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Genova | Sette Nuovi Commissari della Polizia di Stato Iniziano il Servizio

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A partire da oggi, sette nuovi funzionari della Polizia di Stato, provenienti dal 112° Corso di formazione per Commissari, hanno iniziato il loro servizio a Genova. I neo-commissari, che hanno completato il corso di formazione presso la Scuola Superiore di Polizia a Roma, dove hanno conseguito un master di II livello in “Diritto e organizzazione e gestione della sicurezza”, porteranno nuove competenze e energie ai vari settori della sicurezza nella città. Il motto del corso, “Omnia Omnium Bene Agere”, riflette l’impegno a svolgere al meglio ogni attività per il bene comune.

Nuovi Assegnati alla Questura

Tre dei sette nuovi commissari sono stati assegnati alla Questura di Genova:

  • Francesco D’Aria, 28 anni, originario della provincia di Napoli, laureato in giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli.
  • Antonio Pennacchio, 30 anni, anch’egli della provincia di Napoli, laureato in giurisprudenza presso l’Università Luigi Vanvitelli di Caserta, con esperienza come funzionario addetto all’Ufficio del processo del Dipartimento Penale del Tribunale di Napoli Nord.
  • Andrea Volpe, 31 anni, della provincia di Pescara, laureato in giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano, ex allievo della Scuola Militare dell’Esercito Italiano Pietro Teuliè.

Questa mattina, i nuovi commissari sono stati accolti dal Questore e dal suo staff durante la riunione operativa quotidiana in “Sala Biblioteca”, dove hanno avuto l’opportunità di presentarsi e conoscere gli altri dirigenti e funzionari della Questura. Da domani, saranno in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale come funzionari di turno sul territorio, affiancando i colleghi più esperti.

Altri Quattro Commissari Assegnati ad Altri Reparti

Gli altri quattro commissari sono stati destinati ad altre specialità della Polizia di Stato a Genova:

  • Nervo Antonio, 32 anni, originario della provincia di Napoli, assegnato alla Polizia Stradale, ha precedentemente lavorato come funzionario presso l’Ispettorato del Lavoro di Napoli.
  • Serena Zizzari, 31 anni, originaria della provincia di Caserta, assegnata al Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Liguria. È laureata in giurisprudenza e ha un master di II livello in cyber security, con esperienza nel campo della sicurezza delle reti informatiche.
  • Flavia Marziano, 30 anni, della provincia di Napoli, assegnata alla Polizia di Frontiera – Scalo Marittimo Aereo. Ha un corso di perfezionamento post laurea in Diritto dell’Unione Europea.
  • Jennifer Di Gaetano, 32 anni, originaria della provincia di Enna, assegnata al VI Reparto Mobile. È laureata in giurisprudenza e ha due master di I livello, uno per l’insegnamento delle discipline giuridico-economiche e un altro per l’insegnamento a soggetti con bisogni educativi speciali.

Il Questore Burdese ha espresso i migliori auguri di buon lavoro ai nuovi commissari, sottolineando l’importanza della loro elevata preparazione e forte motivazione professionale per un rapido e positivo inserimento nelle rispettive funzioni. Con l’arrivo dei nuovi commissari, Genova vedrà potenziati i servizi di controllo del territorio, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e fornire risposte efficaci alle esigenze della comunità.

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Economia | Esenzione bollo auto storiche 2024, il veicolo deve avere almeno 20 anni

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Chi possiede un’auto con almeno vent’anni di età potrebbe avere diritto a significativi vantaggi fiscali, come la riduzione o l’esenzione dal pagamento del bollo auto, a condizione che il veicolo sia riconosciuto come di interesse storico o collezionistico. Questi benefici sono regolati da norme specifiche che stabiliscono requisiti chiari per la classificazione di un’auto come storica.

Perché un’auto sia considerata storica, deve avere almeno 20 anni e risultare iscritta in uno dei registri storici previsti dall’articolo 60 del Codice della Strada. Tra questi vi sono l’ASI (Automotoclub Storico Italiano), il Registro Storico Fiat, Lancia e Alfa Romeo, oltre allo Storico FMI (per le moto). L’iscrizione certifica che l’auto ha mantenuto le sue caratteristiche originali, senza modifiche rilevanti, e che è in ottimo stato di conservazione. Solo così si apre la strada ai benefici fiscali.

Le auto storiche vengono suddivise in due categorie: auto d’epoca e veicoli di interesse storico. Le prime sono vetture che non possono più circolare normalmente poiché cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA), e possono essere utilizzate solo per partecipare a manifestazioni o eventi speciali. Le auto di interesse storico, invece, possono ancora circolare regolarmente e sono soggette a revisione periodica.

