Cronaca
Caso Denise Pipitone | La mamma: “Dopo 20 anni ritrovate due cimici funzionanti in casa”
Denise Pipitone torna protagonista di un nuovo mistero. Durante lavori di manutenzione, Piera Maggio, madre della bambina scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo, ha fatto una scoperta inquietante: due cimici, funzionanti e collegate alla rete elettrica, rinvenute nella propria abitazione. Maggio ha reso nota la scoperta tramite un post su Facebook, accompagnato da una foto delle microspie.
Le cimici, ritrovate dopo vent’anni, sollevano interrogativi su come siano state collocate e se qualcuno abbia violato la loro proprietà nel corso del tempo. Maggio ha dichiarato di aver sempre mantenuto trasparenza e di non avere nulla da nascondere, sottolineando che la scoperta è avvenuta casualmente durante lavori di manutenzione.
La madre di Denise Pipitone si chiede ora se, al termine di un’indagine, le apparecchiature utilizzate dagli investigatori dovrebbero essere recuperate, considerando che potrebbero appartenere allo Stato. In caso affermativo, sorge la domanda se debbano essere risarciti per l’utilizzo della loro rete elettrica per oltre due decenni.
La scoperta delle cimici aggiunge un nuovo elemento di mistero al caso di Denise Pipitone, sollevando interrogativi sul passato e sull’uso delle tecnologie di sorveglianza nelle indagini.
Cronaca
Salvati 10 ragazzi in due interventi distinti sui monti del Matese
Due interventi di soccorso sono stati effettuati nelle ultime ore sui monti del Matese, con il salvataggio di dieci giovani in difficoltà. Il primo intervento è stato possibile grazie alla chiamata di soccorso inviata dal sistema di localizzazione di un telefonino, che ha consentito di individuare il gruppo nonostante la mancanza di copertura di rete e la loro posizione in una stradina di montagna che porta al lago del Matese. Sei ragazzi sono stati tratti in salvo, grazie anche alla cooperazione dei residenti locali, e sono stati trovati in buone condizioni di salute.
Nel secondo intervento, quattro ragazzi sono stati salvati tra il comune di Letino e San Gregorio Matese. Anche in questo caso, i giovani erano in buone condizioni e sono stati prontamente soccorsi dai team di emergenza.
Oltre a questi salvataggi, i soccorritori sono stati impegnati in numerosi altri interventi nella zona di Teano e Mondragone, principalmente per la rimozione di alberi caduti a causa del maltempo. Le operazioni di soccorso sono proseguite senza sosta per garantire la sicurezza della popolazione e dei visitatori.
Cronaca
Un Natale speciale per Lidia Marioli: il regalo dei carabinieri di Città di Castello
Un gesto di solidarietà che ha scaldato il cuore di Lidia Marioli, una signora di 92 anni, ex attrice di teatro e cinema, che ha ricevuto il più bel regalo di Natale. Lidia vive da sola nel centro storico di Città di Castello (Perugia), e quest’anno ha ricevuto una visita speciale dai carabinieri locali. Il capitano Massimiliano Croce e il luogotenente Fabrizio Capalti, insieme a una delegazione del Comune, hanno portato alla signora un panettone, un brindisi e un giradischi completo di vinili con le sue canzoni preferite, facendo rivivere per un momento i ricordi indimenticabili della sua vita.
Questo piccolo ma significativo gesto, sostenuto anche dal Comune di Città di Castello, ha rappresentato un messaggio di vicinanza e solidarietà, portando un sorriso e un po’ di calore a chi vive la solitudine, soprattutto durante le festività natalizie. Insieme al regalo, è stato consegnato anche un calendario di Frate Indovino e il catalogo della Mostra Internazionale di Arte Presepiale, visitabile fino al 6 gennaio.
Il sindaco Luca Secondi e l’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti, hanno sottolineato l’importanza di iniziative come questa, che incarnano i veri valori del Natale: solidarietà, inclusione e attenzione per le persone più vulnerabili della comunità. Un gesto che ha reso il Natale di Lidia ancora più speciale.
Cronaca
Gran Sasso: soccorritori bloccati a Campo Imperatore durante le ricerche dei due alpinisti dispersi
Le ricerche dei due alpinisti romagnoli dispersi sul Gran Sasso, Luca Perazzini e Cristian Gualdi, sono state temporaneamente sospese a causa delle condizioni meteo proibitive in quota. Il gruppo di soccorritori, composto da tecnici del Soccorso Alpino e da lavoratori del rifugio e della funivia, è stato bloccato a circa 2.100 metri di altezza a Campo Imperatore.
Dopo una notte passata nel rifugio, lontano dalle proprie famiglie, il gruppo è riuscito a scendere a valle grazie a una breve finestra di vento debole che ha permesso il funzionamento della funivia. “La situazione resta complicata”, ha dichiarato uno dei soccorritori, un tecnico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, riferendo che le operazioni riprenderanno non appena le condizioni climatiche lo permetteranno.
I due alpinisti sono scomparsi domenica 22 dicembre 2024, dopo essere scivolati mentre scendevano dalla Direttissima del Corno Grande. Le ricerche continueranno appena il meteo consentirà il ritorno in quota.
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