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Genova | Torna l’iniziativa “Palazzi Svelati”, l’apertura straordinaria al pubblico dei palazzi delle istituzioni

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Domenica 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, torna a Genova “Palazzi Svelati”, l’apertura straordinaria al pubblico dei palazzi delle istituzioni, tra cui quello di Regione Liguria. Sono 23 le istituzioni coinvolte e 22 le dimore storiche pronte ad aprire le porte per rivelare a cittadini e turisti i propri tesori (Prefettura e Città metropolitana di Genova hanno sede nello stesso edificio, palazzo Doria Spinola), tra cui tre novità dell’edizione 2024: Villa Sauli Bombrini Doria (sede del Conservatorio Paganini nel quartiere di Albaro), il Museo Diocesano di Genova con il Chiostro dei Canonici di San Lorenzo e il Palazzo Ducale di Genova. I “Palazzi Svelati” saranno aperti al pubblico a partire dalle 9 di domenica 2 giugno; prenotazioni, con diverse modalità a seconda del palazzo, sul sito https://palazzisvelati.happyticket.it/.
“Anche quest’anno torna un appuntamento di grande rilevanza: l’apertura straordinaria degli edifici istituzionali, solitamente chiusi al pubblico, quale occasione per ammirare il patrimonio artistico e architettonico della città festeggiando l’anniversario di nascita della Repubblica– commenta il presidente ad interim di Regione Liguria –. Si tratta di un evento unico per far conoscere i luoghi dove si svolge la vita amministrativa e politica, un gesto simbolico di avvicinamento tra cittadini e istituzioni, che è anche in grado di arricchire la vasta offerta culturale del nostro capoluogo e della Liguria. Anche il Palazzo della Regione in piazza De Ferrari, che nell’ultima edizione aveva accolto 1700 visitatori, è pronto ad aprire i battenti, offrendo anche una mostra che ospiterà un’opera del pittore tedesco Blockman oltre alla quadreria dell’Ente e alle statue in bronzo di Francesco Messina, prestito della Wolfsoniana”.
“Dopo gli oltre 70mila visitatori che hanno partecipato all’ultima edizione dei Rolli Days, grazie a Palazzi Svelati si apriranno al grande pubblico porte di alcune delle più belle dimore storiche genovesi che accolgono le sedi di istituzioni pubbliche, politiche e culturali – dichiara l’assessore al Marketing Territoriale del Comune di Genova – I numeri ci dicono che, in questi ultimi anni, le iniziative realizzate dagli enti locali per la divulgazione del nostro patrimonio culturale stanno riscuotendo un successo crescente tra cittadini e turisti. Finalmente, dopo un periodo di stanchezza, Genova sta tornando ad aprirsi al mondo in tutti i campi: non solo quello economico, dell’industria, della logistica e del digitale, ma anche quello – essenziale – della promozione del territorio e delle sue bellezze che per varietà, ricchezza e qualità, hanno davvero pochi eguali a livello internazionale”.

La città svelata – Il “gran teatro” di Piazza Nuova con gli occhi di un nordico (a cura di Anna Orlando)

Durante ‘Palazzi Svelati’ i visitatori della sede della Regione Liguria in Piazza De Ferrari potranno ammirare una selezione delle opere d’arte custodite al suo interno e normalmente non visibili al pubblico. In occasione dell’edizione 2024, inoltre, il Palazzo della Regione ospiterà un singolare dipinto di collezione privata che svela un angolo di città che non c’è più. Siamo nel 1670-1680 circa, quando il tedesco Pietro Maurizio Bolckman, nato nel 1640 in Germania, a Gorinchem, e morto a Torino nel 1710, visita Genova città e ne ritrae uno degli angoli più vivaci e colorati: l’attuale piazza Matteotti, al tempo conosciuta come “Piazza Nuova”, rappresentata durante lo svolgimento di un mercato. Tra “besagnini”, prelati, nobili trasportati in portantina e tanti altri personaggi, i visitatori potranno ammirare la piazza sotto una luce inedita, cogliendo le differenze e le similitudini tra la sua forma attuale e quella del XVII secolo.
“Ogni opera d’arte è un piccolo capitolo di storia che si svela sotto forma di figura e ci regala non solo bellezza, ma anche conoscenza – dichiara la curatrice Anna Orlando -. Il dipinto di Pietro Maurizio Bolckman, un pittore tedesco che visitò Genova alla fine del ‘600, illustra nei minimi dettagli una parte della nostra città in un momento di vita quotidiana di oltre 300 anni fa. Siamo virtualmente in piazza Matteotti e, come se indossassimo degli occhiali magici, ci ritroviamo in Piazza Nuova, quando vicino alla chiesa del Gesù e a Palazzo Ducale, difeso da mura come una fortezza, si svolgeva il grande mercato con frutta e verdura, con i banchi del macellaio, del pollivendolo e della lattaia. Altrettanto magicamente, questo capolavoro di collezione privata si trasforma sotto il nostro sguardo da un’immagine fissa a un gran teatro di persone e animali in movimento, dei quali ci pare di sentire persino il vociare festoso e chiassoso”.

