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Cronaca

Ferrara | Polizia Stradale scopre carrozzeria abusiva a codigoro: sequestrato e sanzioni

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La Polizia Stradale, specialità della Polizia di Stato, ha intensificato i controlli sui servizi pubblici relativi alla circolazione stradale. Recentemente, il Distaccamento di Codigoro (FE) ha individuato una carrozzeria operante abusivamente in una frazione del comune.

Il controllo è stato avviato mercoledì scorso dopo diverse segnalazioni da parte di cittadini riguardanti attività sospette all’interno di un capannone. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato il proprietario del capannone, in pensione dal 2011, mentre eseguiva lavori di carrozzeria su un’auto insieme al suo proprietario, che supervisionava le riparazioni.

Durante l’ispezione, è emerso che l’attività era svolta senza le necessarie autorizzazioni: mancava l’iscrizione alla Camera di Commercio, i registri di Pubblica Sicurezza e la documentazione relativa alla gestione e smaltimento dei rifiuti.

Per tali irregolarità, al proprietario è stata contestata la violazione dell’articolo 10 comma 2 del D.Lgs. 122/92, che prevede una sanzione di 5.000 euro. Inoltre, sono state sequestrate diverse attrezzature utilizzate per l’attività abusiva, tra cui un ponte sollevatore, una saldatrice, un flessibile, una levigatrice, un compressore, un forno e un carspotter.

Dal inizio dell’anno, la Polizia Stradale di Ferrara, insieme ai distaccamenti di Argenta e Codigoro, ha effettuato controlli su 2 carrozzerie, 21 officine, 1 autoscuola, 2 commercianti di auto usate online e 6 commercianti di auto, elevando complessivamente sanzioni per circa 20.000 euro.

Cronaca

Teramo | scoperto un laboratorio che produceva abbigliamento e calzature con marchi contraffatti

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Nell’ambito della costante azione di controllo economico del territorio, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Teramo ha individuato uno degli hub di distribuzione della filiera del falso, procedendo al sequestro di numerosi capi di abbigliamento contraffatti e di una macchina “pressa a trasferimento termico” utilizzata per imprimere marchi noti su tali prodotti.

L’operazione, frutto di un’attenta attività di monitoraggio, pedinamento e sequestri condotta lungo la zona costiera teramana durante i recenti mesi estivi, ha portato i finanzieri della Sezione Mobile del Nucleo PEF di Teramo a scoprire un “vero e proprio laboratorio del falso” situato in un’abitazione privata a Pescara. All’interno del laboratorio, oltre ai vari articoli di abbigliamento contraffatti, sono stati rinvenuti una pressa a caldo perfettamente funzionante e oltre 2.000 cliché (matrici) pronti per essere utilizzati su nuovi capi di abbigliamento presenti in loco.

Tra i prodotti sequestrati figurano maglie, felpe, pantaloni, borse, marsupi e scarpe recanti marchi contraffatti di noti brand internazionali come Prada, Gucci, Chanel, Burberry, Liu-Jo e Nike. La sofisticazione dei metodi utilizzati per la produzione di questi articoli falsificati rendeva difficile distinguere i prodotti contraffatti dagli originali, potenzialmente ingannando numerosi consumatori.

Il responsabile del laboratorio, un cittadino di origine senegalese già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici in materia di contraffazione, è stato nuovamente deferito all’autorità giudiziaria per i reati di “introduzione e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione”.

L’operazione fa parte di un ampio servizio di contrasto alla contraffazione attuato dai militari della Sezione Mobile del Nucleo PEF di Teramo. Nel solo anno 2024, le attività di controllo e repressione hanno portato alla denuncia a piede libero di otto soggetti per reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e di ricettazione, nonché al sequestro di oltre 5.000 capi di abbigliamento palesemente contraffatti. Se immessi nel mercato, tali prodotti avrebbero fruttato un illecito profitto stimato di circa 25.000 euro.

