Cronaca
Maltempo in Piemonte e Liguria: allagamenti, frane e disagi
Intense piogge hanno colpito il Piemonte dalla serata di ieri, causando danni significativi. L’allerta arancione per rischio idrogeologico nella parte occidentale della regione e gialla altrove aveva previsto perturbazioni localmente molto forti, che dovrebbero esaurirsi in serata.
I vigili del fuoco sono impegnati in numerosi interventi a Torino, in Val di Susa e in Val Chisone, dove sono stati segnalati diversi allagamenti. A Mattie, a circa 700 metri di altitudine, il rio Gerardo è esondato nella frazione Giordani, causando il crollo di un ponte travolto da un masso. Ventidue persone risultano isolate nella borgata Combe. Il rio ha tracimato anche a Bussoleno, a circa 450 metri di altitudine, bloccando la statale 24 e isolando la borgata Santa Petronilla, dove si trovano trenta persone. In Val Chisone, le forti piogge hanno trasformato alcune strade in fiumi a Perosa Argentina e Villar Perosa, portando anche detriti sulla provinciale 166.
A Cogne, l’amministrazione comunale invita residenti e visitatori a evitare l’uso delle auto e a mantenersi lontani dai corsi d’acqua, poiché i livelli dei torrenti stanno salendo. La strada regionale 47 è chiusa al traffico dalla frazione di Epinel fino al bivio di Ozein a causa di una piccola esondazione del torrente Grand’Eyvia. Alcune strade comunali sono chiuse per pericolo frane e colate detritiche, e l’erogazione dell’acqua potabile è sospesa in località Capoluogo per problemi all’acquedotto.
A Milano, l’allerta meteo è in corso dal pomeriggio e dalla mezzanotte. Nella notte, sono caduti 27 millimetri di pioggia nella zona ovest, con minori accumuli altrove. I livelli dei fiumi Seveso e Lambro sono al momento ancora bassi, ma i temporali continueranno durante la giornata. A Milano, MM e Amsa stanno intervenendo su piccoli allagamenti stradali, con qualche problema tecnico ai sottopassi, in particolare quello di Pompeo Leoni. I vigili del fuoco hanno effettuato circa venti interventi in mattinata e sono in attesa di altre richieste, per lo più relative ad allagamenti di scantinati e alberi pericolanti.
In Liguria, il vento ha superato i 100 km/h a Genova, con raffiche fino a 157 km/h sulle alture di Sori. Questo ha provocato la caduta di alberi, rami, cartelloni e gazebo. Le forti piogge hanno causato allagamenti e esondazioni, soprattutto nel ponente ligure. A Albenga, il rio Carenda ha superato gli argini, causando l’allontanamento di una decina di persone dalle loro abitazioni. Il rio Antoniano è esondato a monte della provinciale 39, con interruzioni del traffico. La linea ferroviaria è stata bloccata a causa della caduta della linea aerea, e i tecnici sono al lavoro per il ripristino. L’allerta arancione, in vigore dalle 00:00, terminerà alle 13 di oggi.
In Veneto, piogge persistenti interessano tutta la regione con un abbassamento delle temperature dovuto a un’area ciclonica. Le precipitazioni, localmente intense, interessano diverse aree, ma i vigili del fuoco non segnalano criticità particolari. A Venezia, è previsto un avviso di marea di 100 centimetri sul medio mare, che interesserà le zone più basse della città, inclusa Piazza San Marco. Già da domani, si prevede un ritorno dell’alta pressione con piogge in diminuzione e cielo sereno o poco nuvoloso per il weekend, anche se una nuova depressione potrebbe portare nuvolosità e piogge dalla domenica sera.
In Toscana, il presidente della Regione Eugenio Giani ha dichiarato che non ci sono al momento particolari criticità per il maltempo. I livelli dei fiumi sono sotto controllo e si prevede l’attivazione di nuovi sistemi temporaleschi lungo la costa centro-settentrionale con precipitazioni intense. La Protezione civile regionale è in allerta e pronta ad intervenire se necessario.
Cronaca
Torino, caos dopo lo sciopero generale: scontri, stazioni bloccate e bandiere bruciate
La manifestazione legata allo sciopero generale di oggi, 29 novembre, si è trasformata in un teatro di tensione e disordini a Torino. Dopo i primi scontri con la polizia davanti alla stazione di Porta Nuova, un gruppo di manifestanti, tra cui studenti e attivisti pro Palestina, ha occupato i binari della stazione di Porta Susa. La circolazione ferroviaria nel nodo torinese è stata bloccata, causando gravi ritardi per treni ad alta velocità, Intercity e Regionali, come confermato da Trenitalia.
I manifestanti hanno bloccato il traffico ferroviario per ore, generando disagi per i pendolari, alcuni dei quali hanno avuto battibecchi con il gruppo di attivisti. L’occupazione dei binari è terminata intorno alle 13:20, quando i manifestanti si sono spostati su Corso Bolzano per unirsi ad altri cortei. Durante il prosieguo della protesta, è stata bruciata una bandiera dell’azienda Leonardo.
