Cronaca
Roma | Muore soffocata in casa: ipotesi omicidio della figlia
Una donna di 66 anni è stata trovata morta in circostanze sospette a Palidoro, una frazione del comune di Fiumicino, alle porte di Roma. La vicenda ha scosso la comunità dopo che la donna è stata portata in ospedale e successivamente è deceduta. Le autorità stanno indagando sull’ipotesi di omicidio.
I carabinieri stanno conducendo le indagini, ascoltando la figlia della vittima, parenti e amici. La figlia è stata portata in caserma per essere interrogata, poiché sospettata di essere coinvolta nella presunta morte per soffocamento. Al momento, le autorità mantengono riservatezza sulle indagini in corso.
La scoperta è avvenuta quando una parente ha allertato i soccorsi dopo aver trovato la donna priva di sensi nella sua abitazione di via Bonorva, a Palidoro. Nonostante l’intervento tempestivo dell’ambulanza e dell’automedica, la donna non ha ripreso conoscenza ed è stata trasportata all’Aurelia Hospital, dove è deceduta.
La salma è stata trasferita all’obitorio del Verano in attesa dell’esame autoptico. Secondo le prime ipotesi, la donna potrebbe aver perso i sensi a causa di soffocamento. Nel corso delle indagini, la figlia è stata interrogata più volte, mentre l’appartamento della vittima è stato posto sotto sequestro. La posizione della figlia è attualmente oggetto di valutazione da parte delle autorità.
Cronaca
Arrestato trafficante internazionale con 87 kg di cocaina a Civitavecchia
La Polizia di Stato ha portato a termine un’importante operazione antidroga presso il porto di Civitavecchia, arrestando un trafficante internazionale che trasportava un carico di 87 kg di cocaina pura. Lo stupefacente, occultato con un sistema sofisticato all’interno di un camion, aveva un valore commerciale stimato di circa 10 milioni di euro.
L’operazione si è svolta in concomitanza con l’arrivo di un traghetto proveniente da Barcellona. Gli agenti della Polizia di Frontiera Marittima, effettuando controlli mirati sui veicoli a bordo, hanno individuato un autotrasportatore spagnolo alla guida di un mezzo pesante. Il comportamento del conducente, apparso subito agitato e poco collaborativo, ha attirato l’attenzione degli operatori.
Decisivo è stato l’intervento dell’unità cinofila: il cane poliziotto ha segnalato la presenza di tracce di sostanze stupefacenti nell’abitacolo del camion. Una perquisizione più approfondita ha portato alla scoperta di un sistema nascosto estremamente elaborato. Grazie all’uso di un telecomando e di fusibili, gli agenti hanno attivato un meccanismo che ha sbloccato un vano segreto situato sotto i sedili del mezzo.
All’interno del doppiofondo sono stati rinvenuti 79 panetti di cocaina pura, già pronti per essere immessi sul mercato. Il conducente è stato immediatamente arrestato e trasferito nella Casa Circondariale di Aurelia, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori indagini.
L’operazione rappresenta un colpo significativo alle reti internazionali di traffico di droga, confermando l’efficacia dei controlli e delle strategie adottate dalla Polizia di Stato per contrastare il fenomeno.
Cronaca
Saletto di Piave (TV) | Furto e frode, due arresti dopo indagini della Squadra Mobile di Treviso
La Squadra Mobile di Treviso ha portato a termine un’importante operazione che ha portato alla denuncia di due uomini, di 33 e 29 anni, residenti nelle province di Treviso e Venezia, accusati di furto e utilizzo indebito di carte bancomat. L’episodio risale a luglio, quando una coppia trevigiana ha denunciato il furto della propria borsa all’interno della propria auto, parcheggiata vicino al fiume Piave, nel comune di Saletto di Piave.
Il furto si è verificato il 14 luglio scorso: i malviventi, dopo aver forzato la portiera dell’auto, hanno sottratto una borsa di marca contenente documenti, gioielli e una carta bancomat. La carta è stata successivamente utilizzata per prelevare circa 2500 euro. La denuncia della vittima ha dato il via alle indagini, condotte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica di Treviso.
Gli investigatori, grazie a una serie di attività investigative, hanno ricostruito l’accaduto e identificato i due sospetti. Le perquisizioni domiciliari eseguite nei giorni scorsi nelle abitazioni dei presunti responsabili hanno confermato il loro coinvolgimento nel reato. Tra gli oggetti recuperati durante le perquisizioni figurano la borsa rubata e i capi di abbigliamento indossati dai due uomini mentre compivano i prelievi in uno sportello bancomat a Maserada Sul Piave.
La refurtiva, inclusi gli oggetti rubati, sarà restituita ai legittimi proprietari, mentre la Polizia di Stato prosegue il suo impegno nel contrasto ai reati predatori, intensificando le operazioni di prevenzione e repressione sul territorio.
Cronaca
Latina | Rissa a Terracina, scattano i DASPO Urbani per 5 responsabili
La Polizia di Stato di Latina continua a intensificare il controllo dei fenomeni di violenza nelle zone della movida e nei locali pubblici della provincia. A seguito di un’incidente violento verificatosi quest’estate a Terracina, il Questore di Latina ha deciso di applicare cinque provvedimenti di DASPO Urbano, ciascuno della durata di tre anni, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di rissa e lesioni personali.
I fatti risalgono alla serata del 7 agosto scorso, quando il Commissariato di P.S. di Terracina è intervenuto a seguito di una segnalazione di rissa nei pressi di un bar situato in Viale della Vittoria, una zona centrale della città. Grazie alla rapida raccolta di testimonianze e all’analisi dei video delle telecamere di sorveglianza dell’esercizio commerciale, gli agenti sono riusciti a ricostruire l’intera vicenda e a identificare i coinvolti.
La rissa è esplosa da una lite tra due persone, ma ben presto è degenerata, coinvolgendo altri soggetti, legati ai due litiganti. La violenza ha avuto luogo davanti agli occhi dei passanti, che hanno assistito a una scena di caos, con tavoli e sedie rovesciati. La situazione è continuata su Viale della Vittoria, dove i cinque coinvolti si sono colpiti reciprocamente con calci e pugni.
Come misura per contrastare la crescente violenza nei luoghi pubblici, sono stati applicati i DASPO Urbani, una forma di provvedimento restrittivo che, seppur originariamente pensata per prevenire disordini nelle competizioni sportive, è stata estesa anche alla movida cittadina. Questi provvedimenti impediscono ai cinque individui coinvolti di accedere a locali pubblici o luoghi di intrattenimento, come pub, bar, ristoranti e discoteche, all’interno del centro di Terracina, per un periodo che va dai sei mesi ai tre anni.
Nel caso di violazione del divieto, le sanzioni previste vanno dalla reclusione da 1 a 3 anni, con una multa che può variare tra i 10.000 e i 24.000 euro. Il provvedimento mira a ridurre i casi di violenza nelle aree di maggiore affluenza e a garantire maggiore sicurezza per i cittadini e i turisti.
Le cinque persone coinvolte sono state denunciate in stato di libertà per i reati di rissa e lesioni personali. L’intensificazione dei controlli e l’applicazione di misure preventive come il DASPO Urbano sono segnali di una crescente attenzione alle problematiche della sicurezza pubblica, in particolare nelle zone con una forte concentrazione di locali e giovani.
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