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Cronaca

Catania | Sequestrati 77 profumi contraffatti alla fiera estiva di Pedara

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Nell’ambito di un’operazione mirata a contrastare il fenomeno della contraffazione e garantire la sicurezza dei prodotti, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno sequestrato 77 profumi contraffatti, venduti come “tester”, presso uno stand della fiera estiva di Pedara, un evento di grande rilevanza per la comunità locale.

Durante un controllo effettuato dai finanzieri della Compagnia di Acireale, sono stati notati diversi flaconi di profumo esposti per la vendita. I prodotti, ordinatamente sistemati su una bancarella, apparivano identici alle confezioni originali dei tester, ma il prezzo sospettosamente basso e la modalità di vendita hanno subito insospettito gli agenti, portandoli a ipotizzare una possibile contraffazione.

I tester autentici, infatti, vengono solitamente forniti dalle case produttrici solo a fronte di grandi acquisti e non sono destinati alla vendita al dettaglio. La somiglianza tra questi articoli e i prodotti originali avrebbe potuto trarre in inganno i consumatori, attratti da un packaging che sembrava autentico ma che nascondeva in realtà un prodotto contraffatto.

Durante l’ispezione, la mancata esibizione dei documenti che attestavano l’acquisto legale dei profumi e le condizioni del venditore hanno ulteriormente aggravato i sospetti delle autorità. L’assenza di tali documenti ha sollevato seri dubbi riguardo alla conformità dei prodotti alle normative in materia di origine e provenienza, nonché alla tutela della proprietà industriale.

A seguito di questi riscontri, i finanzieri hanno proceduto al sequestro penale dei prodotti contraffatti e alla denuncia del titolare dello stand alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi (articolo 474 del codice penale) e ricettazione (articolo 648 del codice penale). Oltre a ciò, sono state comminate sanzioni amministrative che possono variare da 500 a 3.000 euro, poiché il titolare non era in possesso della licenza necessaria per la commercializzazione di prodotti soggetti ad accisa.

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Cronaca

Como | Intercettati quasi 69.000 euro non dichiarati al valico di Brogeda

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Prosegue senza sosta anche nel periodo estivo l’attività di controllo e vigilanza da parte dei Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli della Sezione Operativa Territoriale (SOT) di Ponte Chiasso e dei militari della Guardia di Finanza del Gruppo Ponte Chiasso. Le operazioni sono mirate principalmente a contrastare i traffici illeciti, con particolare attenzione ai flussi transfrontalieri di valuta non dichiarati.

Recentemente, al valico autostradale di Brogeda, sono stati intercettati 68.976 euro in contanti non dichiarati. La somma era in possesso di due cittadine del Qatar provenienti dalla Svizzera e dirette in Italia. Nel dettaglio, durante il controllo, sono stati trovati 12.276 euro all’interno della borsa di una delle due donne. Questa somma, composta da franchi svizzeri ed euro, ha permesso alla donna di usufruire del beneficio dell’oblazione con il pagamento immediato di una sanzione di 200 euro, poiché non aveva commesso violazioni simili negli ultimi cinque anni.

L’altra donna, invece, è stata trovata in possesso di 56.700 euro, anch’essi suddivisi tra franchi ed euro. Nello specifico, la cifra in euro ammontava a 45.500 euro, costituiti da 91 banconote da 500 euro. Non essendo presenti le condizioni per accedere al beneficio dell’obbligazione, è stato necessario procedere, secondo le normative vigenti ai sensi del D. Lgs. n. 195/08, al sequestro del 50% dell’eccedenza, pari a 23.500 euro.

Questa somma è stata trattenuta a garanzia del pagamento della sanzione amministrativa che sarà determinata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, in una misura che può variare dal 30% al 50% dell’eccedenza non dichiarata.

L’operazione di contrasto ai traffici illeciti si inserisce in un quadro più ampio di prevenzione e controllo ai confini, reso possibile grazie alla stretta collaborazione fra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Questa sinergia, rafforzata da un recente protocollo d’intesa a livello nazionale, mira a garantire la legalità e la sicurezza presso i valichi di confine, combattendo efficacemente i traffici illeciti.

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