I “Palazzi Svelati” 2024
Palazzo Doria Spinola – Prefettura e Città Metropolitana di Genova; Palazzo della Regione Liguria; Palazzo Doria Tursi – Comune di Genova; Palazzo Tobia Pallavicino – Camera di Commercio; Palazzo della Borsa; Palazzo De Gaetani – Banca d’Italia; Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti; Palazzo dell’Università; Palazzo Lomellini Patrone – Comando Militare Esercito “Liguria”; Palazzo San Giorgio – Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale; Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano; Sala Operativa della Protezione Civile di Regione Liguria; Avvocatura Distrettuale dello Stato; Palazzo Ducale di Genova; Palazzo degli Uffici Finanziari – Agenzia delle Entrate; INAIL – Direzione regionale Liguria; Forte San Giorgio – Istituto Idrografico della Marina Militare; Capitaneria di Porto – Guardia Costiera; Comando dei Vigili del Fuoco; Museo Diocesano – Chiostro dei canonici di San Lorenzo; Villa Sauli Bombrini Doria – Conservatorio Paganini; Caserma “San Giorgio” – Comando Regionale della Guardia di Finanza.

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YAMAHA MT-09 Y-AMT: È LEI LA PRIMA AUTOMATICA DI IWATA

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Torniamo indietro di circa dieci anni, il ‘Dark Side of Japan’ sta prendendo forma e la prima Yamaha MT-09 comincia a macinare chilometri nelle mani di tanti motociclisti. Da subito diventa un punto di riferimento nel mondo delle naked. Avanti veloce, passando per un restyling e poi per la generazione della piattaforma inerziale, arriviamo all’ultima MT-09. Da oggi lei, la nuovissima hooligan di Iwata, diventa anche la prima Yamaha a offrire l’opzione del cambio Automatico. Si chiama Y-AMT e prevede una funzione manuale con selettore a manubrio.

yamaha mt-09 y-amt ‣ adn24 yamaha mt-09 y-amt: È lei la prima automatica di iwata

ADDIO ALLE LEVE DI CAMBIO E FRIZIONE

La base di partenza per il progetto è la stessa della MT-09 con cambio tradizionale. Restano invariati i valori potenza e coppia del motore CP3, ma frizione e cambio sono affidati a un motore elettrico. Quest’ultimo elimina la necessità sia della leva della frizione tradizionale sia di un cambio a pedale. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficacia nella guida del pilota, eliminando i movimenti e le variazioni di posizione legate alla necessità di azionare il rinvio meccanico tradizionale.

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Tutto si controlla dai blocchetti a manubrio, anche cambi di marcia e scalate in modalità manuale. Oltre alla funzione MT (manuale) e alla D (automatico) c’è la D+. La gestione delle marce rimane completamente automatica, ma con un occhio di riguardo per la sportività. Così i giri rimangono più alti e la MT-09 sfrutta di più i rapporti.

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YAMAHA MT-09 Y-AMT: LA GUIDA IN MANUALE

La mappa MT è stata studiata per lasciare massima libertà al pilota. I cambi marcia vengono attivati tramite un interruttore a bilanciere tattile, posizionato in modo da essere comodamente alla portata della punta delle dita della mano sinistra del pilota. I motociclisti possono usare il pollice e l’indice per salire di marcia con la leva più (+) e scalare con la leva meno (-). In alternativa si può scegliere di utilizzare un solo dito. Utilizzando l’indice basta tirare la leva più (+) per salire di marcia o spingerla per scalare.

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Nella guida a bassa velocità e nel traffico il nuovo Y-AMT punta a offrire il massimo comfort, per favorire le manovre. Yamaha però promette un distacco netto dai parenti semi-automatici che abbiamo visto nascere anni fa sulle giganti moto da viaggio. Il sistema Y-AMT sarebbe stato studiato per assecondare tutti i pruriti degli smanettoni e esaltare le doti della MT-09, fra cui la voglia incontenibile di impennare fino allo sfinimento …

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ARRIVA DOPO L’ESTATE

Oltre che di tutte le dotazione della sorella base, la MT-09 Y-AMT gode del sistema smart-key, ereditato dalla versione SP. La nuova MT-09 Y-AMT, compresa la versione da 35 kW per patente A2, sarà disponibile in tre colorazioni: Tech Black, Midnight Cyan e Icon Blue. Arriverà sul mercato a partire dal quarto trimestre del 2024.  

