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Sonego vince il Winston-Salem Open, battuto Michelsen in finale

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Lorenzo Sonego ha vinto il “Winston-Salem Open”, torneo Atp 250 organizzato dal 2011 sul cemento del Wake Forest Tennis Complex. L’italiano ha battuto Alex Michelsen, 19enne statunitense, numero 52 al mondo, per 6-0, 6-3
Per l’azzurro è il quarto titolo Atp della carriera. Un’ora e 3 minuti di un match senza storia, giocato in modo impeccabile dal piemontese. Il dominio assoluto di Sonego si concretizza nel quarto game quando brekka nuovamente il rivale per il 4-0. E la partita potrebbe finire qui perchè Michelsen, stizzito, lancia la pallina a fondo campo colpendo involontariamente una spettatrice seduta in prima fila. La giudice di sedia Aurelie Tourte va ad indagare. Ci potrebbero essere gli estremi per una squalifica, ma la partita riprende dopo le scuse del giocatore. Sonego non si deconcentra, sale 5-0 e poi completa il filotto per il 6-0 con il terzo break. Mai nessun tennista italiano è riuscito a vincere una finale dell’Era Open perdendo meno di tre game in finale. Prima di Sonego c’erano riusciti Marco Cecchinato a Buenos Aires nel 2019 (61 62 a Diego Schwartzman) e Francesco Cancellotti a Palermo nel 1994 (60 63 a Miloslav Mecir). Per l’Italia è il 95esimo titolo dell’Era Open, il decimo dell’anno dopo i titoli di Sinner all’Open d’Australia, Rotterdam, Miami, Halle e Cincinnati, di Luciano Darderi a Cordoba e di Matteo Berrettini a Marrakech, Gstaad e Kitzbuhel.

– Foto: Ipa Agency –

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Prima vittoria Inter, Darmian e Calhanoglu piegano il Lecce

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Ritorno vincente tra le mura di San Siro per l’Inter di Simone Inzaghi, che vince per 2-0 sul Lecce e conquista il primo successo del suo campionato dopo il pareggio per 2-2 nell’esordio stagionale in trasferta contro il Genoa. Altra sconfitta, invece, per il Lecce di Luca Gotti, che dopo il 4-0 casalingo contro l’Atalanta deve arrendersi ad un’Inter nel complesso dimostratasi superiore. Le reti, una per tempo, siglate in apertura di gara da Darmian e su calcio di rigore da Calhanoglu. Bastano infatti cinque minuti all’Inter per trovare la rete del vantaggio, grazie al cross dalla sinistra di Dimarco spizzato bene da Taremi per la testata vincente di Darmian. Gara da subito in discesa per i nerazzurri, che colpiscono a freddo il Lecce continuando così ad attaccare alla ricerca del secondo gol. Schiacciata ma complessivamente ben ordinata in campo, invece, la squadra di Gotti, che aspetta compatta l’Inter cercando poi di ripartire. Poche le occasioni degne di nota fino all’intervallo, con l’Inter però sempre presente nella trequarti campo salentina. In avvio di secondo tempo i nerazzurri si faranno nuovamente pericolosi, con la transizione che porta al servizio di Barella per Thuram, che con il sinistro non trova di poco lo specchio difeso da Falcone. La prima, timida, reazione del Lecce arriva al 67′, con il colpo di testa di Krstovic sul quale ha presa facile Sommer. Nemmeno un minuto però ed è l’Inter a trovare il gol, con Calhanoglu che realizza il calcio di rigore causato dalla trattenuta in area di Gaspar su Thuram. 2-0 e giallorossi che sembrano alzare bandiera bianca di fronte ad un’Inter in fase di gestione dell’ultimo quarto di partita. Nel finale due i lampi del Lecce: il primo con la conclusione dalla distanza di Dorgu, con il pallone bloccato da Sommer; la seconda, ancora con il portiere svizzero protagonista nell’intervento in tuffo a respingere in corner il tiro del neo entrato Berisha. Tiene duro l’Inter, che dopo sei minuti di recupero vede andare in archivio la pratica Lecce, conquistando la sua prima vittoria stagionale.
– foto Ipa Agency –

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Prima vittoria Inter, Darmian e Calhanogli piegano il Lecce

