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Cronaca

Ancona | Furto in esercizio commerciale a via Mamiani: denunciato un uomo, la complice è in fase di identificazione

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Nel tardo pomeriggio di ieri, la Polizia è intervenuta nei pressi di via Mamiani a seguito di un furto consumato in un esercizio commerciale. La segnalazione è arrivata da un dipendente del negozio, che, mentre inseguiva il ladro a piedi, forniva una descrizione dettagliata del sospettato al 112. La Squadra Volante è giunta rapidamente sul posto e ha intercettato il sospetto in via XXIX Settembre, riuscendo a fermarlo e identificarlo. Si trattava di un uomo italiano di circa 40 anni con precedenti penali.

Secondo i testimoni, una donna all’interno del negozio era stata vista occultare merce in una borsa, mentre l’uomo la attendeva all’esterno, osservandola attentamente. La donna ha poi tentato di pagare solo una parte della merce, ma è stata fermata dal personale dell’esercizio. Ha quindi riconsegnato la merce rubata: circa 20 flaconi di deodorante, tre confezioni di gel e una confezione di mortadella, per un valore complessivo di circa 95 euro.

La donna ha dichiarato di essere stata costretta a commettere il furto sotto minaccia dell’uomo, il quale, secondo il suo racconto, l’avrebbe malmenata se non avesse obbedito. Nel frattempo, l’uomo è entrato nel negozio, cercando di creare confusione per facilitare la fuga della complice. Dopo essere riuscito a far fuggire la donna, anche lui ha tentato di scappare, ma è stato bloccato dagli agenti.

Il quarantenne è stato denunciato per furto in concorso, mentre il Questore sta valutando l’applicazione di misure preventive. La Polizia sta inoltre lavorando per identificare la donna coinvolta nel furto.

Cronaca

San Ferdinando (RC) | Abbandono illecito di rifiuti, scoperta maxi discarica

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Un’importante operazione dei Carabinieri di San Ferdinando ha portato alla scoperta e al sequestro di una vasta discarica abusiva, dimostrando l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il degrado ambientale. L’area sequestrata, equivalente a cinque campi da calcio, era colma di rifiuti di vario tipo, tra cui amianto, materiali edili, plastica, ferro, legno, vetro, ceramica e rifiuti speciali derivanti da attrezzature domestiche.

Il sito, di dimensioni nettamente superiori rispetto ad una recente discarica scoperta nel centro cittadino, ospitava anche un camioncino abbandonato. L’intervento dei Carabinieri ha bloccato l’accumulo incontrollato di questi materiali, interrompendo una potenziale minaccia per la salute pubblica e l’ambiente.

Le indagini sono ancora in corso per identificare i responsabili del terreno e del veicolo, con l’obiettivo di scoprire chi ha permesso l’accumulo di tali rifiuti. Questo sequestro rappresenta una significativa risposta alle problematiche legate all’abbandono illecito di rifiuti, un fenomeno che continua a mettere a rischio il nostro territorio.

Le forze dell’ordine, con il supporto del Comando Provinciale di Reggio Calabria, stanno dimostrando una determinazione costante nel combattere questi reati ambientali. Il loro lavoro comprende monitoraggi continui e interventi mirati, sottolineando l’importanza di proteggere l’ambiente e la salute dei cittadini attraverso azioni concrete e ferme.

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Cronaca

Ferrara | Controllo del territorio, 2 arresti e 5 denunce

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Nel corso di una giornata intensa di interventi, il personale delle Volanti della Questura di Ferrara ha condotto una serie di operazioni che hanno portato a numerosi arresti e denunce per diversi reati.

Nel pomeriggio, gli agenti hanno denunciato un cittadino straniero per violazione di un provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio, emesso dal Questore, che gli impediva di rientrare nel Comune di Ferrara per tre anni. L’uomo è stato trovato in città nonostante il divieto, portandolo a essere denunciato in stato di libertà.

Sempre durante la giornata, sono stati registrati casi di furto in diversi contesti. Un cittadino italiano è stato denunciato per aver rubato merce da un supermercato nella periferia di Ferrara, mentre una cittadina straniera è stata accusata di sottrazione di prodotti cosmetici da un negozio cittadino. Inoltre, quest’ultima è stata invitata a lasciare il territorio nazionale per non essere in regola con le norme sul soggiorno.

