Cronaca
Vieste (FG) | Incendio in una palazzina, 25 persone tratte in salvo
Nella serata di ieri, un incendio ha coinvolto una palazzina situata nel centro di Vieste, nel Foggiano, creando momenti di grande paura e apprensione tra i residenti e i turisti presenti nell’edificio. L’incidente si è verificato in un locale al piano terra, dove sembrerebbe che un corto circuito abbia innescato le fiamme, le quali si sono rapidamente propagate agli appartamenti superiori.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, che hanno lavorato intensamente per domare l’incendio e mettere in sicurezza l’intera area. L’intervento è stato reso possibile grazie alla collaborazione dei carabinieri e dei volontari della protezione civile, che hanno supportato le operazioni di evacuazione e soccorso. Tra gli eroici soccorritori, anche un uomo con una pala meccanica è stato fondamentale per evacuare alcune famiglie intrappolate, aiutandole a uscire attraverso finestre e balconi.
In totale, sono state salvate 25 persone, tra cui alcuni turisti che soggiornavano nella palazzina al momento dell’incendio. Durante le operazioni di soccorso, una donna ha riportato ustioni di lieve entità ed è stata trasportata in ospedale per le cure necessarie. Inoltre, due carabinieri che hanno partecipato attivamente ai soccorsi sono rimasti intossicati dal fumo e sono stati assistiti sul posto dai medici.
Grazie alla prontezza e alla coordinazione delle forze di soccorso, l’incendio è stato domato senza gravi conseguenze per le persone coinvolte, sebbene i danni materiali siano significativi. Gli abitanti e i turisti evacuati sono stati accolti in strutture di emergenza, in attesa di poter fare ritorno nelle loro abitazioni o trovare una sistemazione alternativa.
L’episodio ha lasciato la comunità di Vieste sotto shock, ma ha anche messo in luce il coraggio e la prontezza dei soccorritori, che con il loro intervento tempestivo hanno evitato un bilancio ben più drammatico. Le autorità stanno ora indagando per stabilire con precisione le cause dell’incendio e prevenire il verificarsi di simili incidenti in futuro.
Cronaca
Scontri a Torino durante lo sciopero generale: antagonisti contro la polizia in via Sacchi
Tensione e scontri tra manifestanti e forze dell’ordine a Torino durante lo sciopero generale di giovedì 28 novembre. Gli incidenti si sono verificati nel centro città, vicino alla stazione di Porta Nuova, precisamente in via Sacchi, dove un gruppo di antagonisti ha cercato di forzare il cordone di polizia e irrompere nella manifestazione principale. I manifestanti, appartenenti allo “spezzone sociale” del corteo, hanno tentato di passare con violenza attraverso la linea di sicurezza eretta dalle forze dell’ordine.
Le forze dell’ordine hanno risposto prontamente con cariche e manganellate, cercando di disperdere i dimostranti. I manifestanti hanno reagito con forza, sferrando calci, pugni e usando le aste delle bandiere per contrastare gli agenti. L’episodio ha avuto un forte impatto, con la zona di via Sacchi che è diventata teatro di uno scontro violento tra i due schieramenti.
Durante la protesta, i manifestanti hanno lanciato slogan contro il leader della Lega, Matteo Salvini, e si sono espressi anche contro il progetto della Tav Torino-Lione, tema che ha alimentato accesi dibattiti nel paese. La manifestazione, che inizialmente si era svolta in modo pacifico, ha subito una pesante escalation di violenza, attirando l’attenzione delle autorità locali.
Gli scontri sono stati un episodio di tensione che ha segnato la giornata di sciopero, alimentando le polemiche sulle modalità di protesta e sulla gestione dell’ordine pubblico. La situazione è stata monitorata dalle forze di sicurezza per evitare ulteriori escalation.
Cronaca
Esplosione in un casolare abbandonato a Ronco all’Adige: morto un giovane, ipotesi di bombola di gas
Una tragica esplosione ha causato la morte di un giovane nella serata di giovedì 28 novembre a Ronco all’Adige, in provincia di Verona. La deflagrazione ha coinvolto un casolare abbandonato situato in via Colombarotto, una zona rurale del comune. La vittima, un 26enne senza fissa dimora di origine marocchina, si trovava al pianterreno dell’edificio, che è stato completamente distrutto dall’esplosione. Al momento della tragedia, il giovane sembra aver trovato rifugio nello stabile insieme ad altre persone, ma la deflagrazione lo ha ucciso sul colpo.
Un altro giovane che si trovava con lui è riuscito a mettersi in salvo e ha immediatamente lanciato l’allarme, chiamando il 118. Nonostante l’intervento tempestivo dei sanitari, per il 26enne non c’è stato nulla da fare. I carabinieri di Verona e i vigili del fuoco sono intervenuti sul posto per i rilievi e per cercare di determinare le cause dell’esplosione.
Tra le ipotesi più accreditate, quella che la deflagrazione sia stata provocata da una bombola di gas che, accesa per scaldarsi, sarebbe esplosa improvvisamente. Le indagini sono ancora in corso per accertare le esatte circostanze che hanno portato a questa tragedia, che ha scosso la comunità locale.
Cronaca
Carugo (Como), per 10 anni riscuote la pensione del padre deceduto: ‘rubati’ 64.300 euro
Un caso di frode e occupazione abusiva è stato scoperto a Carugo, in provincia di Como, dove un uomo di 50 anni ha continuato a incassare la pensione del padre, deceduto nel dicembre 2014, per un totale di 64.300 euro. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Erba, hanno rivelato che l’uomo, dopo la morte del genitore, ha continuato a prelevare regolarmente dal conto bancario dove veniva accreditata la pensione. Era l’unico delegato a operare su quel conto, che aveva aperto insieme al padre prima della sua morte.
Oltre a questa frode ai danni dell’Inps, il 50enne è stato accusato anche di occupazione abusiva di un appartamento di edilizia residenziale pubblica, originariamente assegnato al padre. Le indagini sono state avviate dopo una segnalazione dell’Aler di Como, che, durante i controlli amministrativi di routine, aveva rilevato l’occupazione irregolare dell’immobile di proprietà pubblica.
L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Como per indebita percezione di erogazioni da parte dell’Inps e per aver occupato senza titolo l’appartamento. Questo caso mette in luce un fenomeno di frode che ha avuto luogo per oltre dieci anni, con un danno significativo per l’ente previdenziale e un’ulteriore irregolarità legata all’immobile pubblico.
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