Tecnologia
Come si diventa hacker? Il percorso che necessita un “Approccio Etico”
Diventare un hacker richiede dedizione, studio e un approccio etico. Ecco un percorso generale che puoi seguire per diventare un hacker:
1. Comprendere il Concetto di Hacking
- Etica dell’hacking: Esistono diverse categorie di hacker, come i “white hat” (hacker etici), i “black hat” (hacker malintenzionati) e i “grey hat” (hacker con comportamenti ambigui). È importante capire che l’hacking non è solo attività illegale; gli hacker etici lavorano per migliorare la sicurezza dei sistemi.
- Motivazione: Assicurati di avere una motivazione positiva e il desiderio di imparare. L’hacking riguarda più la risoluzione di problemi e la sicurezza informatica che il danneggiamento o il furto di dati.
2. Imparare le Basi dell’Informatica e della Programmazione
- Sistemi Operativi: Familiarizza con vari sistemi operativi, in particolare Linux, che è ampiamente utilizzato nel mondo dell’hacking.
- Reti: Impara i concetti di base delle reti (TCP/IP, DNS, DHCP, ecc.) e come funzionano i protocolli di rete. Questo è fondamentale per capire come le informazioni viaggiano su Internet.
- Programmazione: Impara almeno un linguaggio di programmazione come Python, che è popolare per la sua versatilità e facilità d’uso, o C/C++ per comprendere meglio la gestione della memoria e la sicurezza.
3. Approfondire la Sicurezza Informatica
- Criptografia: Studia i principi della criptografia, poiché molti aspetti della sicurezza informatica si basano su algoritmi crittografici per proteggere i dati.
- Sicurezza delle Reti: Impara come proteggere le reti, identificare le vulnerabilità e utilizzare strumenti di monitoraggio per rilevare attività sospette.
- Vulnerabilità e Exploit: Comprendi come funzionano le vulnerabilità nei software e nei sistemi operativi. Impara a trovare e sfruttare queste vulnerabilità in modo etico, per aiutare a correggerle.
4. Pratica su Piattaforme e CTF (Capture The Flag)
- Piattaforme di hacking etico: Siti come Hack The Box, TryHackMe, e OverTheWire offrono ambienti sicuri dove puoi praticare e migliorare le tue abilità.
- CTF: Partecipare a competizioni CTF è un ottimo modo per mettere alla prova le tue abilità e imparare nuove tecniche da altri.
5. Ottieni Certificazioni e Partecipa alla Comunità
- Certificazioni: Considera di ottenere certificazioni riconosciute come la CEH (Certified Ethical Hacker), OSCP (Offensive Security Certified Professional), o CompTIA Security+ per dimostrare le tue competenze.
- Comunità: Partecipa a forum, gruppi di hacking e conferenze di sicurezza informatica (come DEF CON o Black Hat) per rimanere aggiornato sulle ultime tendenze e fare networking con altri professionisti.
6. Rimani Aggiornato e Continua a Imparare
- La tecnologia e le tecniche di hacking cambiano continuamente. È essenziale rimanere aggiornato leggendo blog, libri, e partecipando a webinar e workshop.
Diventare un hacker è un percorso di apprendimento continuo che richiede tempo e impegno. L’importante è mantenere un’etica forte e utilizzare le tue competenze per il bene comune, contribuendo a rendere il mondo digitale un posto più sicuro.
Tecnologia
Innovazione, Barachini “Con l’intelligenza artificiale serve un approccio antropocentrico”
“L’intelligenza artificiale è uno strumento che sta cambiando le nostre vite, cambierà le nostre vite”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, a Napoli, a margine di Feuromed, il Festival Euromediterraneo dell’Economia.
