Cronaca
Napoli | Incidente del 20 agosto in galleria, identificato 80enne grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza
Il presunto responsabile di un grave incidente stradale avvenuto il 20 agosto nella Galleria Vittoria di Napoli è stato finalmente identificato dalla polizia locale e dalla procura partenopea. L’incidente aveva portato alla morte di Ciro Bianco, trovato in condizioni critiche da un tassista e deceduto poco dopo in ospedale.
Il sospettato è un ottantenne napoletano, accusato di omicidio stradale. L’auto del presunto colpevole è stata sequestrata e la sua patente di guida ritirata. Le indagini condotte dagli agenti dell’Infortunistica Stradale hanno inizialmente sollevato dubbi riguardo alla ricostruzione iniziale dell’incidente, che ipotizzava una caduta autonoma del ciclomotore su cui viaggiava la vittima. I danni riscontrati sul ciclomotore e le ferite riportate da Bianco suggerivano l’eventualità di un coinvolgimento di un altro veicolo.
Durante l’inchiesta, sono stati trovati frammenti di parti di un veicolo diverse da quelle del ciclomotore, e sono state esaminate le immagini delle telecamere di sorveglianza delle attività commerciali nella zona. Queste immagini hanno rivelato che un’altra auto aveva attraversato la galleria subito dopo il passaggio del ciclomotore e successivamente era uscita dalla galleria con danni che non aveva all’entrata.
Le indagini hanno richiesto anche la collaborazione di commercianti e la raccolta di immagini di videosorveglianza da vie limitrofe, nonostante alcune attività fossero chiuse per ferie. Grazie al lavoro meticoloso degli investigatori, è stato possibile individuare il veicolo incriminato, che presentava danni coerenti con quelli trovati sul luogo dell’incidente e con i frammenti rinvenuti.
L’identificazione e il rintraccio del veicolo hanno portato a una svolta significativa nelle indagini, consentendo di chiarire le circostanze dell’incidente e procedere con le accuse contro il presunto responsabile.
Cronaca
Roma | Arrestati due rapinatori seriali: colpivano farmacie e negozi con la stessa modalità
Due uomini di 46 e 50 anni sono stati arrestati dalla Polizia di Stato del X Distretto Lido di Roma dopo una serie di rapine ai danni di commercianti e cittadini del X Municipio. I due rapinatori, che avevano creato panico tra i residenti, avevano preso di mira in particolare farmacie, bar e tabaccherie, dove mettevano in atto il medesimo schema: minacciavano i titolari e i dipendenti con un coltello, rubando denaro contante, “gratta e vinci”, valori bollati e anche farmaci, obbligando i clienti a rimanere testimoni della scena sotto minaccia.
La loro serie di crimini è stata interrotta in modo decisivo qualche giorno fa, quando hanno rapinato una farmacia nel quartiere di Dragona. Dopo aver minacciato i dipendenti con un coltello e svuotato il registratore di cassa, i due sono fuggiti a bordo di un’auto. Tuttavia, il loro tentativo di fuga è stato fermato dalla prontezza degli agenti del X Distretto Lido, che li hanno intercettati e inseguiti per le strade di Ostia. Dopo un lungo inseguimento, che è proseguito anche a piedi tra i vicoli del centro di Ostia, i poliziotti sono riusciti ad arrestarli.
Dopo la convalida dell’arresto, i due sono stati trasferiti nel carcere di Regina Coeli. Le indagini preliminari sono ancora in corso, e come per ogni procedimento giuridico, gli arrestati devono essere considerati presunti innocenti fino a una sentenza definitiva.
Cronaca
Mestre (VE) | Arrestata donna condannata per sequestro di persona a scopo di estorsione
Nelle prime ore di oggi, la Polizia di Stato di Venezia ha arrestato una cittadina straniera, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Bologna. La donna dovrà scontare una pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, una sentenza divenuta definitiva.
I fatti risalgono al 2022, quando la donna, insieme a due complici, aveva fatto irruzione nell’abitazione della vittima a Rimini. Dopo averla rapita, l’avevano trasferita con la forza a Mestre, dove avevano contattato la famiglia per chiedere un ingente riscatto in cambio della sua liberazione.
L’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Venezia ha rivelato che l’estorsione era legata a un incidente nella compravendita online di prodotti di lusso. La vittima aveva lavorato con un altro connazionale, coinvolto in un’attività di vendita di articoli “griffati”, ma dopo aver ricevuto ingenti somme da acquirenti, si era reso irreperibile, non evadendo gli ordini. Le tre donne coinvolte nell’estorsione avevano pagato per i prodotti, senza mai riceverli, e avevano deciso di recuperare il denaro attraverso il sequestro della vittima.
Le indagini della Squadra Mobile, in collaborazione con le forze di polizia di Rimini, Bologna e Como, avevano portato al rinvenimento dell’abitazione a Mestre dove la vittima era detenuta e alla sua liberazione, con l’arresto delle tre donne. Ulteriori accertamenti hanno confermato le responsabilità delle donne nel sequestro e hanno portato all’emanazione dell’ordine di carcerazione per la donna arrestata oggi.
Cronaca
Caserta | Arrestato uomo ricercato dalla Grecia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato un cittadino pakistano di 31 anni, ricercato dalle autorità greche per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’uomo, che si trovava in Italia come richiedente protezione internazionale, aveva fornito diverse identità nel corso della sua permanenza nel Paese, suscitando i sospetti delle forze dell’ordine.
Durante un controllo di routine, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Caserta ha avviato delle verifiche approfondite, incrociando i dati dell’individuo con le informazioni disponibili nelle banche dati delle forze di polizia. Le indagini hanno permesso di risalire a un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità greche, che accusano l’uomo di aver facilitato l’ingresso illegale di migranti in Grecia, dietro pagamento.
In esecuzione del mandato, l’uomo è stato arrestato e trasferito nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione della Corte d’Appello di Napoli, per gli adempimenti necessari all’estradizione verso la Grecia. Questo intervento sottolinea l’importanza della collaborazione internazionale nella lotta contro il crimine legato all’immigrazione clandestina.
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