Per le auto immatricolate da almeno 30 anni, l’esenzione dal pagamento del bollo auto è automatica, indipendentemente dall’iscrizione in un registro storico. Tuttavia, se l’auto viene usata regolarmente, è prevista una tassa di circolazione ridotta, che varia da regione a regione, con un costo medio di circa 30 euro. Per le auto che hanno tra 20 e 29 anni, è possibile ottenere una riduzione del 50% sul bollo, a patto che il veicolo sia iscritto in un registro storico e che il Certificato di Rilevanza Storica (CRS) sia riportato sul libretto di circolazione.

Il CRS attesta che un veicolo ha mantenuto le sue caratteristiche originali. Questo certificato è fondamentale per accedere agli sconti sulla tassa automobilistica per le auto che hanno tra 20 e 29 anni. Inoltre, il CRS può anche dare accesso a condizioni assicurative più favorevoli, con premi ridotti.

Per il 2024, le auto con oltre 30 anni di vita continueranno a beneficiare dell’esenzione dal bollo, mentre quelle con un’età compresa tra 20 e 29 anni potranno ottenere una riduzione del 50% sulla tassa, a patto di soddisfare i requisiti necessari. In alcune regioni, come la Lombardia, l’esenzione dal bollo è estesa anche ai veicoli con meno di 30 anni, purché iscritti al Registro ACI Storico.

In sintesi, il possesso di un’auto storica offre non solo vantaggi economici, ma anche la possibilità di preservare un pezzo di storia dell’automobilismo, mantenendo viva la tradizione e il valore culturale dei veicoli d’epoca.

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Il Vaticano riconosce il culto di Medjugorje, ma chiarisce il ruolo dei veggenti

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Il Vaticano ha recentemente espresso il suo riconoscimento per il culto associato a Medjugorje, confermando che l’esperienza spirituale offerta dal luogo è considerata positiva. Questo via libera è stato concesso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e approvato dal Papa stesso.

Tuttavia, è importante sottolineare che questo riconoscimento non implica una conferma degli eventi soprannaturali attribuiti ai veggenti di Medjugorje. L’attenzione del Vaticano è rivolta ai frutti spirituali e ai benefici che i fedeli possono trarre da questa esperienza.

Il messaggio centrale è chiaro: i pellegrinaggi a Medjugorje devono essere orientati verso un incontro con Maria, Regina della Pace, e con Cristo, piuttosto che focalizzarsi sui veggenti e le loro presunte visioni. In altre parole, il valore di Medjugorje risiede nella sua capacità di promuovere una profonda esperienza di fede, piuttosto che nella verifica delle apparizioni che hanno avuto luogo dal 1981 ad oggi.

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Chieti | Divieto di accesso per tifosi violenti dopo gli scontri nell’Autostrada A-14

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Il Questore di Chieti ha adottato cinque provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (Da.Spo.) nei confronti di tifosi ultras coinvolti in episodi di violenza. I provvedimenti seguono gli scontri avvenuti il 25 agosto scorso sull’autostrada A-14, in prossimità dell’uscita Val di Sangro, tra tifosi delle squadre calcistiche del Giulianova e del Teramo.

Nel pomeriggio di quella domenica, diverse segnalazioni alla Questura di Chieti hanno indicato episodi di violenza tra gruppi di tifosi che stavano bloccando il traffico sull’autostrada. I partecipanti, molti dei quali travisati, erano armati di bastoni, cinture e fumogeni, e avevano causato anche un principio di incendio nella zona adiacente alla corsia di decelerazione.

L’intervento della Polizia Stradale non ha permesso di rintracciare immediatamente i responsabili, che si erano allontanati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Tuttavia, sono stati trovati resti di bastoni in plastica, cinture di cuoio, residui di fumogeni e cocci di bottiglie di vetro. I vigili del fuoco hanno prontamente spento l’incendio scaturito dai fumogeni.

Le indagini condotte dalla DIGOS di Chieti, in collaborazione con l’omonima divisione di Teramo, hanno permesso di ricostruire i fatti grazie all’analisi di un video amatoriale e delle immagini di videosorveglianza. Questo ha portato all’identificazione di cinque tifosi ultras teramani coinvolti nei disordini. Questi soggetti sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per vari reati, tra cui rissa e attentato alla sicurezza dei trasporti.

I cinque provvedimenti Da.Spo. adottati hanno una durata variabile: due di tre anni e tre di durata maggiore (5, 6 e 8 anni) per coloro che avevano già ricevuto precedenti divieti. Questi provvedimenti mirano a prevenire futuri episodi di violenza e a garantire la sicurezza nelle manifestazioni sportive.

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