Connect with us

Tv e Spettacolo

Su Canale 5 “Annalisa tutti in Arena”

Published

on

Giovedì 5 settembre, in esclusiva e in prime-time su Canale 5, andrà in onda “Annalisa Tutti in Arena”, il concerto-evento all’insegna della grande musica con le immagini del primo live completamente sold out della cantautrice all’Arena di Verona tenutosi lo scorso 14 maggio. Una serata speciale ricca di sorprese che regalerà al pubblico di Canale 5 momenti inediti ed emozionanti con i più grandi successi di Annalisa. Ospiti con lei sul palco straordinari nomi della musica italiana: Elisa, Giorgia, Tananai, Irama ed Ernia. Accompagnano Annalisa i suoi musicisti di sempre: Daniel Bestonzo (keyboards & synthesizers), che ha curato anche la direzione musicale dello spettacolo, Gianni Pastorino (keyboards & synthesizers) e Dario Panza (Drums & electronic pads). Inoltre, dodici ballerini, diretti da Simone Baroni, si mescolano attraverso avvolgenti coreografie alle sonorità dell’artista, determinandone l’intensità e la potenza.
La direzione artistica dello show è affidata a Jacopo Ricci. Il Creative Director, Lighting e Show Designer creerà un ambiente capace di riflettere il concetto di vorticosità dell’esistenza umana, affiancata al principio evolutivo di un’artista che, attraversando ostacoli e difficoltà, nasce, si evolve e matura, sulla base di uno spirito artistico che si definisce nel tempo. Quello che viene proposto musicalmente e visivamente è un viaggio emozionale completo che accompagnerà lo spettatore dall’inizio alla fine, nelle fasi evolutive della vita e della carriera di Annalisa. Nello show vengono utilizzate le più avanzate tecniche visuali disponibili, come le tecnologie generative in real time e in intelligenza artificiale. “Annalisa Tutti in Arena” è una produzione tv FRIENDSTV e la regia di Luigi Antonini. Questa è l’ultima occasione di vedere live Annalisa, che ha concluso un tour sorprendente con oltre 200 mila biglietti venduti tra palazzetti, due Arena di Verona e una serie di concerti nei principali festival estivi, realizzando ovunque il sold out.

foto: ufficio stampa Mediaset

Tv e Spettacolo

Comencini “Mi serviva tempo per fare un film su me e mio padre”

