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Sigarette vs sigarette elettroniche: Rischi e Considerazioni per la Salute

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La domanda se fumare sigarette elettroniche sia “meglio” delle sigarette normali è complessa e dipende da vari fattori, tra cui i rischi per la salute a lungo termine, la dipendenza, e gli effetti collaterali.

1. Sigarette Tradizionali

Le sigarette tradizionali contengono tabacco che, quando bruciato, rilascia oltre 7.000 sostanze chimiche, molte delle quali sono tossiche e almeno 70 sono note per essere cancerogene. Fumare sigarette tradizionali è associato a una serie di gravi problemi di salute, tra cui:

  • Cancro (soprattutto ai polmoni, ma anche a bocca, gola, esofago, pancreas, vescica, e altri).
  • Malattie cardiovascolari (infarti, ictus, malattie delle arterie).
  • Malattie respiratorie (bronchite cronica, enfisema, malattie polmonari ostruttive croniche).

2. Sigarette Elettroniche

Le sigarette elettroniche (o e-cigarettes) funzionano riscaldando un liquido (che spesso contiene nicotina, aromi e altre sostanze chimiche) per produrre un aerosol che viene inalato. Sono spesso considerate meno dannose delle sigarette tradizionali per alcuni motivi:

  • Mancanza di combustione: Le e-cigarettes non bruciano tabacco, quindi non producono molte delle sostanze chimiche nocive presenti nel fumo di sigaretta.
  • Esposizione ridotta a sostanze cancerogene: Gli studi hanno trovato che i livelli di sostanze chimiche nocive presenti nel vapore delle sigarette elettroniche sono generalmente inferiori a quelli del fumo di sigaretta.

3. Rischi e Considerazioni per la Salute delle Sigarette Elettroniche

Nonostante siano generalmente considerate meno dannose delle sigarette tradizionali, le sigarette elettroniche non sono prive di rischi:

  • Nicotine: La maggior parte delle sigarette elettroniche contiene nicotina, una sostanza che crea dipendenza e può avere effetti negativi sulla salute cardiovascolare. La nicotina è particolarmente dannosa per i giovani, poiché può influenzare lo sviluppo cerebrale.
  • Sostanze chimiche nel vapore: Sebbene le sigarette elettroniche contengano meno sostanze chimiche dannose rispetto alle sigarette tradizionali, il vapore può contenere sostanze tossiche come formaldeide, acroleina e metalli pesanti.
  • Effetti a lungo termine sconosciuti: Le sigarette elettroniche sono un fenomeno relativamente nuovo, quindi gli effetti a lungo termine sulla salute non sono ancora completamente compresi.

4. Utilizzo per Smettere di Fumare

Le sigarette elettroniche sono a volte utilizzate come strumenti per smettere di fumare. Alcuni studi suggeriscono che possono essere efficaci nel ridurre o cessare l’uso di sigarette tradizionali per alcuni fumatori. Tuttavia, non sono considerate la prima scelta per la cessazione dal fumo dai principali enti di salute pubblica, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) o la Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti, che raccomandano metodi più collaudati come la terapia sostitutiva della nicotina (cerotti, gomme) o farmaci specifici.

In generale, sebbene le sigarette elettroniche possano essere meno dannose delle sigarette tradizionali, non sono senza rischi. Per i fumatori adulti che cercano un’alternativa meno dannosa o uno strumento per smettere, potrebbero rappresentare una scelta migliore rispetto alle sigarette tradizionali. Tuttavia, per i non fumatori, soprattutto i giovani, l’uso delle sigarette elettroniche è sconsigliato a causa dei rischi associati alla dipendenza da nicotina e all’esposizione a sostanze chimiche. La scelta migliore per la salute è evitare completamente l’uso di sigarette, sia tradizionali che elettroniche.

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Come scattare foto a livello professionale

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Scattare foto a livello professionale implica una combinazione di competenze tecniche, conoscenze artistiche e attrezzature di alta qualità. Ecco alcuni passaggi chiave per ottenere risultati professionali:

  1. Conoscere la tua attrezzatura: Familiarizzati con la tua macchina fotografica e gli obiettivi che usi. Impara a utilizzare manualmente le impostazioni come l’apertura del diaframma, la velocità dell’otturatore e l’ISO per avere un controllo completo sulla foto.
  2. Composizione: Studia le regole della composizione, come la regola dei terzi, la simmetria e le linee guida. La composizione aiuta a dirigere l’occhio dell’osservatore e a creare immagini più interessanti e bilanciate.
  3. Illuminazione: La luce è cruciale nella fotografia. Impara a lavorare con la luce naturale e artificiale. Sperimenta con l’illuminazione laterale, frontale e a contro luce per ottenere effetti diversi.
  4. Focus e profondità di campo: Usa la messa a fuoco manuale se necessario e controlla la profondità di campo per isolare il soggetto e creare uno sfondo sfocato (bokeh) o per mantenere tutto a fuoco.
  5. Post-produzione: La modifica delle immagini in software come Adobe Lightroom o Photoshop è spesso necessaria per migliorare le foto. Impara a ritoccare le immagini, correggere i colori e fare il ritaglio necessario.
  6. Stile personale: Sviluppa uno stile unico che ti rappresenti come fotografo. Questo ti aiuterà a distinguerti e a creare un portafoglio coeso.
  7. Esercitati costantemente: La pratica continua ti aiuterà a migliorare le tue competenze e a capire meglio cosa funziona e cosa no.
  8. Feedback e critica: Mostra il tuo lavoro a colleghi o mentori e accetta le critiche costruttive per crescere e migliorare.

