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Mazda presenta l’esperienza dell’artigianato creativo

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Mazda festeggia il successo dell’apertura della sua partecipazione a Homo Faber 2024. Organizzato dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship e dai suoi partner, Homo Faber 2024 invita i visitatori a esplorare il ruolo essenziale degli oggetti realizzati a mano nella nostra vita quotidiana. Attraverso il tema “Il viaggio della vita”, ideato dalla Vicepresidente della Fondazione, Hanneli Rupert, e interpretato dai Direttori Artistici Luca Guadagnino e Nicolò Rosmarini, la mostra presenta oggetti di pregio di artigiani di tutto il mondo, rivelando come l’artigianato sia parte integrante delle nostre vite.

Ikuo Maeda, Global Head of Design di Mazda, e Jo Stenuit, European Design Director di Mazda, erano tra gli ospiti illustri. Il vivace evento di anteprima a Venezia (dal 29 al 31 agosto) ha presentato più di 800 oggetti, realizzati da oltre 400 artigiani, provenienti da 70 Paesi del mondo e in rappresentanza di 105 diversi mestieri. L’evento ha visto la partecipazione di ospiti VIP e dei principali media di lifestyle e design e ha segnato l’inizio del viaggio di Mazda al fianco di artigiani e designer globali in una delle principali vetrine dell’artigianato contemporaneo. La collaborazione mette in evidenza l’impegno di Mazda per l’eccellenza artigianale, come chiaramente espresso nello slogan del marchio “Crafted in Japan”.

Nell’ambito del tema “Il viaggio della vita” di Homo Faber, Mazda ha integrato perfettamente nell’evento la sua ricca tradizione di Kodo Design, Monozukuri e artigianato Takumi, presentando una mostra specifica e workshop interattivi. I laboratori immersivi di creazioni con la carta hanno permesso ai visitatori di cimentarsi nella realizzazione manuale di mappamondi tascabili o nella rilegatura giapponese di libri guidati da maestri artigiani italiani. Ponendo le tradizioni artigianali e il talento umano al centro della propria filosofia di design, Mazda ispira i visitatori con manufatti provenienti dai viaggi in tutto il mondo mostrati nella serie YouTube #MazdaDiscovers, in cui i creatori dei contenuti intraprendono viaggi itineranti per incontrare artigiani locali e raccontare le loro storie.

Il più recente episodio di #MazdaDiscovers esplora l’intramontabile mestiere di costruttore di mappamondi con Leonardo Frigo maestro di questa antica arte veneziana e uno degli artigiani che collaborano con Mazda. Durante Homo Faber 2024, i visitatori sono invitati a costruire un mappamondo tascabile, a preparare la carta per la stampa con una pressa a mano e a tracciare i percorsi degli antichi esploratori per mappare il loro viaggio di scoperta attraverso il mondo.
I visitatori hanno anche scoperto l’intramontabile mestiere della rilegatura, con un tutorial passo dopo passo guidato dai maestri artigiani della Antica Legatoria Ofer. Possono così crearsi il proprio diario di viaggio: ogni punto e piega dà vita alle pagine grazie alla tecnica di rilegatura giapponese a punta.
Le giornate di anteprima hanno attirato ospiti da tutto il mondo, offrendo loro l’opportunità di immergersi nella visione e nell’impegno artigianale di Mazda. Inoltre, i media e gli ospiti VIP sono stati invitati a partecipare ai già citati laboratori di origami e a creare un souvenir del loro personale viaggio a Homo Faber 2024. Riflettendo sul successo d’apertura, Ikuo Maeda, Global Head of Design di Mazda e ospite speciale dell’evento, ha commentato: “In Homo Faber si vede il valore fondamentale di Mazda: vogliamo creare forme belle attraverso l’artigianato giapponese. Sento un forte legame con tutto ciò che ho vissuto qui. Celebrare l’artigianato e rendere omaggio agli artigiani è profondamente radicato nel nostro DNA. Un prodotto non si limita alle sue caratteristiche e alla sua tecnologia, ma deve creare emozioni e trasmettere sensazioni positive”.
Jo Stenuit, European Design Director di Mazda, ha fatto eco a questi sentimenti: “Grazie al nostro coinvolgimento in Homo Faber, abbiamo dimostrato come la nostra filosofia, radicata nell’arte giapponese, risuoni profondamente in diverse discipline. La creatività e l’artigianato sono al centro dei nostri progetti. Qui abbiamo potuto celebrare questa dedizione insieme ad alcuni dei migliori artigiani del mondo”.