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Fonte:www.superbikeitalia.it

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Gerardina Trovato ritorna alla ribalta e racconta la delusione con Andrea Bocelli

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Gerardina Trovato, celebre cantautrice siciliana, è tornata sotto i riflettori grazie a un video diventato virale su TikTok, che ha riacceso l’interesse del pubblico dopo anni di silenzio. In un’intervista a “LiberaLaMusica”, l’artista ha condiviso la sua gratitudine verso i fan, esprimendo il desiderio di non essere abbandonata in questo nuovo capitolo della sua carriera. Durante l’intervista, Gerardina ha rivelato una profonda delusione personale: il deterioramento del rapporto con Andrea Bocelli, il tenore che lei stessa aveva supportato all’inizio della sua carriera musicale.

“Andrea Bocelli era il mio supporter”

Gerardina Trovato ha raccontato con amarezza di come sia stata proprio lei a introdurre Bocelli nel mondo della musica, portandolo in tournée come suo supporter quando era ancora agli inizi. “Nel 1994, lui era tra le voci nuove di Sanremo e io ero tra i Big. Andrea mi accompagnava in tournée e ricordo che spesso condividevamo le stanze d’albergo. Era un periodo in cui eravamo molto uniti”, ha ricordato la cantautrice, sottolineando come Bocelli l’aiutasse portando i suoi bagagli durante gli spostamenti.

Il Rapporto Incrinato

Tuttavia, col passare degli anni, il rapporto tra i due si è raffreddato, e Gerardina ha confessato di essere rimasta profondamente ferita dal comportamento del tenore. “Oggi Andrea non vuole più neanche parlarmi al telefono. Ci sono rimasta molto male”, ha dichiarato, evidenziando il distacco che si è creato tra loro, nonostante il passato condiviso.

Gerardina ha anche rievocato il loro duetto nel brano “Vivere”, nato quasi per caso in sala di registrazione. “Il brano non nasceva come duetto, ma il produttore ha pensato di aggiungere una voce e ha scelto Andrea. Così è nato il nostro duetto”, ha spiegato. Nonostante il successo mondiale della canzone, che ha contribuito a consolidare la fama di Bocelli, la Trovato ha espresso il suo disappunto per essere stata esclusa dalle successive esibizioni, come quella a Hollywood dove Bocelli ha cantato “Vivere” con Laura Pausini. “Dopo l’esibizione, Laura è tornata in albergo, mentre lui ha messo la mano nel cemento dei vivi”, ha commentato con ironia.

La storia di Gerardina Trovato, segnata da successi e delusioni, torna dunque a far parlare di sé, mettendo in luce un capitolo poco conosciuto del suo legame con uno dei più grandi tenori contemporanei.

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Arezzo | Arrestati due giovani corrieri della droga sull’autostrada del sole

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Nel corso di questo fine settimana, la Polizia di Stato di Arezzo ha intercettato e arrestato due giovani trafficanti di droga lungo l’autostrada del sole. I due, rispettivamente di 19 e 25 anni, sono stati trovati in possesso di un chilo di hashish.

L’operazione è avvenuta intorno alle 22 di sabato, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle ha fermato una Volkswagen Golf con targa italiana. A bordo del veicolo viaggiavano i due giovani, entrambi nati e residenti nella provincia di Arezzo.

Durante il controllo, gli agenti hanno notato un comportamento nervoso e sospetto da parte dei due, i quali non sono riusciti a fornire spiegazioni convincenti sul motivo del loro viaggio. Questo ha indotto i poliziotti a effettuare un’ispezione più approfondita del veicolo.

La perquisizione ha portato alla scoperta di 10 panetti di hashish, ciascuno del peso di 100 grammi, nascosti nei cassetti portaoggetti sotto i sedili anteriori dell’auto. Colti sul fatto, i due giovani sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo per direttissima. L’autovettura e la droga sono stati immediatamente sequestrati.

Le indagini non si sono fermate qui: la Polizia ha esteso la perquisizione anche ai domicili dei due arrestati, dove è stato rinvenuto un ulteriore chilo di hashish. Questo ha confermato il coinvolgimento dei due in attività di traffico di sostanze stupefacenti su larga scala.

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