Cronaca
Catania | Ancora controlli a San Berillo: due case di appuntamenti murate
Prosegue incessantemente l’azione di sorveglianza del territorio predisposta dal questore di Catania nel rione San Berillo. Nella giornata di ieri, un consistente dispositivo di agenti ha vigilato costantemente sulla zona, effettuando controlli incrociati, presidi fissi e pattugliamenti dinamici, sia con veicoli non contrassegnati che in abiti civili.
Le attività, coordinate dal commissariato di pubblica sicurezza “centrale”, hanno coinvolto quattro squadre del reparto prevenzione crimine Sicilia Orientale, una squadra del reparto mobile e una pattuglia della polizia locale.
Un’azione congiunta con gli uffici competenti del Comune di Catania è stata condotta in via Caramba, dove sono stati murati e resi inaccessibili due edifici pericolanti utilizzati come luoghi di prostituzione. Le due persone rintracciate all’interno sono state identificate e accompagnate in ufficio per le procedure di identificazione.
Una squadra del reparto mobile ha garantito un presidio fisso in piazza Turi Ferro per prevenire i furti su veicoli e contrastare la presenza di parcheggiatori abusivi. Durante il servizio, su segnalazione di un cittadino, sono stati controllati due individui su via Sturzo. Entrambi residenti a Paternò, sono stati trovati in possesso di un cacciavite, mentre poco distante è stato rinvenuto un motociclo rubato un anno prima e con il motore acceso. Non fornendo spiegazioni convincenti sulla loro presenza, uno dei due giovani, con precedenti penali, è stato denunciato e segnalato per divieto di ritorno nel Comune di Catania.
La polizia locale ha sanzionato quattro locali di ristorazione in piazza Turi Ferro per occupazione abusiva del suolo pubblico. In due di questi locali, erano state installate senza autorizzazione pali e una pedana metallica che ostruivano parzialmente il marciapiede.
Per quanto riguarda il controllo del rispetto delle norme stradali, sono stati controllati 78 veicoli, identificate 135 persone e elevate 2 sanzioni per mancata revisione. Infine, è stato eseguito un controllo sugli avventori di una sala giochi-chiosco bar, dove sono state identificate 11 persone, di cui 6 con precedenti penali.
Cronaca
Messina | Tentata truffa ai danni di una donna, arrestato un uomo per tentativo di estorsione
Mercoledì 18 dicembre, una serie di segnalazioni è arrivata agli uffici della Polizia di Stato riguardo a un tentativo di truffa telefonica ai danni di alcuni cittadini. Un uomo, spacciandosi per appartenente alle Forze dell’Ordine, aveva contattato le vittime chiedendo del denaro per presunti incidenti che avevano coinvolto familiari delle stesse.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, una donna ha contattato il Numero Unico di Emergenza 112, segnalando che sua sorella era stata avvicinata telefonicamente da un sedicente carabiniere. L’uomo al telefono le aveva comunicato che il figlio della donna aveva investito una persona sulle strisce pedonali e si trovava sotto custodia, chiedendo una somma di denaro per il rilascio del giovane. Secondo la storia raccontata dal truffatore, un carabiniere si sarebbe presentato presso l’abitazione della donna per ritirare i soldi.
Immediatamente, gli agenti della Squadra Mobile sono intervenuti sul posto, dove hanno sentito la voce di un uomo che cercava di entrare nell’abitazione. Dopo averlo fermato, i poliziotti hanno scoperto che l’uomo, un italiano di 52 anni con precedenti penali, non era in grado di giustificare la sua presenza nell’edificio.
Il soggetto è stato arrestato e accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti. L’uomo è stato denunciato per tentata truffa aggravata, in concorso con la persona che lo aveva telefonicamente contattato per mettere in atto il raggiro.
La Polizia di Stato, impegnata nella prevenzione dei reati di truffa, ha ricordato alla cittadinanza di segnalare immediatamente al Numero Unico di Emergenza 112 ogni caso sospetto, per evitare di cadere vittima di simili inganni.
