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Cronaca

Bolzano | Violenta lite tra due stranieri, uno dei due armato di ascia

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Nel tardo pomeriggio di martedì, una segnalazione al numero di emergenza “112NUE” ha allertato la Centrale Operativa della Questura riguardo a una violenta disputa tra due uomini in viale Trento, vicino al Parco delle Religioni. L’allerta ha descritto uno dei contendenti come armato di un’ascia o machete.

Una pattuglia della Squadra Volanti della Polizia di Stato è arrivata rapidamente sul luogo e ha trovato un giovane uomo, identificato successivamente come T. M., un cittadino gambiano di 20 anni con un ampio repertorio di precedenti penali. L’individuo era visibilmente agitato e urlava frasi incomprensibili. Nonostante le ricerche, l’altro partecipante alla lite non è stato rintracciato, anche se era stato identificato in base alle descrizioni fornite.

Durante la perquisizione personale, gli agenti hanno trovato un’ascia di 40 cm nascosta nello zaino dell’uomo, che è stata sequestrata. T. M., già soggetto a un Foglio di Via Obbligatorio che gli impediva di entrare nel Comune di Bolzano per tre anni, è stato accompagnato presso gli uffici della Questura e denunciato per porto abusivo di armi e inosservanza del Foglio di Via.

Il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano, Paolo Sartori, ha richiesto con urgenza la revoca dello status di protezione internazionale dell’uomo e l’espulsione dal territorio nazionale, considerando la gravità della situazione e il suo passato criminale. Sartori ha sottolineato l’importanza della segnalazione tempestiva alle forze dell’ordine per prevenire eventi potenzialmente tragici e garantire la sicurezza pubblica.

Cronaca

Confermato l’ergastolo per Antonio De Pace: omicidio di Lorena Quaranta

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ADN24

È stato confermato l’ergastolo a Antonio De Pace, l’infermiere che il 21 marzo 2020 ha ucciso la sua fidanzata, Lorena Quaranta, una giovane studentessa di Medicina di Furci Siculo (Messina). La sentenza di ergastolo era stata inizialmente annullata dalla Cassazione con rinvio, perché si era ritenuto che i giudici di secondo grado non avessero preso in considerazione lo stato di stress dell’imputato, che avrebbe attribuito la sua condotta alla pressione psicologica derivante dalla pandemia di Covid-19.

Nel nuovo processo, però, la pena dell’ergastolo è stata confermata, con la motivazione che non vi erano elementi sufficienti per attenuare la responsabilità di De Pace. Le motivazioni complete della sentenza saranno depositate entro 90 giorni e, solo dopo tale deposito, si valuterà se ci sarà un ulteriore ricorso in Cassazione.

I genitori di Lorena, Vincenzo Quaranta e Cinzia Nina, hanno commentato la sentenza con parole di conforto, pur riconoscendo che “questa sentenza non ci restituisce Lorena, ma quantomeno offre il conforto che la giustizia ha dato la risposta che ci aspettavamo”.

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Cronaca

Renzo Cristofori ucciso a coltellate: indagini sul vicino di casa

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ADN24

Tragedia a Caprarola, in provincia di Viterbo, dove Renzo Cristofori, netturbino di 68 anni, è stato accoltellato a morte a pochi passi dalla casa che condivideva con la madre anziana. La vittima è stata colpita almeno cinque volte all’addome.

Le indagini puntano su Ian Patrick Sardo, un vicino di casa 31enne, che però si dichiara estraneo ai fatti. “Ero uscito per prendere sigarette da un amico. Non c’entro con la morte di quell’uomo”, ha dichiarato, ma la sua versione è al vaglio degli inquirenti.

Restano diversi punti oscuri, a partire dall’arma del delitto, che non è stata ancora ritrovata. Le forze dell’ordine continuano a raccogliere elementi per chiarire il movente e verificare le responsabilità.

L’intera comunità è sotto shock per l’efferatezza dell’omicidio, avvenuto in un contesto di apparente normalità. Nel frattempo, gli inquirenti lavorano senza sosta per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti e fare luce su questa drammatica vicenda.

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Cronaca

Incendio in un B&B a Napoli: muore una ragazza di 28 anni

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ADN24

Tragedia nella notte a Napoli, dove un incendio è scoppiato al settimo piano di un palazzo in piazza Municipio, causando la morte di una giovane di 28 anni originaria di Maglie, in provincia di Lecce. Il rogo, divampato in un bed and breakfast, ha richiesto l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area.

Secondo le prime informazioni, il corpo della vittima è stato trovato privo di vita nell’appartamento. Le autorità ipotizzano che il decesso possa essere avvenuto per asfissia, ma solo l’autopsia chiarirà con certezza la causa. Tra le possibili origini dell’incendio, si valutano un corto circuito o il malfunzionamento di un elettrodomestico, anche se tutte le piste restano aperte.

La polizia scientifica è al lavoro per effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica dei fatti, mentre cresce la commozione per una tragedia che ha scosso la città. Lo stabile, situato in una zona centralissima, è stato evacuato per precauzione durante l’intervento. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità.

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