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Cronaca

Firenze | Vandalizzata l’installazione dedicata alle vittime dei femminicidi

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I fazzoletti fucsia sono stati tagliati, alcuni lucchetti sono stati rotti e la targa è stata imbrattata con vernice. È stata vandalizzata l’installazione spontanea in piazza Santissima Annunziata, che commemora le troppe donne vittime di violenza. Quei fazzoletti e lucchetti vengono appesi per ogni femminicidio e transicidio.

“Qualcuno ha danneggiato i fazzoletti e ha deturpato la targa con vernice. Ci chiediamo se, mentre commettevano questi atti, abbiano dedicato un momento a leggere quei nomi. Hanno rimosso una lapide! L’hanno profanata! Hanno calpestato un monumento alla memoria! Perché quell’installazione lo era e lo sarà di nuovo”, denunciano da Non una di meno.

“Consideriamo questo gesto un’ulteriore espressione della violenza sulle donne, un altro tentativo di rendere invisibile questo fenomeno”, aggiungono. “Non crediamo che sia una coincidenza che questo sia avvenuto pochi giorni dopo l’approvazione in Parlamento dell’ingresso dei gruppi anti-scelta nei consultori, con l’obiettivo di relegare la donna al suo tradizionale ruolo di madre e moglie. Con rabbia e amore, continueremo a dare vita al nostro rituale di solidarietà”.

Per domani è stato annunciato un presidio dalle 19:30 “per prendersi cura insieme di questa installazione commemorativa, riattaccando lucchetti e fazzoletti, simboli dei femminicidi avvenuti nell’aprile 2024, e ripristinando quelli danneggiati”.

Dal 8 marzo di tre anni fa, ogni 8 del mese, piazza Santissima Annunziata è diventata un luogo simbolo, con presidi per ricordare le donne uccise per mano di mariti, compagni, fidanzati o familiari.

Cronaca

Messina | Tentata truffa ai danni di una donna, arrestato un uomo per tentativo di estorsione

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ADN24

Mercoledì 18 dicembre, una serie di segnalazioni è arrivata agli uffici della Polizia di Stato riguardo a un tentativo di truffa telefonica ai danni di alcuni cittadini. Un uomo, spacciandosi per appartenente alle Forze dell’Ordine, aveva contattato le vittime chiedendo del denaro per presunti incidenti che avevano coinvolto familiari delle stesse.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, una donna ha contattato il Numero Unico di Emergenza 112, segnalando che sua sorella era stata avvicinata telefonicamente da un sedicente carabiniere. L’uomo al telefono le aveva comunicato che il figlio della donna aveva investito una persona sulle strisce pedonali e si trovava sotto custodia, chiedendo una somma di denaro per il rilascio del giovane. Secondo la storia raccontata dal truffatore, un carabiniere si sarebbe presentato presso l’abitazione della donna per ritirare i soldi.

Immediatamente, gli agenti della Squadra Mobile sono intervenuti sul posto, dove hanno sentito la voce di un uomo che cercava di entrare nell’abitazione. Dopo averlo fermato, i poliziotti hanno scoperto che l’uomo, un italiano di 52 anni con precedenti penali, non era in grado di giustificare la sua presenza nell’edificio.

Il soggetto è stato arrestato e accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti. L’uomo è stato denunciato per tentata truffa aggravata, in concorso con la persona che lo aveva telefonicamente contattato per mettere in atto il raggiro.

La Polizia di Stato, impegnata nella prevenzione dei reati di truffa, ha ricordato alla cittadinanza di segnalare immediatamente al Numero Unico di Emergenza 112 ogni caso sospetto, per evitare di cadere vittima di simili inganni.

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Cronaca

Messina | Maxi-sequestro di fuochi d’artificio illegali, un arresto e tre denunce

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ADN24

Con l’avvicinarsi delle festività di fine anno, le Forze dell’Ordine hanno intensificato i controlli per prevenire e reprimere la vendita abusiva di materiale pirotecnico. Un’importante operazione condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Messina ha portato al sequestro di un’ingente quantità di fuochi d’artificio detenuti illegalmente in abitazioni private, in un esercizio commerciale e su un’autovettura in transito.

L’attività, suddivisa in quattro distinti interventi eseguiti da reparti locali della Guardia di Finanza, ha consentito di bloccare la commercializzazione di circa 424 chilogrammi di prodotti pirotecnici non autorizzati, tra cui 267 bombe carta e 40 chili di ordigni esplosivi artigianali estremamente pericolosi. Tali materiali, oltre a rappresentare un rischio elevato per la sicurezza pubblica, avrebbero fruttato guadagni illeciti stimati in oltre 20.000 euro.

Uno dei responsabili, residente a Barcellona Pozzo di Gotto, è stato arrestato in flagranza, mentre altre tre persone, originarie di diversi comuni siciliani, sono state denunciate a piede libero. Il materiale sequestrato, inclusi articoli professionali e artigianali ad alto rischio esplosivo, è stato trasferito presso depositi specializzati per la custodia in sicurezza.

La Guardia di Finanza sottolinea come l’uso incauto e la diffusione di fuochi illegali rappresentino un grave pericolo per la salute e l’incolumità pubblica, soprattutto durante le festività, periodo in cui si registra il maggior numero di incidenti legati a tali dispositivi.

L’operazione testimonia l’impegno costante delle forze dell’ordine per garantire un ambiente sicuro, proteggendo la comunità da rischi potenziali che potrebbero trasformare momenti di festa in tragedie.

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Cronaca

San Giacomo di Laives (BZ) | Recuperate due biciclette rubate, denunciato un giovane per ricettazione

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ADN24

Un’efficace collaborazione tra le stazioni dei Carabinieri di Laives e Bronzolo ha portato al recupero di due biciclette di valore, rubate nella notte tra il 10 e l’11 dicembre 2024 in un garage privato a San Giacomo di Laives, in provincia di Bolzano.

L’episodio si è verificato quando ignoti hanno forzato l’ingresso di un garage annesso a un’abitazione, sottraendo una bicicletta muscolare e una elettrica, per un valore complessivo di circa 5.000 euro, oltre a due caschi da motociclista. L’azione ha provocato ingenti danni, aggravando ulteriormente il bilancio economico per la vittima, che non aveva copertura assicurativa per la refurtiva.

L’immediato avvio delle indagini, supportate da immagini di videosorveglianza e altre tecnologie, ha consentito ai Carabinieri di ricostruire il percorso della refurtiva, individuando il luogo in cui era stata nascosta: un condominio in via Palermo a Bolzano.

Il blitz, condotto con il supporto dei militari della Stazione di Terlano, ha permesso di ritrovare entrambe le biciclette e di denunciare per ricettazione un giovane di 20 anni, residente a Bolzano. Ora gli inquirenti stanno cercando di chiarire se il ventenne fosse direttamente coinvolto nel furto o se, come sostiene, abbia acquistato i beni rubati attraverso canali illeciti.

Le biciclette sono già state restituite al legittimo proprietario, che ha espresso gratitudine ai Carabinieri per l’efficacia delle operazioni. Le indagini continuano per accertare eventuali responsabilità aggiuntive e ricostruire i dettagli dell’accaduto.

L’Arma coglie l’occasione per ricordare l’importanza di prestare attenzione a offerte sospette e a prezzi particolarmente bassi sul mercato, poiché l’acquisto di beni rubati può comportare conseguenze legali anche per gli acquirenti inconsapevoli.

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