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Belluno | Deposizione corona in ricordo delle vittime del Vajont e conferimento della Cittadinanza Onoraria al Corpo della Guardia di Finanza

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Sabato 14 settembre 2024 si terrà un’importante cerimonia in memoria delle vittime del disastro del Vajont. L’evento avrà inizio alle 9:30 presso il Cimitero Monumentale di Fortogna, dove sarà deposta una corona d’alloro in omaggio a chi perse la vita in quella tragica notte del 1963. Questo momento di raccoglimento vedrà la partecipazione delle autorità locali, che si uniranno nel ricordo delle vittime di uno dei più devastanti disastri nella storia italiana.

A seguire, nella Sala Consiliare del Comune di Longarone, si svolgerà una cerimonia altrettanto significativa: il conferimento della Cittadinanza Onoraria al Corpo della Guardia di Finanza. Questo riconoscimento è un tributo al contributo fondamentale che i finanzieri offrirono durante le operazioni di soccorso subito dopo il disastro, dimostrando una profonda dedizione nel supporto alle comunità colpite.

Alla cerimonia prenderanno parte personalità di rilievo del territorio, tra cui il Generale di Divisione Riccardo Rapanotti, Comandante Regionale della Guardia di Finanza per il Veneto, e il Colonnello Dario Guarino, Comandante Provinciale del Corpo. La presenza delle più alte cariche civili e religiose locali sottolinea l’importanza di questa giornata di commemorazione.

L’iniziativa si inserisce nel quadro delle celebrazioni per il 250° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, un corpo che da secoli svolge un ruolo cruciale nella protezione del Paese e nella salvaguardia dei suoi cittadini. Il conferimento della Cittadinanza Onoraria rappresenta un gesto di profonda gratitudine per l’impegno dimostrato dai finanzieri nelle fasi più drammatiche della tragedia del Vajont, un simbolo della vicinanza e del sostegno verso la popolazione duramente provata da quell’immane catastrofe.

Questo momento celebrativo sarà non solo un’occasione per onorare il passato, ma anche per rafforzare il legame tra la Guardia di Finanza e la comunità locale, un legame forgiato dalla solidarietà e dal servizio verso il bene comune.

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Uila Pesca e Uila in udienza da Papa Francesco insieme ai pescatori

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“La Uila Pesca, con una delegazione di 250 pescatori e loro famiglie, ha partecipato oggi all’udienza privata in Vaticano, voluta da Papa Francesco, presso l’aula Paolo VI, alla presenza di tutto il mondo della rappresentanza, in occasione della giornata mondiale della pesca”. Ne dà notizia la segretaria generale della Uila Pesca Maria Laurenza che ha partecipato all’evento insieme alla Segretaria Generale della Uila Enrica Mammucari.
“Abbiamo accolto con gioia l’invito di Francesco” ha dichiarato Laurenza “e lo ringraziamo per la sua profonda comprensione verso i temi del lavoro e la sua vicinanza, dimostrata anche oggi, agli addetti di un settore particolarmente esposto, in tutto il mondo, alla crisi climatica, a problemi di sicurezza sul lavoro, a violazioni dei diritti e penalizzazioni sociali. Abbiamo ascoltato il suo messaggio di incoraggiamento, condividendo con lui le stesse preoccupazioni, gli stessi valori, ma anche le stesse speranze per il futuro di un antico mestiere che rischia di scomparire e al quale, al contrario, occorre restituire la dignità che merita, anche rilanciando il ruolo del pescatore come “custode del mare”.

“Le parole di Francesco” prosegue Laurenza “risarciscono i pescatori della fatica di un lavoro duro che sa trasmettere il valore della solidarietà e della sua condivisione nel mondo del lavoro e nella società. Parole che il mondo della rappresentanza da sempre testimonia e che la Uila Pesca traduce nell’impegno quotidiano sempre a fianco dei pescatori”.
“Auspichiamo che il messaggio del papa possa essere di monito alla politica, nazionale ed europea” conclude Laurenza “che deve garantire la sostenibilità anche sociale ed economica del settore e deve affrontare, in particolare, i problemi legati alla riduzione delle flotte che sta provocando un’emorragia occupazionale e al ricambio generazionale, dai quali dipende il futuro del comparto”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Usa, a Detroit celebrata la “Settimana della cucina italiana nel mondo”

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Il Consolato d’Italia a Detroit, a conclusione della 9ª Edizione della “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”, esprime soddisfazione per la celebrazione del ricco patrimonio culinario italiano, con l’obiettivo di promuovere le tradizioni alimentari italiane, l’uso di ingredienti sani e il ruolo della dieta mediterranea nel favorire uno stile di vita equilibrato per tutte le età e tutti i pubblici avvenuti in questa settimana ricca di attività divertenti, immersive ed educative, riunendo la comunità per assaporare il meglio dell’Italia.

La settimana si è aperta con un caloroso abbraccio alla tradizione e al racconto, in collaborazione con la Dante Alighieri Michigan. Gli ospiti hanno partecipato con entusiasmo alla proiezione del film Big Night, un’opera amata che esplora i legami culturali ed emotivi con la cucina italiana autentica. I partecipanti hanno portato piatti ispirati alle proprie tradizioni, creando un vivace potluck che ha celebrato il potere del cibo nel connettere le persone. L’evento ha sottolineato i
profondi legami tra salute, identità e tradizione, evidenziando il senso di comunità che nasce intorno a un pasto condiviso. In collaborazione con la Capuchin Soup Kitchen, mensa dei poveri più antica della città, sono state condivise le tradizioni culinarie italiane con centinaia di persone in difficoltà.

