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Cronaca

Mazzano (BS) | Contrasto del narcotraffico: 7 arresti per spaccio di sostanze stupefacenti

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Brescia hanno portato a termine un’importante operazione antidroga che ha condotto all’arresto di sette persone, tra cui una donna, per reati legati allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti. L’intervento ha avuto luogo nei pressi del supermercato “IperTosano” a Mazzano, dove tre uomini sono stati sorpresi nell’atto di cedere hashish a due coppie di acquirenti, giunti separatamente a bordo di due automobili.

I militari, osservando i movimenti sospetti e il rapido scambio di droga, hanno immediatamente bloccato gli spacciatori e gli acquirenti. Successivamente, le indagini hanno condotto a un appartamento che fungeva da base operativa per gli arrestati. All’interno dell’abitazione e nell’auto di uno dei tre uomini, i Carabinieri hanno trovato tutto il necessario per l’attività illecita: 400 grammi di hashish suddivisi in panetti pronti per la vendita, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Inoltre, è stata rinvenuta una somma di quasi 15.000 euro in contanti, probabile frutto delle vendite di droga.

Gli acquirenti, fermati subito dopo l’acquisto, avevano con sé 2,6 kg di hashish, confezionato in panetti identici a quelli trovati nell’abitazione degli spacciatori, confermando così l’origine comune della sostanza.

L’intervento, conclusosi con l’arresto delle sette persone, ha visto la convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, che ha emesso misure cautelari nei confronti dei responsabili. Per i tre spacciatori è stato disposto il divieto di dimora, mentre uno degli acquirenti dovrà rispettare l’obbligo di firma.

Quest’operazione rappresenta un ulteriore passo nella lotta al narcotraffico condotta con costanza dai Carabinieri, impegnati nel monitoraggio e nella repressione delle attività illegali che minacciano la sicurezza del territorio.

Cronaca

Confermato l’ergastolo per Antonio De Pace: omicidio di Lorena Quaranta

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È stato confermato l’ergastolo a Antonio De Pace, l’infermiere che il 21 marzo 2020 ha ucciso la sua fidanzata, Lorena Quaranta, una giovane studentessa di Medicina di Furci Siculo (Messina). La sentenza di ergastolo era stata inizialmente annullata dalla Cassazione con rinvio, perché si era ritenuto che i giudici di secondo grado non avessero preso in considerazione lo stato di stress dell’imputato, che avrebbe attribuito la sua condotta alla pressione psicologica derivante dalla pandemia di Covid-19.

Nel nuovo processo, però, la pena dell’ergastolo è stata confermata, con la motivazione che non vi erano elementi sufficienti per attenuare la responsabilità di De Pace. Le motivazioni complete della sentenza saranno depositate entro 90 giorni e, solo dopo tale deposito, si valuterà se ci sarà un ulteriore ricorso in Cassazione.

I genitori di Lorena, Vincenzo Quaranta e Cinzia Nina, hanno commentato la sentenza con parole di conforto, pur riconoscendo che “questa sentenza non ci restituisce Lorena, ma quantomeno offre il conforto che la giustizia ha dato la risposta che ci aspettavamo”.

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Cronaca

Renzo Cristofori ucciso a coltellate: indagini sul vicino di casa

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Tragedia a Caprarola, in provincia di Viterbo, dove Renzo Cristofori, netturbino di 68 anni, è stato accoltellato a morte a pochi passi dalla casa che condivideva con la madre anziana. La vittima è stata colpita almeno cinque volte all’addome.

Le indagini puntano su Ian Patrick Sardo, un vicino di casa 31enne, che però si dichiara estraneo ai fatti. “Ero uscito per prendere sigarette da un amico. Non c’entro con la morte di quell’uomo”, ha dichiarato, ma la sua versione è al vaglio degli inquirenti.

Restano diversi punti oscuri, a partire dall’arma del delitto, che non è stata ancora ritrovata. Le forze dell’ordine continuano a raccogliere elementi per chiarire il movente e verificare le responsabilità.

L’intera comunità è sotto shock per l’efferatezza dell’omicidio, avvenuto in un contesto di apparente normalità. Nel frattempo, gli inquirenti lavorano senza sosta per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti e fare luce su questa drammatica vicenda.

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Cronaca

Incendio in un B&B a Napoli: muore una ragazza di 28 anni

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ADN24

Tragedia nella notte a Napoli, dove un incendio è scoppiato al settimo piano di un palazzo in piazza Municipio, causando la morte di una giovane di 28 anni originaria di Maglie, in provincia di Lecce. Il rogo, divampato in un bed and breakfast, ha richiesto l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area.

Secondo le prime informazioni, il corpo della vittima è stato trovato privo di vita nell’appartamento. Le autorità ipotizzano che il decesso possa essere avvenuto per asfissia, ma solo l’autopsia chiarirà con certezza la causa. Tra le possibili origini dell’incendio, si valutano un corto circuito o il malfunzionamento di un elettrodomestico, anche se tutte le piste restano aperte.

La polizia scientifica è al lavoro per effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica dei fatti, mentre cresce la commozione per una tragedia che ha scosso la città. Lo stabile, situato in una zona centralissima, è stato evacuato per precauzione durante l’intervento. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità.

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