Katarina Loksa, Head of Brand di Mazda Motor Europe, elogia Homo Faber 2024 come celebrazione di chi crea e realizza: “Siamo fieri di invitare i visitatori di Homo Faber a diventare essi stessi artigiani e a cimentarsi nella creazione di mappamondi tascabili o nella rilegatura giapponese di libri, guidati da maestri artigiani italiani. Questa esperienza riflette perfettamente la filosofia del marchio Mazda, che fonde tradizione, creatività e tocco umano”.

foto: ufficio stampa Mazda Italia

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Cosa cambia per gli autovelox?

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La riforma del Codice della Strada, recentemente approvata dal Parlamento e voluta dal ministro Matteo Salvini, introduce importanti modifiche sull’uso degli autovelox in Italia. A partire dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che avverrà tra pochi giorni, gli autovelox saranno ammessi solo su strade extraurbane dove il limite di velocità è inferiore di non più di 20 km/h rispetto al limite previsto per quella tipologia di strada. In pratica, gli autovelox non saranno più utilizzati su strade con limiti di velocità molto bassi.

Inoltre, la riforma stabilisce una distanza minima tra due autovelox consecutivi: 3 km sulle strade extraurbane principali, 1 km sulle strade extraurbane secondarie e 500 metri sulle strade urbane. Questa misura punta a evitare la concentrazione di autovelox in aree ristrette e a garantire un maggiore equilibrio nel controllo della velocità.

Un altro cambiamento importante riguarda le sanzioni: se un automobilista viene multato più volte nello stesso tratto di strada entro un’ora, sarà applicata solo la sanzione più grave, aumentata del 33%. Questo riduce il rischio che gli automobilisti ricevano multe multiple nello stesso tratto per lo stesso tipo di infrazione.

Infine, gli autovelox dovranno essere segnalati con cartelli ben visibili almeno a 1 km di distanza e dovranno essere periodicamente tarati. Gli autovelox saranno installati solo in tratti stradali con un alto tasso di incidentalità o in luoghi dove non è possibile fermare il veicolo in sicurezza dopo l’infrazione, come su autostrade o strade ad alto traffico.

In generale, la riforma mira a rendere il sistema degli autovelox più trasparente ed equo, cercando di bilanciare il controllo della velocità con il rispetto delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale.

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Chi ha venduto più auto elettriche nel 2024? La sfida tra Tesla e BYD

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ADN24

l mercato delle auto elettriche nel 2024 sta vivendo un’entusiasmante battaglia tra due giganti: Tesla e BYD. Sebbene l’anno non sia ancora concluso, i dati relativi alle vendite dei primi 9 mesi offrono già uno spunto interessante su chi si stia avvicinando al trono di leader globale delle vendite di auto BEV (Battery Electric Vehicles).

Nel corso dei primi nove mesi del 2024, Tesla ha consegnato ben 1.293.656 auto elettriche, mantenendo saldamente il primo posto. Tuttavia, la cinese BYD si sta avvicinando rapidamente, con 1.169.579 unità vendute nello stesso periodo. La differenza tra i due produttori si sta assottigliando, e a causa di un ottobre non particolarmente brillante per Tesla in Europa, la leadership per l’intero 2024 potrebbe essere a rischio.

Dopo Tesla e BYD, il distacco con il terzo posto è notevole. La georgiana Geely, che include marchi come Volvo, occupa la terza posizione con 507.259 auto elettriche vendute, seguita da Volkswagen con 506.688 unità. Questi numeri mostrano come Tesla e BYD abbiano dominato il mercato, mentre gli altri produttori faticano a tenere il passo.

La classifica prosegue con:

  • SAIC-GM-Wuling, una cordata cinese che ha raggiunto un volume di vendite significativo,
  • Hyundai e BMW, rispettivamente al quinto e sesto posto,
  • GAC, un altro produttore cinese che continua a guadagnare terreno.