La mattinata è stata segnata da tensioni e scontri. Uova, vernice rossa e fumogeni sono stati lanciati contro le forze dell’ordine da giovani legati all’Intifada studentesca. In Piazza Carlo Felice, nei pressi di Porta Nuova, i manifestanti hanno dato fuoco a un fantoccio raffigurante Matteo Salvini, oltre a fotografie del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di altri membri del governo come Guido Crosetto e Roberto Cingolani.
Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia, ha condannato duramente gli episodi:
“Gli antagonisti seguono alla lettera gli incitamenti alla rivolta sociale del segretario della CGIL Landini, mettendo a ferro e fuoco Torino. Fratelli d’Italia sarà sempre al fianco delle forze dell’ordine e del governo per contrastare questa violenza.”
La situazione ha riportato alla memoria periodi di tensione sociale che si sperava fossero superati, mentre la città si interroga sui limiti tra protesta e violenza.
Cronaca
Scoperto falso cieco: per 20 anni ha incassato 120mila euro di pensione
Per oltre 20 anni ha percepito una pensione di invalidità come cieco totale, ma era in realtà ipovedente. La Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha smascherato la truffa a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, sequestrando 124.794,05 euro a un uomo e a sua moglie, entrambi indagati per truffa aggravata finalizzata all’indebita percezione di sussidi pubblici.
L’indagine ha rivelato che dal 2004 l’uomo, privo dei requisiti necessari, percepiva indebitamente la pensione per cecità assoluta e l’indennità di accompagnamento. Le prove raccolte dai finanzieri mostrano che l’indagato conduceva una vita del tutto autonoma, incompatibile con la condizione dichiarata.
In video e appostamenti, è stato osservato attraversare la strada senza bisogno di assistenza, trasportare pesanti buste della spesa e inserire chiavi nella serratura con precisione. Durante un controllo fiscale, ha persino firmato un verbale senza alcuna difficoltà visiva. Tutti comportamenti che hanno insospettito gli investigatori e confermato la natura fraudolenta della pensione ricevuta.
La moglie dell’indagato è accusata di aver contribuito alla truffa, aiutando il marito a perpetrare l’inganno per anni. Secondo gli inquirenti, la somma percepita è stata utilizzata in parte per coprire il mutuo della famiglia, aggravando il danno alle casse pubbliche.
La Procura di Torre Annunziata, guidata da Nunzio Fragliasso, ha sottolineato la gravità del reato, evidenziando come tali comportamenti danneggino non solo lo Stato ma anche chi necessita realmente di sostegno. Il sequestro preventivo del denaro rappresenta il primo passo verso il recupero della cifra indebitamente percepita.
L’episodio riaccende i riflettori sulle truffe ai danni dello Stato, spingendo le autorità a intensificare i controlli per garantire che le risorse pubbliche siano destinate a chi ne ha effettivo bisogno.
Cronaca
Latina: chiuso ristorante dopo un malore, gravi irregolarità igienico-sanitarie
Un ristorante di Latina è stato chiuso dai Carabinieri del Nas in collaborazione con il personale della Asl, a seguito di gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali riscontrate durante un controllo. L’intervento è scattato dopo che un cliente, che aveva consumato una cena a base di pesce, ha accusato un malore.
Secondo quanto riportato, l’uomo avrebbe manifestato sintomi compatibili con una tossinfezione alimentare o una reazione allergica dopo aver mangiato tonno e alici. Gli alimenti sospetti sono stati sequestrati e inviati a laboratorio per verificare la presenza di contaminanti o allergeni non dichiarati.
Le verifiche nel locale hanno fatto emergere una situazione allarmante: circa 400 kg di alimenti, tra pesce, carne e prodotti vegetali, erano conservati in condizioni di promiscuità, senza etichette e senza rispettare le norme igieniche. La mancata adozione del sistema di autocontrollo HACCP, obbligatorio per garantire la sicurezza alimentare, è stata una delle infrazioni più gravi rilevate. Gli alimenti, considerati potenzialmente pericolosi, sono stati immediatamente distrutti per tutelare la salute pubblica.
Il valore della struttura chiusa è stato stimato in circa 400mila euro. Il titolare è stato multato per un totale di 3.000 euro e rischia ulteriori sanzioni in base ai risultati delle analisi sui campioni prelevati.
Le autorità hanno ribadito l’importanza del rispetto delle normative in materia di sicurezza alimentare, sottolineando che violazioni come queste possono mettere a rischio non solo i consumatori, ma anche l’intera attività commerciale.
L’episodio si aggiunge a recenti casi simili, come quello di un ristorante etnico a Parma, dove i Nas avevano trovato ragnatele, insetti morti e altre gravi irregolarità, evidenziando un problema diffuso nella gestione delle strutture ristorative.
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