Cronaca
Messina | Maxi-sequestro di fuochi d’artificio illegali, un arresto e tre denunce
Con l’avvicinarsi delle festività di fine anno, le Forze dell’Ordine hanno intensificato i controlli per prevenire e reprimere la vendita abusiva di materiale pirotecnico. Un’importante operazione condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Messina ha portato al sequestro di un’ingente quantità di fuochi d’artificio detenuti illegalmente in abitazioni private, in un esercizio commerciale e su un’autovettura in transito.
L’attività, suddivisa in quattro distinti interventi eseguiti da reparti locali della Guardia di Finanza, ha consentito di bloccare la commercializzazione di circa 424 chilogrammi di prodotti pirotecnici non autorizzati, tra cui 267 bombe carta e 40 chili di ordigni esplosivi artigianali estremamente pericolosi. Tali materiali, oltre a rappresentare un rischio elevato per la sicurezza pubblica, avrebbero fruttato guadagni illeciti stimati in oltre 20.000 euro.
Uno dei responsabili, residente a Barcellona Pozzo di Gotto, è stato arrestato in flagranza, mentre altre tre persone, originarie di diversi comuni siciliani, sono state denunciate a piede libero. Il materiale sequestrato, inclusi articoli professionali e artigianali ad alto rischio esplosivo, è stato trasferito presso depositi specializzati per la custodia in sicurezza.
La Guardia di Finanza sottolinea come l’uso incauto e la diffusione di fuochi illegali rappresentino un grave pericolo per la salute e l’incolumità pubblica, soprattutto durante le festività, periodo in cui si registra il maggior numero di incidenti legati a tali dispositivi.
L’operazione testimonia l’impegno costante delle forze dell’ordine per garantire un ambiente sicuro, proteggendo la comunità da rischi potenziali che potrebbero trasformare momenti di festa in tragedie.
Cronaca
San Giacomo di Laives (BZ) | Recuperate due biciclette rubate, denunciato un giovane per ricettazione
Un’efficace collaborazione tra le stazioni dei Carabinieri di Laives e Bronzolo ha portato al recupero di due biciclette di valore, rubate nella notte tra il 10 e l’11 dicembre 2024 in un garage privato a San Giacomo di Laives, in provincia di Bolzano.
L’episodio si è verificato quando ignoti hanno forzato l’ingresso di un garage annesso a un’abitazione, sottraendo una bicicletta muscolare e una elettrica, per un valore complessivo di circa 5.000 euro, oltre a due caschi da motociclista. L’azione ha provocato ingenti danni, aggravando ulteriormente il bilancio economico per la vittima, che non aveva copertura assicurativa per la refurtiva.
L’immediato avvio delle indagini, supportate da immagini di videosorveglianza e altre tecnologie, ha consentito ai Carabinieri di ricostruire il percorso della refurtiva, individuando il luogo in cui era stata nascosta: un condominio in via Palermo a Bolzano.
Il blitz, condotto con il supporto dei militari della Stazione di Terlano, ha permesso di ritrovare entrambe le biciclette e di denunciare per ricettazione un giovane di 20 anni, residente a Bolzano. Ora gli inquirenti stanno cercando di chiarire se il ventenne fosse direttamente coinvolto nel furto o se, come sostiene, abbia acquistato i beni rubati attraverso canali illeciti.
Le biciclette sono già state restituite al legittimo proprietario, che ha espresso gratitudine ai Carabinieri per l’efficacia delle operazioni. Le indagini continuano per accertare eventuali responsabilità aggiuntive e ricostruire i dettagli dell’accaduto.
L’Arma coglie l’occasione per ricordare l’importanza di prestare attenzione a offerte sospette e a prezzi particolarmente bassi sul mercato, poiché l’acquisto di beni rubati può comportare conseguenze legali anche per gli acquirenti inconsapevoli.
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