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Il movimento Rap e Hip Hop in Italia: dalla nascita alla rivoluzione culturale

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Il movimento rap e hip hop in Italia ha percorso un viaggio affascinante, evolvendosi da fenomeno di nicchia a cultura di massa, influenzando e riflettendo la società italiana in modi profondi e trasformativi. La nascita e l’espansione di questo movimento musicale hanno tracciato una nuova rotta nel panorama culturale del paese, creando una scena vivace e variegata che continua a crescere e innovare.

Le Origini: Gli Anni ’80 e ’90

Il rap e l’hip hop sono approdati in Italia negli anni ’80, influenzati dalla cultura statunitense. I primi a farsi notare furono artisti come Jovanotti e Articolo 31, che, sebbene inizialmente avessero uno stile fortemente ispirato dal rap americano, iniziarono a infondere nei loro testi e nelle loro melodie elementi distintivi italiani.

Nel 1984, il brano “Rapper’s Delight” dei Sugarhill Gang arrivò in Italia, e, sebbene inizialmente non avesse un grande impatto, fu il seme da cui germogliarono i primi tentativi di emulare il fenomeno hip hop. I primi gruppi rap italiani, come Radical Stuff e The Rappers, contribuirono a costruire una scena underground che, sebbene limitata, dimostrava una crescente passione per il genere.

Il Decennio della Consapevolezza: Gli Anni 2000

Il vero boom del rap italiano si verificò negli anni 2000. La scena rap cominciò a farsi strada nella cultura popolare, con artisti che iniziarono a utilizzare la loro musica per esprimere una vasta gamma di temi sociali e personali. Fabri Fibra emerse come una delle figure di punta del movimento, con il suo stile provocatorio e testi che affrontavano tematiche come la disillusione sociale e l’ingiustizia. Il suo album “Tradimento” del 2006 fu un punto di svolta che lo consacrò come uno dei principali protagonisti del rap italiano.

Allo stesso tempo, il collettivo Sottotono, composto da Tuttologo e Big Fish, contribuì a diversificare il panorama, portando un sound più melodico e influenze R&B, ampliando così l’appello del rap a un pubblico più vasto.

La Nuova Generazione: 2010 e Oltre

Negli anni 2010, il rap italiano ha visto l’emergere di nuovi artisti e la crescente diffusione della musica hip hop. Salmo, con il suo stile innovativo e la sua capacità di mescolare rap, rock e elettronica, ha attirato l’attenzione sia a livello nazionale che internazionale. Album come “Hellvisback” hanno consolidato la sua posizione come uno dei più influenti artisti del panorama italiano.

Un altro nome fondamentale è Emis Killa, il cui album “L’erba cattiva” ha ricevuto ampi consensi e ha rappresentato un esempio di come il rap italiano potesse trattare temi di grande rilevanza sociale e personale, mantenendo al contempo un forte legame con le radici del genere.

L’era contemporanea ha visto anche l’ascesa di artisti come Achille Lauro, che ha portato un approccio più eclettico e provocatorio, e Capo Plaza, noto per il suo stile trap che ha conquistato le classifiche e il pubblico giovanile. La trap, un sottogenere del rap che combina elementi di musica elettronica e melodie accattivanti, ha trovato una vasta audience in Italia, dimostrando la continua evoluzione e adattabilità del movimento hip hop.

Impatto Culturale e Sociale

Il rap e l’hip hop in Italia non sono solo una forma di intrattenimento, ma anche un potente strumento di espressione sociale e culturale. Attraverso le loro canzoni, gli artisti hanno affrontato temi come l’ineguaglianza, la lotta per i diritti civili e la rappresentazione delle esperienze quotidiane delle persone. La scena ha anche contribuito a dare voce alle nuove generazioni, riflettendo le loro preoccupazioni e aspirazioni.

Inoltre, la cultura hip hop ha influenzato non solo la musica, ma anche la moda, il linguaggio e l’arte visiva. Le influenze del rap si possono vedere in numerosi aspetti della cultura pop italiana, dalla moda streetwear ai graffiti, fino alla pubblicità e ai media.