L’aspetto tecnico è importante, ma anche la tua visione creativa e il modo in cui riesci a raccontare una storia attraverso le immagini fanno la differenza in una foto professionale.

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SAI PERCHE’… si sente il mare nelle conchiglie?

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Fin dall’infanzia ci è stato insegnato che se mettiamo una conchiglia vicino all’orecchio possiamo sentire il suono rilassante delle onde del mare che si infrangono sulla riva. Questa immagine romantica della natura ha catturato l’immaginazione di molti, ma è davvero accurata?

Quando avviciniamo una conchiglia all’orecchio, non stiamo realmente ascoltando il mare. In realtà, ciò che percepiamo è una combinazione di suoni ambientali circostanti che vengono amplificati e modificati dalla struttura della conchiglia stessa.

Il fenomeno è spiegato dalla risonanza di Helmholtz: le onde sonore dell’ambiente investono la cavità della conchiglia, creando onde di risonanza che rimbalzano tra le pareti interne. Alcune onde vengono silenziate, altre amplificate, a seconda della forma e delle dimensioni della conchiglia. Questo processo produce un suono ovattato che può ricordare il costante movimento delle onde marine.

Non è solo la conchiglia a potenziare questi suoni: oggetti cavi come bottiglie o bicchieri possono creare effetti simili. La conchiglia agisce come una sorta di cassa di risonanza che modifica e amplifica i suoni ambientali, creando l’illusione del mare.

Quindi, se ascoltiamo il suono delle onde mentre siamo al mare e usiamo una conchiglia, in realtà stiamo udendo la risonanza del suono delle onde stesse. Tuttavia, lo stesso effetto non si verifica altrove, come in città o a casa.

In definitiva, il “suono dell’oceano” che percepiamo con una conchiglia non è tanto legato alla conchiglia in sé, ma piuttosto alla sua capacità di amplificare e modificare i suoni circostanti. È un fenomeno affascinante che ci ricorda la complessità e la bellezza delle onde sonore e della percezione sensoriale.

Quindi, se volete veramente godervi il suono delle onde, niente batte l’esperienza di essere sulla costa e lasciarsi avvolgere dalla magia del mare.

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Svezia | La storia di Kevin Lidin: da calciatore in serie A a monaco buddista

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Dai campi da calcio di alto livello (anche in Italia) ai monasteri in Thailandia: una storia sorprendente di trasformazione e ricerca di Kevin Lidin, ex calciatore che ha militato per diversi anni nei club italiani. Il centrocampista svedese, nato nel 1999, ha dovuto abbandonare il calcio a 31 anni a causa di un infortunio, e da allora ha deciso di rivoluzionare la sua vita, intraprendendo un viaggio alla ricerca della serenità e della spiritualità ritrovata. Giunto in Thailandia, Lidin ha abbracciato completamente il mondo dei monaci buddisti.

Il Calcio e l’Esperienza in Italia

Lidin, dotato di una buona tecnica nel centrocampo, è arrivato in Italia da giovane. A 18 anni ha firmato il suo primo contratto con il Pisa, dopo essere stato notato mentre giocava per il Lund, un club svedese. In seguito ha giocato in prestito al Bologna, al Lund e successivamente è tornato al Pisa prima di trasferirsi alla Paganese. La sua carriera calcistica è stata segnata da numerosi infortuni, e dopo il ritorno in Svezia come svincolato, Lidin ha deciso di congedarsi dal calcio giocato a soli 31 anni.

Abbandonati gli scarpini e il pallone, Kevin ha intrapreso una strada completamente diversa, orientata alla meditazione e alla spiritualità. Inizialmente si è dedicato all’insegnamento dello Yoga, ma dopo un viaggio in Thailandia ha scelto di trascorrere un anno intero in un tempio buddista. Questa esperienza ha segnato una trasformazione completa: capelli rasati e indosso della kesa, la tradizionale veste arancione dei monaci buddisti al posto della maglia e dei pantaloncini. Dopo il ritorno in Svezia, Lidin continua a coltivare la sua passione per la meditazione e lavora come istruttore di Yoga. Pur non vivendo recluso come un monaco, prosegue il suo cammino spirituale seguendo i principi di questa nuova vita. Il calcio, ormai, è solo un ricordo lontano.

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