Cronaca
Lecce | Chiede dell’acqua come scusa per entrare, coniugi picchiati a sangue e rapinati
Un violento episodio di aggressione è avvenuto domenica 12 maggio a Nardò, nel Salento, con vittime un uomo di 55 anni e sua moglie di 54. Entrambi sono stati ricoverati in condizioni gravi al “Vito Fazzi” di Lecce, con l’uomo che ha riportato lesioni serie alla testa e al volto, mentre la donna ha subito contusioni meno gravi. Il presunto aggressore, un uomo di 30 anni già noto alle autorità per reati predatori, è stato individuato e interrogato. Sembra che l’aggressione sia avvenuta con intenti rapinatori.
Secondo quanto riportato da LeccePrima, l’episodio è iniziato intorno alle nove di mattina nel centro storico della città. L’uomo avrebbe suonato il citofono della coppia sotto falsi pretesti, affermando di avere bisogno di un bicchiere d’acqua per un improvviso malore. Una volta che la donna ha aperto la porta, l’uomo avrebbe tentato di entrare con l’intenzione di ottenere qualcosa di valore o denaro. Il marito, presente in un’altra stanza, è intervenuto per difendere la moglie, scatenando l’aggressione.
Il proprietario di casa sarebbe stato colpito con un bastone o un oggetto contundente, mentre l’aggressore è fuggito per le vie del centro senza riuscire a sfuggire alla cattura. Ora rischia l’accusa di tentato omicidio. Le vittime sono state soccorse dal personale del 118 e trasportate in ospedale, mentre sulla scena sono intervenuti anche gli investigatori della scientifica per raccogliere prove e acquisire video di sicurezza utili per le indagini in corso.
Cronaca
Foto del Ministro Valditara bruciata durante corteo contro la violenza sulle donne
Una scena di forte tensione si è verificata a Roma prima dell’inizio di un corteo contro la violenza sulle donne, quando una foto del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è stata bruciata davanti al Ministero dell’Istruzione. L’atto è stato compiuto dal movimento femminista ‘Aracne’ e da altri collettivi che partecipavano alla manifestazione.
La foto bruciata è stata accompagnata da un messaggio provocatorio pubblicato su Instagram, in cui si legge: “Prima di raggiungere la piazza contro la violenza di genere bruciamo il ministro Valditara”. L’iniziativa ha suscitato immediate polemiche, dato che il gesto rappresenta una forma di protesta diretta contro le politiche del governo in materia di istruzione e diritti civili, secondo gli attivisti coinvolti.
Un manifesto esposto durante l’azione portava la scritta: “104 morti di Stato. Non è l’immigrazione ma la vostra educazione”, un chiaro riferimento ai presunti fallimenti della politica educativa e alle politiche sociali ritenute responsabili di situazioni di emarginazione e violenza. L’atto, pur nell’ambito di una protesta legittima contro la violenza sulle donne, ha sollevato un acceso dibattito sul rispetto delle istituzioni e sulla legittimità delle forme di dissenso.
Nel corso del corteo, che ha visto la partecipazione di numerosi attivisti e sostenitori dei diritti delle donne, le tensioni tra gli organizzatori e le forze dell’ordine sono rimaste elevate, ma non sono stati segnalati altri episodi di violenza. Il gesto ha attirato l’attenzione dei media e delle autorità, sollevando interrogativi sul confine tra protesta legittima e azioni eccessive contro figure istituzionali.
Cronaca
Tentata rapina a Corbetta: ladri accerchiati dai condomini e arrestati dai carabinieri
Un tentativo di rapina si è trasformato in un incubo per due malviventi a Corbetta, un comune nell’hinterland nord-ovest di Milano, nella serata di giovedì 21 novembre. Due uomini di 23 e 62 anni hanno cercato di saccheggiare un appartamento, ma sono stati sorpresi e accerchiati dai condomini, portando alla loro cattura.