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Ritorno vincente tra le mura di San Siro per l’Inter di Simone Inzaghi, che vince per 2-0 sul Lecce e conquista il primo successo del suo campionato dopo il pareggio per 2-2 nell’esordio stagionale in trasferta contro il Genoa. Altra sconfitta, invece, per il Lecce di Luca Gotti, che dopo il 4-0 casalingo contro l’Atalanta deve arrendersi ad un’Inter nel complesso dimostratasi superiore. Le reti, una per tempo, siglate in apertura di gara da Darmian e su calcio di rigore da Calhanoglu. Bastano infatti cinque minuti all’Inter per trovare la rete del vantaggio, grazie al cross dalla sinistra di Dimarco spizzato bene da Taremi per la testata vincente di Darmian. Gara da subito in discesa per i nerazzurri, che colpiscono a freddo il Lecce continuando così ad attaccare alla ricerca del secondo gol. Schiacciata ma complessivamente ben ordinata in campo, invece, la squadra di Gotti, che aspetta compatta l’Inter cercando poi di ripartire. Poche le occasioni degne di nota fino all’intervallo, con l’Inter però sempre presente nella trequarti campo salentina. In avvio di secondo tempo i nerazzurri si faranno nuovamente pericolosi, con la transizione che porta al servizio di Barella per Thuram, che con il sinistro non trova di poco lo specchio difeso da Falcone. La prima, timida, reazione del Lecce arriva al 67′, con il colpo di testa di Krstovic sul quale ha presa facile Sommer. Nemmeno un minuto però ed è l’Inter a trovare il gol, con Calhanoglu che realizza il calcio di rigore causato dalla trattenuta in area di Gaspar su Thuram. 2-0 e giallorossi che sembrano alzare bandiera bianca di fronte ad un’Inter in fase di gestione dell’ultimo quarto di partita. Nel finale due i lampi del Lecce: il primo con la conclusione dalla distanza di Dorgu, con il pallone bloccato da Sommer; la seconda, ancora con il portiere svizzero protagonista nell’intervento in tuffo a respingere in corner il tiro del neo entrato Berisha. Tiene duro l’Inter, che dopo sei minuti di recupero vede andare in archivio la pratica Lecce, conquistando la sua prima vittoria stagionale.
– foto Ipa Agency –

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Genoa | A Monza la bandiera a scacchi si abbassa per il Grifone, tre punti d’oro grazie a Pinamonti

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(g.b.) La bandiera a scacchi di Monza si abbassa per il Genoa che vince una partita di gambe e cuore. Una bella zuccata del neo acquisto Andrea Pinamonti (di ritorno al Genoa dopo quattro anni lontano dal Grifo) ha regalato al “gallinaccio” in trasferta tre punti d’oro della posta in palio. La sfida tra i due campioni del mondo Nesta-Gilardino, l’ha vinta il secondo. I rossoblù tornano a Genova con una vittoria nel sacco. Allunga il passo il Genoa dopo aver fermato l’Inter alla “prima” di campionato. Una squadra determinata e compatta che ha tremato solo nel primo tempo dopo un gol annullato da Mariani per un fuorigioco che il var ha segnalato per tempo. Una decisione che ha spento il sorriso ai tifosi della città dell’autodromo. Sono passati una manciata di minuti e nel recupero ecco la marcatura tanto caldeggiata da Gilardino. A siglare la rete quel Pinamonti appena ritornato all’ombra della Lanterna con tanta voglia di mettersi in mostra e fare bene davanti a quei tifosi che lo hanno applaudito e abbracciato dopo il pregevole gol di testa.

Nel secondo tempo Gila ha voluto allungare il passo schierando nel rettangolo verde Thorsby, Zaniolo prima ed Ekuban dopo. Peccato anche per il gol mancato di Thorsby che poteva sistemare i conti a un quarto d’ora dalla fine e sfortunato anche il Monza per quel palo che ha messo i brividi a Gollini e ai tifosi rimasti con le mani tra la testa. Fa un certo effetto vedere il Genoa primo in classifica insieme all’Inter, al Parma e all’Udinese. Certo, domenica devono giocare le altre squadre, ma il Genoa anche senza i suoi ex gioielli Gud e Retegui sta dimostrando di essere una bella squadra. E ora testa al Verona, formazione ostica, pronta a sbarcare al Ferraris domenica 1 settembre con tanta voglia di fare bene dopo aver sistemato i conti col Napoli di Conte.

Formazioni:

Monza ( 3 – 4 – 1 – 2) : Pizzignacco; Izzo, Pablo Marì, Caldirola; Birindelli, Bondo, Pessina, Kyriakopoulos; Maldini ( 16′ st Caprari ), Mota Carvalho; Petagna ( 16′ st Djuric ). Allenatore : Nesta. A disposizione : Turati, Bifulco, Mazza, Gagliardini, Pedro Pereira, Forson, Valoti, D’Ambrosio, Carboni, D’Alessandro, Vignato.

Genoa ( 3 – 5 – 2 ) : Gollini; Vazquez, Bani ( 45′ Vogliacco ), De Winter; Sabelli ( 15′ st Zanoli ), Messias, Badelj ( 15′ st Thorsby ), Frendrup, Martin; Vitinha ( 15′ st Malinovskyi ), Pinamonti ( 23′ st Ekuban ). Allenatore : Gilardino. A disposizione : Leali, Sommariva, Bohinen, Ekhator, Marcandalli, Accornero, Ahanor, Masini.  

Ammoniti:

Izzo (M) e De Winter (G), Malinovskyi  (G), Thorsby (G) e Pablo Marì (M)

Marcatore : 51′ Pinamonti ( G )  

Arbitro : Sig. Mariani di Aprilia ( Bindoni – Tegoni ) 

Note : 10.394 spettatori per un incasso di 176.515,67 euro

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