Cronaca
Cirò Marina (KR) | Appello dei genitori di Franco Mastrota, scomparso dal 25 agosto
I familiari di Franco Mastrota, un giovane di 29 anni, hanno lanciato un appello urgente per ritrovare il loro caro, scomparso il 25 agosto scorso dalla comunità di recupero per tossicodipendenze di Cirò Marina. Secondo le informazioni disponibili, Franco si sarebbe allontanato dalla struttura in seguito a una lite con un altro ospite. Da quel momento, però, non si hanno più sue notizie, e le sue condizioni di salute destano grande preoccupazione.
Franco ha bisogno di cure mediche quotidiane per mantenere la sua stabilità psicofisica, essendo sotto terapia farmacologica. La famiglia teme che l’interruzione della terapia possa causare disorientamento e comportamenti aggressivi, complicando ulteriormente la sua situazione. Inoltre, al momento della scomparsa, Franco non aveva con sé mezzi per contattare i suoi familiari, che temono possa trovarsi in una situazione di difficoltà.
I parenti hanno già presentato denuncia alle autorità, e chiedono a chiunque abbia informazioni utili su Franco o lo abbia visto recentemente di mettersi in contatto immediatamente con loro o con le forze dell’ordine. Anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” si sta occupando del caso, nel tentativo di aiutare la famiglia a ritrovare il loro caro.
L’auspicio è che Franco possa essere ritrovato quanto prima e che possa ricevere l’aiuto necessario per tornare in sicurezza dai suoi cari.
Cronaca
Milano: Sequestro di beni per un caso di riciclaggio legato alla ‘ndrangheta
La Guardia di Finanza di Milano ha avviato il sequestro preventivo di beni per oltre 3 milioni di euro, su ordine del Tribunale di Milano, nei confronti di un soggetto accusato di riciclaggio e reati fiscali, con aggravante di agevolazione a un’associazione mafiosa. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.), ha fatto luce su un sodalizio criminale dedito a reati tributari, fallimentari e a illecito impiego di manodopera, con i proventi derivanti da tali attività illecite destinati a un clan di ‘ndrangheta, con cui l’imputato avrebbe legami familiari.
Le operazioni investigative, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria (P.E.F.) della Guardia di Finanza di Milano e della Compagnia di Gorgonzola, hanno rivelato una netta sproporzione tra i redditi dichiarati dall’imputato e il suo tenore di vita. Sono emersi, infatti, acquisti di immobili a Milano e provincia e disponibilità finanziarie su conti correnti incompatibili con le sue fonti lecite di reddito. Il valore dei beni sequestrati include proprietà immobiliari e liquidità, per un ammontare totale superiore ai 3 milioni di euro.
Le indagini sono scaturite da attività precedenti che avevano già evidenziato il coinvolgimento dell’individuo in un giro di attività illecite destinate a finanziare la criminalità organizzata. Sebbene il procedimento sia ancora in fase preliminare, e l’esito del sequestro possa considerarsi definitivo solo con una successiva confisca irrevocabile, l’operazione segna un passo importante nella lotta contro la criminalità economica e la sua connessione con la mafia. Al momento, i beni sequestrati sono stati affidati a un amministratore giudiziario per le operazioni di immissione in possesso.
Questa azione è un ulteriore esempio del costante impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il riciclaggio di denaro e i legami tra criminalità organizzata e attività economiche illegali, con l’obiettivo di smantellare i meccanismi che alimentano la ‘ndrangheta e altre organizzazioni mafiose.
Cronaca
Napoli, tragico omicidio di un 18enne: interviene Maresca
È morto il giovane di 18 anni, Arcangelo Correra, che questa mattina, intorno alle 5, è stato colpito alla testa da colpi di arma da fuoco nel centro storico di Napoli. Il ragazzo, che si trovava in via dei Tribunali, vicino piazza Sedil Capuano, è stato avvicinato da un uomo che gli ha sparato un colpo alla testa prima di fuggire rapidamente. Trasportato d’urgenza all’ospedale Vecchio Pellegrini in condizioni critiche, Correra non è riuscito a sopravvivere.
La vittima, un ragazzo incensurato, è cugino di Luigi Caiafa, un 17enne morto nel 2020 durante una rapina, ucciso da un poliziotto. La violenza che ha colpito Arcangelo Correra si inserisce in un contesto sempre più preoccupante di episodi di violenza giovanile nella città partenopea.
In seguito all’omicidio, il magistrato antimafia Catello Maresca ha lanciato un appello urgente al Governo, chiedendo interventi concreti per contrastare il fenomeno della violenza tra i giovani. Maresca ha sottolineato che la situazione di Napoli è ormai insostenibile, indicando la necessità di un commissario ad hoc per affrontare il problema. Per Maresca, è fondamentale adottare una strategia che combini il controllo, la repressione e un forte impegno educativo contro la criminalità, con un’attenzione particolare alla formazione antimafia.
L’ennesimo episodio di violenza getta una luce preoccupante sulla crescente criminalità giovanile che continua a segnare la vita di Napoli, sollevando la necessità di un’azione decisa e tempestiva da parte delle istituzioni.
Cronaca
Operazione contro la contraffazione a Catania: sequestrati oltre 6.000 articoli falsi
Le forze della Guardia di Finanza di Catania hanno intensificato le operazioni di contrasto alla contraffazione nel centro storico della città, con particolare attenzione al noto mercato “Fera o Lunì”. Nel corso di un’attività mirata, i militari hanno notato movimenti sospetti da parte di un cittadino extracomunitario nelle vicinanze di una bancarella che proponeva orologi e altri articoli di alta qualità. Dopo aver avviato un servizio di osservazione, le Fiamme Gialle hanno raccolto informazioni e individuato un’abitazione, verosimilmente utilizzata come deposito per la merce contraffatta.
Il lavoro di indagine ha portato all’identificazione di un soggetto che, uscendo dall’edificio, aveva con sé portafogli e orologi contraffatti. A seguito di una perquisizione domiciliare, sono stati scoperti oltre 6.400 articoli di lusso, tra cui occhiali, scarpe e orologi, tutti riconducibili a marchi prestigiosi come Rolex, Gucci, Louis Vuitton, e molti altri, tutti sprovvisti di documentazione legale. Il valore stimato della merce sequestrata supera i 250.000 euro.
L’operazione ha messo in luce una nuova modalità di distribuzione dei prodotti contraffatti, con numerose scatole rinvenute nell’abitazione senza alcun riferimento alle aziende legittime, a conferma dell’utilizzo di canali digitali per la vendita di questi articoli falsi. L’uomo, coinvolto nella gestione di questo deposito illecito, è stato denunciato alla giustizia, mentre la merce è stata sottoposta a sequestro per i reati di contraffazione e ricettazione.
L’operazione rientra in un ampio piano della Guardia di Finanza per combattere il fenomeno della contraffazione, che non solo danneggia l’economia legale, ma rappresenta anche un pericolo per la salute dei consumatori. Le Fiamme Gialle continuano a essere impegnate nella tutela del mercato e nella protezione della qualità dei prodotti venduti in Italia.
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