Il movimento rap e hip hop in Italia ha attraversato decenni di evoluzione, cambiamento e crescita. Da modesti inizi come fenomeno di nicchia, è diventato un’importante corrente culturale che continua a sfidare le norme e a influenzare la società. Con una nuova generazione di artisti che spinge i confini del genere e esplora nuove frontiere musicali, il rap italiano è destinato a rimanere una forza vivace e dinamica nel panorama musicale globale.

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YAMAHA MT-09 Y-AMT: È LEI LA PRIMA AUTOMATICA DI IWATA

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Torniamo indietro di circa dieci anni, il ‘Dark Side of Japan’ sta prendendo forma e la prima Yamaha MT-09 comincia a macinare chilometri nelle mani di tanti motociclisti. Da subito diventa un punto di riferimento nel mondo delle naked. Avanti veloce, passando per un restyling e poi per la generazione della piattaforma inerziale, arriviamo all’ultima MT-09. Da oggi lei, la nuovissima hooligan di Iwata, diventa anche la prima Yamaha a offrire l’opzione del cambio Automatico. Si chiama Y-AMT e prevede una funzione manuale con selettore a manubrio.

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ADDIO ALLE LEVE DI CAMBIO E FRIZIONE

La base di partenza per il progetto è la stessa della MT-09 con cambio tradizionale. Restano invariati i valori potenza e coppia del motore CP3, ma frizione e cambio sono affidati a un motore elettrico. Quest’ultimo elimina la necessità sia della leva della frizione tradizionale sia di un cambio a pedale. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficacia nella guida del pilota, eliminando i movimenti e le variazioni di posizione legate alla necessità di azionare il rinvio meccanico tradizionale.

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Tutto si controlla dai blocchetti a manubrio, anche cambi di marcia e scalate in modalità manuale. Oltre alla funzione MT (manuale) e alla D (automatico) c’è la D+. La gestione delle marce rimane completamente automatica, ma con un occhio di riguardo per la sportività. Così i giri rimangono più alti e la MT-09 sfrutta di più i rapporti.

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YAMAHA MT-09 Y-AMT: LA GUIDA IN MANUALE

La mappa MT è stata studiata per lasciare massima libertà al pilota. I cambi marcia vengono attivati tramite un interruttore a bilanciere tattile, posizionato in modo da essere comodamente alla portata della punta delle dita della mano sinistra del pilota. I motociclisti possono usare il pollice e l’indice per salire di marcia con la leva più (+) e scalare con la leva meno (-). In alternativa si può scegliere di utilizzare un solo dito. Utilizzando l’indice basta tirare la leva più (+) per salire di marcia o spingerla per scalare.

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Nella guida a bassa velocità e nel traffico il nuovo Y-AMT punta a offrire il massimo comfort, per favorire le manovre. Yamaha però promette un distacco netto dai parenti semi-automatici che abbiamo visto nascere anni fa sulle giganti moto da viaggio. Il sistema Y-AMT sarebbe stato studiato per assecondare tutti i pruriti degli smanettoni e esaltare le doti della MT-09, fra cui la voglia incontenibile di impennare fino allo sfinimento …

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ARRIVA DOPO L’ESTATE

Oltre che di tutte le dotazione della sorella base, la MT-09 Y-AMT gode del sistema smart-key, ereditato dalla versione SP. La nuova MT-09 Y-AMT, compresa la versione da 35 kW per patente A2, sarà disponibile in tre colorazioni: Tech Black, Midnight Cyan e Icon Blue. Arriverà sul mercato a partire dal quarto trimestre del 2024.  