“Ci saranno – ha proseguito Barachini – sviluppi positivi in moltissimi ambiti scientifici. Da un punto di vista editoriale e informativo, è sicuramente un’innovazione da regolare perché può indurre una modifica sostanziale del lavoro umano e anche, in qualche modo, una sostituzione. Quindi, bisogna cercare di far sì che questo strumento di innovazione aumenti le capacità distributive, anche le capacità di ricerca in un ambito editoriale, ma non sostituisca quella straordinaria esperienza, quella competenza, quel lavoro umano e quella responsabilità umana che deve sempre essere al centro del lavoro di chi fa informazione e giornalismo. L’uomo – ha concluso – deve essere al centro del nostro approccio di visione dell’utilizzo dell’Ai, è un approccio antropocentrico che ponga la responsabilità umana, la faccia di chi produce l’informazione e la sua responsabilità al centro del processo”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Tecnologia
La Trasformazione Digitale degli Smart Plant: Efficienza, Sostenibilità e Competitività nell’Industria Manifatturiera
La trasformazione digitale sta rivoluzionando l’industria manifatturiera, con l’introduzione degli smart plant, impianti industriali intelligenti che, attraverso l’analisi dei dati e processi ottimizzati, permettono a macchine e operatori di prendere decisioni informate, migliorando l’efficienza e la competitività. Le fabbriche del futuro non sono più semplici luoghi di produzione, ma veri e propri ecosistemi connessi, dove l’intelligenza artificiale, l’automazione e la convergenza tra IT (Information Technology) e OT (Operational Technology) giocano un ruolo fondamentale. Questa integrazione consente un’ottimizzazione dei processi produttivi, portando vantaggi significativi anche in termini di sostenibilità ambientale e sicurezza sul lavoro.
Nonostante i vantaggi evidenti in termini di Overall Equipment Effectiveness (OEE) e flessibilità produttiva, molte aziende incontrano difficoltà nella transizione verso gli smart plant. Tra i principali ostacoli ci sono la disponibilità dei dati, l’integrazione tra IT e OT, e la gestione del cambiamento. Tuttavia, le nuove fabbriche digitali offrono un’opportunità unica per progettare l’efficienza fin dall’inizio e diffondere i benefici della smart manufacturing su scala globale. Le aziende che affrontano con successo queste sfide possono migliorare la loro competitività, ottimizzare i processi e massimizzare i risultati economici e ambientali.
Capgemini si posiziona come partner strategico per la trasformazione digitale dell’industria, fornendo soluzioni innovative che combinano processi di gestione snelli, tecnologie modulari intelligenti, analisi avanzata dei dati e automazione. Il suo approccio è altamente flessibile, adattandosi a diversi settori industriali, dalla produzione discreta all’industria di processo, garantendo vantaggi economici e operativi a lungo termine.
La trasformazione verso gli smart plant non riguarda solo il miglioramento delle performance aziendali, ma mira ad avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Le soluzioni proposte contribuiscono alla riduzione degli sprechi, all’ottimizzazione del consumo energetico e al miglioramento delle condizioni di lavoro. L’obiettivo è creare un modello di industria intelligente che coniughi efficienza, sostenibilità e benessere dei dipendenti. “La nostra offerta dedicata agli smart plant basati sui dati mira ad abilitare la totale connettività e intercomunicazione di dispositivi operativi, processi e infrastrutture,” afferma Giulio Lanza, Presales Director di Capgemini Engineering in Italia. “L’uso analitico dei dati raccolti consente a macchine e persone di prendere decisioni intelligenti, basate sui fatti, che si trasformano in attività autonome o azioni umane, aumentando l’efficienza delle prestazioni e la centralità del cliente. Creiamo valore per i nostri clienti trasformando le loro organizzazioni e implementando soluzioni che hanno un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, assicurando al contempo benefici finanziari a lungo termine.”
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L’Ue sospende i contatti con Huawei dopo l’indagine per corruzione
L’Unione Europea ha deciso di sospendere immediatamente tutti i contatti e gli incontri con Huawei, il colosso cinese delle telecomunicazioni, a seguito dell’apertura di un’indagine da parte della giustizia belga per sospetta corruzione legata alle attività di lobbying dell’azienda. La Commissione europea ha comunicato che tutti i dipartimenti dell’esecutivo e i team dei commissari saranno istruiti a non intrattenere ulteriori rapporti con Huawei fino a nuovo ordine.
La decisione arriva in un momento di crescente preoccupazione riguardo alle pratiche aziendali di Huawei e al suo coinvolgimento in attività di lobbying che potrebbero sollevare dubbi su potenziali conflitti di interesse e sulla sicurezza delle comunicazioni all’interno dell’Unione Europea. L’indagine in corso in Belgio sta gettando nuova luce sulle attività dell’azienda, che da tempo è al centro di controversie legate alla sicurezza delle infrastrutture di rete globali.
La sospensione dei contatti riflette una posizione di cautela da parte delle istituzioni europee, che continuano a monitorare attentamente la situazione e le implicazioni legali e geopolitiche che potrebbero derivarne.
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