Oltre 400 pasti, ispirati ai principi della dieta mediterranea, sono stati preparati dalla Console Baistrocchi e dal suo staff e serviti alle persone bisognose. L’evento ha sottolineato l’importanza dell’accessibilità e della generosità della cultura alimentare italiana. La professoressa Grazia Menechella ha tenuto una conferenza affascinante sul ruolo di Julia Lovejoy Cuniberti nell’adattare le ricette italiane alle cucine americane. La sessione virtuale, seguita da appassionati in tutto il Midwest, ha mostrato l’evoluzione della cucina italiana nel processo di fusione con le tradizioni americane. In Michigan e Ohio, gli studenti si sono immersi nelle tradizioni culinarie italiane attraverso lezioni pratiche di cucina.

Dalla preparazione dei Tortelli alle Spezie delle Vie della Seta ad Ann Arbor alla padronanza degli SpaghettiAmo a Columbus, questi eventi hanno coinvolto i giovani nella scoperta dell’arte della cucina italiana, coltivando un amore per gli ingredienti freschi e saporiti. Questa sera, i festeggiamenti culminano con l’attesissimo Italo-Apero-Disco presso il Metropolitan Museum of Design Detroit. Oltre 100 ospiti si immergeranno in un’esperienza di silent disco mentre assaporano un delizioso aperitivo, sano e gustoso. La mostra “Radici”, in corso presso il museo, fornirà lo sfondo perfetto per questa serata dinamica di cibo, musica e
movimento: un tocco moderno sulle tradizioni italiane senza tempo.

Foto: Consolato Italiano a Detroit

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Carlo Acutis santo durante il Giubileo | Delpini: «Carlo ci dice che tutti siamo chiamati alla santità»

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Ecco una riscrittura del testo:


«Carlo Acutis potrà continuare a trasmettere il messaggio che ha incarnato con la sua straordinaria popolarità»: così ha dichiarato l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, in seguito all’annuncio di papa Francesco, che questa mattina, 20 novembre, Giornata internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ha comunicato la data della canonizzazione di Carlo Acutis. Il giovane quindicenne milanese, scomparso nel 2006 a causa di una leucemia fulminante e beatificato nel 2020, sarà canonizzato durante il Giubileo degli Adolescenti, previsto dal 25 al 27 aprile.

Nella stessa occasione, il Papa ha annunciato anche la canonizzazione di Pier Giorgio Frassati, studente torinese nato nel 1901 e morto nel 1925, terziario domenicano e attivo in associazioni come i Vincenziani, la FUCI e l’Azione Cattolica. La sua canonizzazione avverrà tra il 28 luglio e il 3 agosto, durante il Giubileo dei Giovani.

L’Arcivescovo Delpini ha così commentato: «La nostra terra è una terra di santi. Ci sono i santi della porta accanto, quelli che vivono nel silenzio senza che nessuno scriva le loro storie o costruisca altari per loro: sono una moltitudine invisibile, che sostiene il mondo ogni giorno con gesti semplici e silenziosi. Poi ci sono i beati che la Chiesa ha riconosciuto come esempi di vita, perché possano essere ammirati e imitati. Infine, ci sono i santi che, pur vivendo tra noi, appartengono a tutti: la Chiesa li propone alla devozione universale perché ciascuno possa pregare, imparare dalle loro parole e seguire le loro opere».

Parlando di Carlo Acutis, l’Arcivescovo ha aggiunto: «Carlo è ora in cammino verso la canonizzazione, che sarà celebrata durante l’Anno Santo nel contesto del Giubileo degli Adolescenti. Posto sugli altari, continuerà a comunicare il suo messaggio, ovvero che tutti sono chiamati alla santità: non solo i poveri o le personalità straordinarie, ma anche i ricchi e le persone comuni; non solo gli adulti o i religiosi, ma anche i giovani, gli ammalati e gli adolescenti. Questo messaggio è rivolto in modo speciale ai più giovani, affinché possano uscire dalle loro tristezze, dalle insicurezze, dalla rabbia o dall’inconcludenza. Forse ascolteranno questa voce dal cielo e troveranno la gioia di vivere, il coraggio di amare e la forza di affrontare le difficoltà. Potranno così scoprire una strada verso la santità giovane, seguendo l’esempio di san Carlo Acutis».

Nato a Londra nel 1991 e trasferitosi a Milano in tenera età, Carlo Acutis ha vissuto una vita semplice ma caratterizzata da una fede profonda e gesti concreti di solidarietà, ispirando molti, giovani e adulti, in tutto il mondo. Beatificato il 10 ottobre 2020 ad Assisi, città a cui era molto legato e dove riposano le sue spoglie, Carlo è già da anni oggetto di numerose iniziative, soprattutto grazie alla Fondazione Oratori Milanesi (FOM), per far conoscere la sua figura ai ragazzi. Definito da alcuni come “il primo santo della generazione millennial”, la sua memoria liturgica ricorre il 12 ottobre.

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