Published

on

By

“E’ un film che avevo dentro di me da sempre. E’ un film difficile da fare, mi serviva del tempo per sentirmi abbastanza matura come regista per sentirmi all’altezza di farlo. E anche dal punto di vista personale, avevo bisogno di tempo per elaborare in maniera libera e serena tante cose del mio vissuto. Ci vuole del tempo anche per poter dire grazie. Durante il lockdown c’era una sensazione di angoscia diffusa, e anche l’idea che il cinema potesse un pò perdersi: in quei giorni ho sentito forte la necessità di mettere per iscritto questi ricordi che erano da sempre nella mia memoria. Dopo aver scritto la sceneggiatura, ho chiesto un parere, un consiglio a un mio maestro, Marco Bellocchio: gli ho chiesto di leggerla, lui l’ha letta e mi ha incoraggiata a fare il film al punto di volerlo produrre”. Così la regista Francesca Comencini oggi in conferenza stampa alla Mostra del cinema di Venezia per il suo film “Il tempo che ci vuole”, con Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano, presentato Fuori Concorso. Un’opera autobiografica incentrata sul rapporto tra la Francesca bambina, adolescente e giovane adulta, e suo padre Luigi, uno dei registi più importanti del cinema italiano.
“Il legame padre-figlia è assolutamente fondante nella vita di qualsiasi bambina e donna. E di fatto mi sono resa conto che nel cinema è stato trattato poco. Il tentativo del film è anche di raccontare questo legame così importante”, ha proseguito Comencini che poi ha sottolineato che “è ispirato dall’idea della fiaba. Nel momento in cui girava Pinocchio, mio padre era veramente felice e sprigionava la felicità di un sogno che aveva cullato per anni. Lui cercava dei codici di un racconto fiabesco italiano, con la società contadina, con la miseria, con la fantasia che si sprigiona dalla realtà. Era un uomo molto concreto, che conosceva tutti i mestieri del cinema e che aveva una fortissima connessione con il sè stesso bambino. Credeva nel fiabesco in maniera seria, per lui era una componente seria della vita”.
Nel film, Fabrizio Gifuni incarna il padre Luigi Comencini: “Ho fatto un lavoro di ricerca per interpretarlo. Mi sembrava insensato andare in una direzione fortemente evocativa, ma sarebbe stato insensato anche non tenere conto del corpo e della voce di Luigi. Evocare fantasmi è un gioco impossibile, da apprendisti stregoni. Comencini era un regista molto schivo, c’è poco materiale su di lui. Per avere maggiore idea su di lui bisogna riguardare l’inchiesta I bambini e noi: un lavoro insuperato e lì c’è Luigi perchè è in campo. Aveva una speciale qualità nell’ascolto, intervistava bambini di ogni classe sociale senza nessuna idea di partenza. Lui aveva un ascolto e un’empatia nei confronti dei bambini perchè si metteva al loro livello. Mi è stato molto utile. Poi ho interiorizzato il personaggio, non bisogna avere fretta, aspettare per arrivare fino a dove si può arrivare. Per me è stata poi la possibilità di vedere e rivedere film straordinari di un regista tra i più grandi che abbiamo mai avuto”. Il ruolo della stessa Francesca è affidato a Romana Maggiora Vergano, attrice che si è rivelata al grande pubblico con C’è ancora domani di Paola Cortellesi: “Mi sono sentita privilegiata e orgogliosa che Francesca mi avesse scelto. Questa storia ha un respiro universale, non è solo la storia di Francesca e suo padre. Sul copione non c’è scritto Francesca e Luigi, ma padre e figlia”.

foto: xp2/Italpress

(ITALPRESS).

