
Prosegue senza sosta l’impegno della Questura di Ancona nella lotta contro l’immigrazione clandestina e il mantenimento della sicurezza pubblica. Nella notte tra il 25 e il 26 novembre, un’operazione della Squadra Mobile ha portato all’arresto di un giovane tunisino, classe 2004, che si trovava irregolarmente sul territorio italiano e già noto per precedenti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Il giovane era uno dei membri di un gruppo di extracomunitari che, nel luglio 2023, aveva creato disordini durante un normale controllo di polizia, accerchiando gli agenti delle volanti e sfidando le autorità in un episodio che aveva suscitato grande attenzione sui social media, in particolare tra i giovani anconetani. Nei mesi successivi, l’Ufficio Immigrazione era riuscito a rimpatriare gli altri componenti del gruppo, ma il tunisino era rimasto irreperibile, nonostante fosse stato destinatario di due dinieghi di asilo, per le cui richieste aveva tentato di rimanere in Italia.
L’operazione che ha portato al suo rintraccio è stata condotta dalla Squadra Mobile, che lo ha trovato all’interno di uno stabile in condizioni precarie: privo di documenti e in stato di intossicazione da monossido di carbonio. Gli accertamenti successivi hanno confermato la sua irregolarità sul territorio nazionale. In considerazione della sua pericolosità, vista la sua storia criminale e il rischio per l’ordine pubblico, è stato deciso l’accompagnamento immediato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), in attesa del rimpatrio definitivo.
Il Questore di Ancona, Capocasa, ha ribadito l’alto impegno della Polizia nella lotta all’immigrazione clandestina, sottolineando come la vigilanza sia fondamentale per garantire un elevato livello di sicurezza urbana. “Il lavoro quotidiano delle Forze dell’Ordine è essenziale per combattere la presenza di stranieri pericolosi e irregolari, che possono creare gravi turbative all’ordine pubblico. Il nostro obiettivo è garantire una sicurezza che sia tangibile e reale per i cittadini”, ha dichiarato il Questore.
Questo intervento dimostra l’efficacia e la determinazione della Polizia nell’affrontare e risolvere situazioni critiche legate all’immigrazione irregolare, assicurando che le leggi vengano rispettate per tutelare la sicurezza di tutti.
Cronaca
Ancona | Arrestato giovane pregiudicato per scontare condanna definitiva: reati di danneggiamento e violenza sessuale
Nei giorni scorsi, la Squadra Mobile di Ancona ha arrestato un giovane di 26 anni, pregiudicato e residente nel centro cittadino, per l’esecuzione di una condanna definitiva che lo obbliga a scontare una pena complessiva di 6 anni, 2 mesi e 20 giorni di carcere. La condanna, emessa dalla Corte d’Appello di Ancona, deriva da due gravi reati: danneggiamento seguito da incendio e violenza sessuale.
Il primo reato, relativo a episodi di vandalismo e incendio di attrezzature al parco del Passetto di Ancona, risale al maggio 2017, quando il giovane, insieme a un gruppo di minorenni, aveva causato danni alle strutture del parco. Grazie a un’attenta indagine, la Squadra Mobile aveva identificato il giovane insieme ad altri 15 ragazzi, tra cui diversi minorenni. L’ex assessore comunale Stefano Foresi, a nome del Comune di Ancona, aveva formalizzato una denuncia che portò all’indagine e alla successiva condanna.
La condanna più grave, tuttavia, riguarda il reato di violenza sessuale, commesso nel maggio 2016. All’epoca, appena maggiorenne, il giovane aveva abusato di una minorenne in un vicolo nei pressi di Piazza Roma, insieme ad altri due complici. L’indagine condotta dalla Squadra Mobile portò all’identificazione del ragazzo, che fu deferito alla Procura di Ancona.
L’arresto è stato effettuato il pomeriggio del 26 novembre, quando gli agenti hanno rintracciato il giovane in un appartamento del centro e lo hanno accompagnato al carcere di Ancona-Montacuto per l’espiazione della pena. La sua condanna riflette la gravità dei crimini commessi e segna la conclusione di un lungo iter giudiziario.
Cronaca
Firenze | Aggressione a tifosi sampdoriani: emessi 11 Daspo per i tifosi fiorentini coinvolti
A distanza di alcuni mesi dall’aggressione avvenuta a Firenze lo scorso aprile, la Questura ha adottato un’importante misura nei confronti di 11 tifosi della Fiorentina coinvolti nell’incidente. I fatti risalgono a quando un gruppo di tifosi della Sampdoria, appena arrivati in città dopo la trasferta a Palermo, è stato aggredito nei pressi di una fermata della tramvia che collega l’aeroporto alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella.
A seguito delle indagini, la Divisione Polizia Anticrimine ha notificato 11 provvedimenti di Daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive, firmati dal Questore Maurizio Auriemma. I divieti, che vanno dai 3 ai 10 anni, sono stati emessi sulla base delle singole responsabilità ricostruite dalla Digos di Firenze, che ha identificato i tifosi fiorentini coinvolti nei disordini. Inoltre, cinque dei Daspo sono stati aggravati con l’obbligo di firma periodica presso la polizia.
La durata del Daspo varia in relazione alla gravità delle singole posizioni degli individui coinvolti, e questi provvedimenti sono stati adottati per mantenere l’ordine pubblico e prevenire ulteriori episodi di violenza nelle manifestazioni sportive. Gli interessati hanno la possibilità di fare ricorso contro i provvedimenti.
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