Due furti, avvenuti tra gennaio e marzo 2023, hanno visto coinvolti sei soggetti di nazionalità italiana, di età compresa tra 52 e 76 anni, in due gioiellerie situate in zone diverse di Roma: Prati e Viminale. L’azione investigativa condotta dalla Polizia di Stato, coordinata dai PM della Procura di Roma, ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per quattro dei sei uomini, mentre per i restanti due sono stati disposti gli arresti domiciliari.

I due furti hanno mostrato modalità operative simili. Gli investigatori del Commissariato Viminale hanno scoperto che i sei uomini, dopo aver prenotato una stanza in una struttura ricettiva, avevano praticato un foro nel pavimento della loro stanza per accedere alla gioielleria sottostante. Utilizzando una corda, hanno rubato gioielli per un valore complessivo di 50.000 euro, fuggendo poi a bordo di due autovetture, una Volkswagen Golf e una Fiat Punto, intestate a due degli autori del reato.

Ulteriori indagini hanno rivelato che, durante un furto avvenuto in zona Prati, avvenuto sempre a gennaio 2023 e con la stessa modalità, cinque dei sei individui avevano asportato gioielli per un valore di 60.000 euro. Le indagini hanno incluso l’analisi dei tabulati di traffico telefonico e delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, che hanno permesso di identificare i responsabili.

I Carabinieri della Stazione di Alpignano hanno arrestato ieri pomeriggio un 44enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine, per tentata estorsione ai danni di un commerciante e per porto abusivo di armi.

Il caso è iniziato a metà agosto, quando il commerciante ha subito un furto in cui gli sono stati rubati un’autovettura, tre chitarre elettriche e un amplificatore musicale. Successivamente, è stato contattato dal ladro, che gli ha richiesto del denaro in cambio della restituzione dei beni rubati, utilizzando la tecnica del “cavallo di ritorno”.

In un primo momento, il commerciante ha consegnato 200 euro al malvivente per riavere l’automobile. Tuttavia, quando gli è stato chiesto un ulteriore pagamento di 100 euro per le chitarre elettriche, ha deciso di denunciare l’accaduto ai Carabinieri.

All’appuntamento per la consegna del denaro, anziché la vittima, si sono presentati i Carabinieri. I militari dell’Arma hanno bloccato il presunto estorsore, che è stato trovato in possesso di un coltello con una lama di 8 cm. L’uomo è stato arrestato e condotto presso il carcere “Lorusso e Cutugno” con le accuse di estorsione e porto abusivo di armi e strumenti atti a offendere.

L’intervento tempestivo dei Carabinieri ha permesso di sventare l’ulteriore richiesta estorsiva e di assicurare alla giustizia il responsabile.

I Carabinieri della Stazione di Ferentino hanno arrestato un uomo di 48 anni, già noto alle forze dell’ordine, in esecuzione di un’ordinanza di ripristino della detenzione in carcere emessa dall’Ufficio di Sorveglianza di Roma.

L’uomo, che si trovava agli arresti domiciliari presso la sua abitazione per scontare una condanna per reati contro il patrimonio, tra cui furto e danneggiamento, è stato rintracciato dai militari e notificato del provvedimento che sostituisce la misura degli arresti domiciliari con la detenzione in carcere.

Il provvedimento è stato emesso in seguito alle violazioni commesse dal 48enne durante la detenzione domiciliare. L’uomo avrebbe infatti compiuto ulteriori reati per i quali è stato denunciato dalle vittime, rendendo necessario un aggravamento della misura cautelare.

Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Frosinone, dove sconterà la nuova misura detentiva. L’operazione dei Carabinieri della Stazione di Ferentino si inserisce nel contesto di un rigoroso controllo del rispetto delle misure cautelari, volto a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.