Continue Reading

Tv e Spettacolo

Al via su Rai 3 “A casa di Maria Latella”, Raggi tra i primi ospiti

Published

on

By

Parafrasando la celebre commedia di Giuseppe Patroni Griffi, si potrebbe definire il nuovo programma di Maria Latella (Rai3, dal 10 settembre) “Metti una sera… dopo cena”. E’, infatti, nell’orario in cui solitamente si fa uno spuntino dopo il cinema o il teatro che “A casa di Maria Latella” andrà in onda (la seconda serata) con gli ospiti serviti a tavola con un primo piatto e un dessert. E, naturalmente, con una bella chiacchierata su un tema di politica, economia o di attualità. Saranno quattro, scelti non a caso ma con qualcosa da dire (a vario titolo) sul tema trattato e, possibilmente, con almeno una presenza femminile e quella di un 30-35enne, «una generazione – dice la giornalista – a cui non viene sempre data voce con il rischio di perderci un pezzo di mondo».
Latella torna in Rai (su Rai3, da dove era partita più di vent’anni fa) dopo una lunga militanza su Sky e proprio quando dalla Rai si preferisce uscire piuttosto che entrare: «Mi piace fare le cose in controtendenza. E, poi, credo che il servizio pubblico sia essenziale per la crescita di questo Paese. Sono figlia di insegnanti e mi è stato raccontato che il maestro Manzi è stato un fenomeno che ha cambiato la faccia dell’Italia. Non dico che tutto debba tornare a quella dimensione ma una sera possiamo parlare di un tema che riguarda tante famiglie e farlo con persone che sanno di cosa si parla».
Nella prima puntata il tema sarà quello del problema degli affitti a Milano e a parlarne a tavola con la padrona di casa (la location è un vero appartamento nel palazzo in cui Latella vive a Roma) saranno Ferruccio De Bortoli, lo scrittore Jonathan Bazzi e il comico Edoardo Ferrario. A leggere, anzi a declamare, il menù sarà sempre un attore (si parte con Paola Minaccioni) e, a fine serata, arriverà un ospite a sorpresa che sarà protagonista di un faccia a faccia con Latella: si comincia con Virginia Raggi che, promette la giornalista, «si toglierà qualche sassolino». Sempre, però, con il tono colloquiale che caratterizzerà il programma: «Amo chiacchierare e mi piace farlo a tavola. Vengo da una famiglia del Sud, ricordo ancora le donne anziane che chiacchieravano sedute fuori alla porta di casa. Noi italiani abbiamo questa capacità di raccontarci ed è un peccato perderla. Spesso i ritmi sincopati dei talk show non consentono di sviluppare le conversazioni; a tavola, invece, c’è tempo anche per battute che altrove non verrebbero in mente. Racconteremo agli spettatori anche che cosa mangiamo».
Il direttore dell’Approfondimento Rai Paolo Corsini conferma: «Con “A casa di Maria Latella” vogliamo innovare il tradizionale talk-show, ne abbiamo già tanti. Evitiamo la logica del pollaio e cerchiamo di tirare fuori conversazioni tranquille, dando priorità ai temi e agli ospiti. In questo modo il programma va a rafforzare la già ricca offerta di Rai3». Certo, ammette, «la serata del martedì è già ben presidiata ma esserci è un dovere del servizio pubblico. E, anche se c’è un minimo di sovrapposizione con altri programmi, non siamo preoccupati».
Dopo avere commentato l’ipotesi che nei mesi estivi la voleva come sostituta di Serena Bortone («Ho sentito delle voci come voi ma, dopo avere fatto per tanti anni il sabato e la domenica su Sky Tg24, ho deciso che avrei salvaguardato la vita familiare stando a casa il weekend») e assicurato di «non avere visto alcun paletto finora, riparliamone tra un anno»), Latella conclude affermando che le piacerebbe ospitare alla sua tavola e intervistare Maria Rosaria Boccia anche se «mi ha già preceduto il quotidiano La Stampa».