Un’altra cittadina straniera, controllata insieme ad altre connazionali in una piazza del centro, è risultata destinataria di un Foglio di Via Obbligatorio emesso dal Questore, portando alla sua denuncia.

Tra i vari incidenti, un cittadino italiano è stato denunciato per tentato furto dopo aver cercato di rubare merce in un supermercato. L’oggetto del furto è stato restituito al negozio.

Un altro intervento ha riguardato una lite domestica. Gli agenti, intervenuti per prevenire atti di violenza, hanno trovato l’uomo coinvolto in escandescenze. Oltre ad aggredire i familiari, ha colpito e danneggiato l’auto di servizio degli agenti. L’uomo è stato arrestato e, dopo l’udienza per direttissima, è stato trasferito nella Casa Circondariale di Ferrara.

Infine, gli agenti hanno arrestato un cittadino straniero per rapina. L’uomo, armato di un bastone, ha minacciato una donna in un parcheggio, richiedendo cento euro. La donna ha tentato di fuggire, ma l’aggressore ha infranto il lunotto posteriore della sua auto nel tentativo di colpirla. Dopo aver completato le formalità di rito, lo straniero è stato anch’esso trasferito nella Casa Circondariale di Ferrara.

Questi interventi sottolineano l’impegno della Polizia di Stato di Ferrara nel mantenere l’ordine pubblico e garantire la sicurezza della comunità.

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Cronaca

Puglia | Non si ferma l’ondata di aggressioni al personale sanitario, protesta il 16 settembre

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In Puglia, l’ondata di aggressioni contro il personale sanitario non accenna a diminuire, suscitando preoccupazione e sdegno. L’ultimo episodio di violenza si è verificato all’ospedale Francesco Ferrari di Casarano, in provincia di Lecce, dove un medico del reparto di Urologia è stato aggredito fisicamente da un paziente. Quest’ultimo, in attesa di sottoporsi a una cistoscopia, ha perso il controllo, colpendo il dottore con un calcio. Il medico, un uomo di 65 anni, ha riportato ferite giudicate guaribili in circa due settimane, e ha immediatamente sporto denuncia ai carabinieri.

La CISL Medici di Lecce ha definito le aggressioni negli ospedali come una vera e propria “emergenza pubblica”, richiedendo un intervento urgente da parte delle istituzioni per arginare una situazione che appare fuori controllo. Anche il direttore generale dell’ASL di Lecce, Stefano Rossi, ha espresso preoccupazione, sottolineando come tali episodi riflettano un disagio sociale crescente, alimentato da frustrazione e incapacità di stabilire relazioni umane equilibrate.

Questo episodio di violenza segue una serie di aggressioni avvenute nel policlinico Riuniti di Foggia, dove, in soli cinque giorni, tre differenti episodi hanno coinvolto infermieri e personale sanitario. In uno di questi casi, un giovane di 18 anni, giunto in pronto soccorso in preda a uno stato d’ansia, ha aggredito fisicamente tre infermieri. In un altro, un uomo di 33 anni ha colpito due infermieri e un vigilante dopo aver accompagnato il padre per una visita.

L’escalation di aggressioni ha portato il direttore generale del policlinico di Foggia, Giuseppe Pasqualone, a lanciare un avvertimento drammatico: se la situazione non migliora, il pronto soccorso rischia di chiudere a causa della mancanza di personale disponibile. Pasqualone ha sottolineato come il problema risieda anche nella carenza di medici e infermieri, con un organico già dimezzato che fatica a reggere la pressione crescente dei pazienti. Ha inoltre proposto l’istituzione di un “manager della sicurezza” per gestire meglio gli accessi e garantire un ambiente sicuro per i lavoratori e i pazienti.

La crisi ha spinto i sindacati del personale sanitario, tra cui Anaao Assomed e Cimo Fesmed, ad annunciare una manifestazione unitaria per il 16 settembre a Foggia, per sensibilizzare il pubblico e le istituzioni su una problematica ormai diffusa. Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ha chiesto l’introduzione di misure straordinarie, come l’arresto in flagranza differita per gli aggressori e una revisione delle modalità di accesso agli ospedali, per contrastare una situazione che sta rapidamente degenerando.

Il clima di tensione e violenza negli ospedali pugliesi è il segnale di una crisi che non può essere ignorata e che necessita di interventi concreti e tempestivi da parte del governo e delle autorità locali per proteggere il personale sanitario, già fortemente provato dalle difficili condizioni di lavoro.

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