Stellantis, il gigante italo-francese, si trova al nono posto con 207.000 veicoli venduti, una cifra ben lontana dalle performance di Tesla e BYD. La società non è riuscita a colmare il divario e sta cercando di rilanciarsi nel segmento delle auto elettriche con nuovi modelli.

A chiudere la Top 10 troviamo Mercedes-Benz, che nonostante un impegno costante nel settore delle auto elettriche, è indietro rispetto ai leader, con un volume di vendite inferiore rispetto ai marchi cinesi. Scorrendo la classifica, troviamo Leapmotor al 16° posto con 121.000 unità, Toyota al 17° con 108.287 auto vendute, e Renault al 21° con 81.741veicoli.

Infine, tra gli ultimi posti della classifica, si trovano marchi come LucidMahindraMitsubishiMazda e Zhido, che purtroppo non riescono a farsi strada in un mercato sempre più competitivo.

Con ancora tre mesi di vendite da contabilizzare, la sfida tra Tesla e BYD rimane incerta. Tesla mantiene il comando, ma l’espansione di BYD, supportata dalla crescente domanda di veicoli elettrici in Asia e altre aree globali, potrebbe portare a un sorpasso. Sarà interessante vedere come evolveranno i numeri nei prossimi mesi, in particolare considerando il sempre più acceso confronto in Europa e Stati Uniti.

Il 2024 sarà quindi l’anno della sfida decisiva, con Tesla e BYD in prima linea, ma altri produttori potrebbero sorprendendere. La transizione verso la mobilità elettrica è solo all’inizio, e chi riuscirà a guadagnare la leadership del mercato potrà definire il futuro del settore per i prossimi anni.

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Monopattini elettrici: la nuova targa e assicurazione, cosa cambia con la riforma del Codice della Strada

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Il Parlamento italiano ha finalmente dato il via libera definitivo alla riforma del Codice della Strada voluta dal ministro Matteo Salvini, che impone nuove regole per l’utilizzo dei monopattini elettrici. Tra le principali novità c’è l’obbligo di dotarsi di targa e assicurazione per i monopattini, ma come si ottiene una targa e quali sono i dettagli pratici? Al momento, la risposta non è ancora chiara, poiché manca il decreto attuativo che definisca le modalità precise.

Per ora non abbiamo informazioni concrete su come e dove sarà possibile richiedere la targa per il monopattino elettrico. Il Ministero dei Trasporti dovrà fornire indicazioni dettagliate, specificando il processo di richiesta, i documenti necessari, il costo e le caratteristiche tecniche della targa. Secondo le prime indiscrezioni, sembra che si tratterà di una targhetta adesiva plastificata, non rimovibile, che verrà stampata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ma non ci sono ancora conferme ufficiali.

Oltre alla targa, la riforma prevede anche l’obbligo di assicurazione per i monopattini, ma anche un aspetto che è stato accolto positivamente da molti è l’introduzione dell’obbligo del casco, esteso anche agli utenti maggiorenni. Sebbene quest’ultima misura sia vista come una tutela in più per la sicurezza, le nuove disposizioni relative alla targa e all’assicurazione sollevano diverse perplessità.

L’obbligo di targa e assicurazione potrebbe complicare notevolmente l’utilizzo di un mezzo che, fino a oggi, è stato scelto proprio per la sua praticità, economicità e la capacità di ridurre il traffico cittadino. L’introduzione di queste nuove normative potrebbe comportare un aumento dei costi per l’utente finale, con il rischio che il prezzo della targa e dell’assicurazione arrivi a superare anche il valore di un monopattino elettrico di fascia media. Questo, unito alla burocrazia aggiuntiva, potrebbe frenare la diffusione del monopattino come alternativa ecologica e veloce per spostarsi in città.

Il mercato, già in una fase di incertezze, potrebbe subire una battuta d’arresto significativa, e solo nei prossimi mesi capiremo quali saranno gli effetti concreti di questa riforma sul settore. La speranza è che le nuove normative non abbiano un impatto negativo sui benefici che il monopattino elettrico può portare in termini di mobilità sostenibile.

In attesa che il Ministero dei Trasporti chiarisca i dettagli, la riforma continua a suscitare discussioni tra favorevoli e contrari, con la consapevolezza che il futuro dei monopattini elettrici dipenderà molto dalle modalità con cui verrà gestita questa transizione normativa.

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