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Fonte:www.superbikeitalia.it

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Gerardina Trovato ritorna alla ribalta e racconta la delusione con Andrea Bocelli

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Gerardina Trovato, celebre cantautrice siciliana, è tornata sotto i riflettori grazie a un video diventato virale su TikTok, che ha riacceso l’interesse del pubblico dopo anni di silenzio. In un’intervista a “LiberaLaMusica”, l’artista ha condiviso la sua gratitudine verso i fan, esprimendo il desiderio di non essere abbandonata in questo nuovo capitolo della sua carriera. Durante l’intervista, Gerardina ha rivelato una profonda delusione personale: il deterioramento del rapporto con Andrea Bocelli, il tenore che lei stessa aveva supportato all’inizio della sua carriera musicale.

“Andrea Bocelli era il mio supporter”

Gerardina Trovato ha raccontato con amarezza di come sia stata proprio lei a introdurre Bocelli nel mondo della musica, portandolo in tournée come suo supporter quando era ancora agli inizi. “Nel 1994, lui era tra le voci nuove di Sanremo e io ero tra i Big. Andrea mi accompagnava in tournée e ricordo che spesso condividevamo le stanze d’albergo. Era un periodo in cui eravamo molto uniti”, ha ricordato la cantautrice, sottolineando come Bocelli l’aiutasse portando i suoi bagagli durante gli spostamenti.

Il Rapporto Incrinato

Tuttavia, col passare degli anni, il rapporto tra i due si è raffreddato, e Gerardina ha confessato di essere rimasta profondamente ferita dal comportamento del tenore. “Oggi Andrea non vuole più neanche parlarmi al telefono. Ci sono rimasta molto male”, ha dichiarato, evidenziando il distacco che si è creato tra loro, nonostante il passato condiviso.

Gerardina ha anche rievocato il loro duetto nel brano “Vivere”, nato quasi per caso in sala di registrazione. “Il brano non nasceva come duetto, ma il produttore ha pensato di aggiungere una voce e ha scelto Andrea. Così è nato il nostro duetto”, ha spiegato. Nonostante il successo mondiale della canzone, che ha contribuito a consolidare la fama di Bocelli, la Trovato ha espresso il suo disappunto per essere stata esclusa dalle successive esibizioni, come quella a Hollywood dove Bocelli ha cantato “Vivere” con Laura Pausini. “Dopo l’esibizione, Laura è tornata in albergo, mentre lui ha messo la mano nel cemento dei vivi”, ha commentato con ironia.

La storia di Gerardina Trovato, segnata da successi e delusioni, torna dunque a far parlare di sé, mettendo in luce un capitolo poco conosciuto del suo legame con uno dei più grandi tenori contemporanei.

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Arezzo | Arrestati due giovani corrieri della droga sull’autostrada del sole

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Nel corso di questo fine settimana, la Polizia di Stato di Arezzo ha intercettato e arrestato due giovani trafficanti di droga lungo l’autostrada del sole. I due, rispettivamente di 19 e 25 anni, sono stati trovati in possesso di un chilo di hashish.

L’operazione è avvenuta intorno alle 22 di sabato, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle ha fermato una Volkswagen Golf con targa italiana. A bordo del veicolo viaggiavano i due giovani, entrambi nati e residenti nella provincia di Arezzo.

Durante il controllo, gli agenti hanno notato un comportamento nervoso e sospetto da parte dei due, i quali non sono riusciti a fornire spiegazioni convincenti sul motivo del loro viaggio. Questo ha indotto i poliziotti a effettuare un’ispezione più approfondita del veicolo.

La perquisizione ha portato alla scoperta di 10 panetti di hashish, ciascuno del peso di 100 grammi, nascosti nei cassetti portaoggetti sotto i sedili anteriori dell’auto. Colti sul fatto, i due giovani sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo per direttissima. L’autovettura e la droga sono stati immediatamente sequestrati.

Le indagini non si sono fermate qui: la Polizia ha esteso la perquisizione anche ai domicili dei due arrestati, dove è stato rinvenuto un ulteriore chilo di hashish. Questo ha confermato il coinvolgimento dei due in attività di traffico di sostanze stupefacenti su larga scala.

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