Tutto è iniziato intorno alle 21:30, quando i ladri hanno fatto scattare l’antifurto, attirando l’attenzione degli abitanti del condominio. I primi a intervenire sono stati proprio i vicini di casa, che, dopo aver allertato i carabinieri, hanno cercato di bloccare i malviventi mentre stavano tentando di fuggire. Nel frattempo, uno dei ladri impugnava una spranga di ferro, mentre l’altro aveva in mano un lungo cacciavite, segno della violenza con cui stavano cercando di forzare l’appartamento.
Prima dell’arrivo dei militari, un uomo di 41 anni, che aveva cercato di fermare i ladri, è stato brutalmente picchiato e malmenato. Nonostante il violento pestaggio, l’intervento tempestivo dei condomini ha permesso di circoscrivere la situazione. Quando i carabinieri del radiomobile di Abbiategrasso sono arrivati sul posto, hanno trovato i due malviventi circondati, incapaci di fuggire.
I due ladri sono stati arrestati con l’accusa di tentata rapina e lesioni. Fortunatamente, nonostante la violenza subita dal 41enne, le sue condizioni non sono gravi. L’incidente ha scosso la tranquilla comunità di Corbetta, ma dimostra anche l’efficacia della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine nel contrastare i crimini.
Cronaca
Catania: arrestato per minacce e violenze contro l’ex moglie
Un uomo di 39 anni, residente a Catania, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia dopo aver minacciato l’ex moglie e aggredito la sua abitazione. L’incidente è avvenuto nel quartiere Librino, dove il 39enne si è presentato davanti alla porta dell’appartamento della donna, prendendo a calci e pugni l’ingresso mentre urlava: “Fai uscire il bambino o ti ammazzo”. La donna, terrorizzata dalle violenze e dalle minacce, ha prontamente chiamato il 112, ricevendo l’intervento dei carabinieri.
All’arrivo dei militari, l’uomo ha cercato di minimizzare l’accaduto, dichiarando di trovarsi lì solo per vedere il figlio. Tuttavia, la donna, in lacrime, ha raccontato agli investigatori dell’Arma un quadro di violenze e minacce che si erano intensificate nei mesi precedenti, tanto da spingerla a denunciare l’ex marito già lo scorso agosto.
Negli ultimi mesi, l’uomo aveva cercato di controllare la sua ex compagna, utilizzando anche videochiamate con il figlio di 5 anni per insultarla e minacciarla. Tra le minacce, l’ex marito aveva detto al padre della donna: “Vengo là sotto e vi ammazzo”. Il comportamento violento aveva raggiunto il culmine quando, dopo aver minacciato la vita della donna e del bambino, ha preso a calci la porta della casa. La donna, spinta dalla paura e dal desiderio di proteggere il figlio, ha trovato finalmente il coraggio di recarsi in caserma per formalizzare una nuova denuncia.
Dopo l’arresto, il 39enne è stato posto agli arresti domiciliari, con la convalida dell’arresto da parte dell’autorità giudiziaria. La vicenda mette in luce un’ulteriore escalation di violenza familiare che ha finalmente trovato un fermo attraverso l’intervento delle forze dell’ordine.
-
Musica20 ore ago
Milan-Juve: le scelte di formazione in vista del big match
-
Cronaca22 ore ago
Furto e uso indebito di carta di pagamento: denunciato un 19enne a Reggio Emilia
-
Tv e Spettacolo20 ore ago
Il Sekai Taikai di Cobra Kai: un torneo reale o solo un’invenzione della serie?
-
Attualità21 ore ago
Black Friday 2024: boom di acquisti in Italia, cresce la spesa e il numero di acquirenti
-
Cronaca19 ore ago
ROMA-Carabinieri fermano due donne accusate di tentata estorsione aggravata dopo rapporto sessuale con un cliente
-
Attualità24 ore ago
Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”
-
Politica18 ore ago
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: scadenza per la settima rata del Pnrr
-
Musica21 ore ago
Coppa Davis: l’Italia prepara la sfida contro l’Australia in semifinale