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Continue Reading

Tv e Spettacolo

Torna Linea Blu Discovery, alla scoperta delle marinerie d’Italia

Published

on

By

Al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste è stata presentata la seconda edizione del programma Rai Linea Blu Discovery, un viaggio alla scoperta del mondo della pesca italiana, che andrà in onda su Rai1 e Rai Italia di sabato, il 14, 21 e 28 settembre, alle ore 14 e sarà condotto da Giulia Capocchi e Fabio Gallo. Il programma nasce dalla collaborazione tra RAI, TvCom e Federpesca, con il contributo del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste per raccontare al grande pubblico il mondo della pesca industriale italiana.
E’ intervenuto il Ministro Francesco Lollobrigida insieme ad Angelo Mellone, Direttore Intrattenimento Day Time Rai, Francesca Biondo, Direttrice Federpesca, Fabio Gallo, Conduttore Linea Blu Discovery e il Capitano di Vascello (CP) Paolo Marzio – Capo Reparto Pesca Marittima.
“E’ una trasmissione che fa respirare il mare e che può andare incontro all’esigenza di far percepire una minoranza produttiva che è straordinariamente importante, perchè il pesce di qualità sulla nostra tavola non arriva da solo”, questa la riflessione del Ministro che ha puntato sulla necessità di difendere tale settore e ha anche colto l’occasione per lanciare una frecciatina al Direttore Mellone “Trasmissioni di qualità, come queste, vengono promosse grazie ai fondi di FEAMPA, speriamo che anche trasmissioni gratuite comincino a parlare bene della produzione italiana. Diciamo che la televisione di Stato deve informare. Ci si aspetterebbe una comunicazione ad ampio spettro”. Ha poi aggiunto “Uno dei fatti, che credo epocali, è la modifica della legge che mette nelle stesse condizioni agricoltori e pescatori di avere gli stessi diritti. La pesca non è un problema per l’ambiente ma una risorsa, se fatta nelle modalità della legge. E’ evidente che vanno normati alcuni atteggiamenti e che va difeso il modello di pesca non solo nel consesso nazionale ma anche nei contesti internazionali. Abbiamo attuato politiche di promozione, attraverso la Rai ma anche attraverso manifestazioni, mettendo insieme la filiera per rendere competitivi sui mercati internazionali tutti i nostri prodotti”.
Infine ha ricordato l’appuntamento con il prossimo G7 a Ortigia tra il 21 e il 29 settembre “Il primo nella storia che mette sullo stesso piano pesca e agricoltura. Oggi si parla di sovranità alimentare, di produzione del cibo, di garanzia delle filiere di approvvigionamento che sono quelle che un giorno rischieremo di rimpiangere se non le difendiamo”.
Dopo l’edizione dello scorso anno, il nuovo viaggio diviso in tre puntate, porterà gli spettatori alla scoperta di alcune tra le più note marinerie del nostro Paese: Sciacca (AG), Portoscuso (SU), Procida (NA), Livorno, Bagnara Calabra (RC) e San Benedetto del Tronto (AP). In ognuna di queste comunità i conduttori, guidati dagli uomini e dalle donne di Federpesca, incontreranno i pescatori, li seguiranno nel loro lavoro per mostrare al pubblico la grande ricchezza dei nostri mari e le diverse tecniche di pesca. Si parlerà di tradizioni, progetti per la salvaguardia dell’ambiente. Verranno proposti piatti tipici delle varie cucine, percorrendo tutta ciò che rende una eccellenza la filiera italiana. “Abbiamo voluto sottolineare fortemente l’armonia, che spesso non veniva esaltata nella maniera più corretta, tra la pesca e acqua cultura che sono un tutt’uno, si spalleggiano, fanno squadra e affrontano le difficoltà di tutti i giorni” ha rivelato Gallo.
“E’ un progetto realizzato con il Piano Nazionale Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura 2024, quindi anche con il supporto del Ministero” ha spiegato la direttrice di Federpesca “Continuiamo questa esperienza, dopo il discreto successo dello scorso anno. La trasmissione è stata vista da più di un milione e mezzo di telespettatori. Un numero importante per il nostro settore che non riesce ad arrivare al grande pubblico e di cui non si parla bene sui giornali e sui media. Abbiamo voluto raccontare un settore che non è solo in crisi, ma che non vuole permettere a chi lo racconta in una maniera criminalizzante di essere escluso dall’economia di questo paese. Quindi attraverso questa trasmissione vogliamo raccontare agli italiani un settore che si sta rimettendo in cammino anche grazie alle politiche di questo governo, per garantirgli un futuro dignitoso e di profitti”.
Mellone ha concentrato l’attenzione invece sullo stile del programma: “Linea Blu Discovery è uno di quei casi fecondi e positivi dove un prodotto che nasce brandizzato, assume e proietta valori tipici di servizio pubblico, perchè tratta il settore della pesca che spesso viene raccontato poco e tante volte male, poichè si conosce poco. Il mare è una materia prima che deve essere lavorata, che circonda una nazione che è immersa nel Mediterraneo, ed è un settore, che pur essendo in crisi, ha una fortissima dignità narrativa”. Linea Blu Discovery “E’ un salto in avanti rispetto al capostipite Linea Blu per contenuti e per il passaggio da una dimensione divulgativa a una narrativa”. Infine il Capitano Marzio ha portato la testimonianza del corpo a cui appartiene “In un viaggio nel mondo della pesca non poteva che essere presente il personale della Capitaneria di Porto, perchè con i pescatori condividiamo tradizioni, passioni e l’amore per il mare che ci fa fare il nostro lavoro nel modo più semplice”.

– Foto: xl5/Italpress –

(ITALPRESS).

Continue Reading

Le più Lette

Copyright © 2017 Zox News Theme. Theme by MVP Themes, powered by WordPress.