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Cronaca

Sala commenta l’aggressione a Lambrate: ‘Il governo non ha fatto il suo dovere’

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Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato il ferimento dell’agente di Polizia avvenuto questa notte in città, sottolineando l’importanza di eseguire i provvedimenti di espulsione.

“I delinquenti acclarati devono essere rimpatriati e intendiamoci, il punto è chi fa che cosa.
    Quindi anche il nostro governo, visto che qualche esponente dei partiti di maggioranza butta la croce addosso a Milano e a me, faccia un esame di coscienza e si chieda perché non fa il suo dovere”.

“Vediamo questo caso nella sua dinamica e nella sua storia,” ha detto Sala a margine di Orticola, la mostra mercato di fiori. “La persona che ha colpito l’agente era stata fermata qualche giorno fa su un treno con una lama, eppure era ancora in giro. Aveva ricevuto un provvedimento di espulsione da tempo, firmato dal prefetto di Avellino ed era ancora in Italia. Se c’è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo.”

“Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell’ordine o i cittadini. Quindi in questo caso la responsabilità è chiaro di chi è,” ha concluso. “Questo non è un caso isolato qui ormai l’idea è che tanto non succede nulla e che tanto si può delinquere. Quindi ci deve essere certezza della pena e chi sbaglia deve pagare. Altrimenti sono sempre le città e i cittadini a pagarne le conseguenze e non va bene.”

Cronaca

Catania | Rissa al “Massimino”: arrestati due tifosi violenti durante Catania-Trapani

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ADN24

La Polizia di Stato ha concluso una serie di indagini sul violento episodio accaduto lo scorso 15 novembre durante l’incontro di calcio tra Catania e Trapani, allo stadio “Massimino”. In seguito alla rissa scoppiata nella “Curva Sud” al 80° minuto della partita, le forze dell’ordine hanno arrestato due tifosi catanesi di 28 e 37 anni, ritenuti responsabili di rissa aggravata e danneggiamento in occasione di manifestazioni sportive.

L’incidente, scaturito da futili motivi, ha visto i due individui assumere un comportamento particolarmente violento, colpendo con calci e pugni altri tifosi coinvolti nella mischia. Le immagini registrate dagli operatori della Polizia Scientifica sono state determinanti per l’identificazione dei due aggressori, che sono stati arrestati grazie all’analisi dei video e alla successiva indagine della Digos. Il loro comportamento ha avuto conseguenze gravi: il violento alterco ha portato al cedimento di una balaustra nel settore “Curva Sud”, causando la rovinosa caduta di numerosi tifosi. In quel momento, i due arrestati hanno continuato a colpire ripetutamente coloro che erano caduti a terra, provocando ferite e contusioni.

L’arresto dei due tifosi è avvenuto in flagranza differita, come previsto dalla normativa antiviolenza sugli stadi, entro 48 ore dal reato. Dopo essere stati identificati, i due uomini sono stati posti agli arresti domiciliari dal Tribunale di Catania, con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per il 37enne. Entrambi sono noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti penali, in particolare per reati commessi durante altre manifestazioni sportive.

In seguito all’inchiesta, il Questore di Catania emetterà i provvedimenti D.A.SPO. che impediranno ai due arrestati di accedere a impianti sportivi o di avvicinarsi a tali luoghi durante eventi sportivi. Le indagini proseguono per garantire che simili episodi di violenza vengano contrastati, in favore della sicurezza e della corretta fruizione degli eventi sportivi.

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Cronaca

Ancona | Sicurezza alimentare: sequestrati 2 quintali di prodotti ittici

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ADN24

Proseguono senza sosta i controlli congiunti della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera di Ancona, nell’ambito del Piano Operativo coordinato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, volto a garantire la sicurezza alimentare e la tracciabilità dei prodotti. L’operazione, che ha coinvolto anche la Direzione Marittima e il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, si concentra in particolare sul settore della ristorazione, con un focus sulla filiera ittica.

Questi controlli, che rientrano in un’attività ispettiva avviata a maggio, hanno visto la selezione di alcuni esercizi commerciali operanti nelle province di Ancona, Ascoli Piceno e Pesaro Urbino, con l’obiettivo di verificare il corretto rispetto delle normative relative all’origine e alla tracciabilità dei prodotti ittici.

Durante l’operazione a Ancona, le forze di polizia hanno ispezionato i locali di un ristorante, riscontrando gravi inadempienze nelle condizioni di conservazione del pesce. Sono stati sequestrati oltre 80 kg di pesce congelato, che non rispettavano le norme igienico-sanitarie. Inoltre, sono stati sequestrati più di 10 litri di olio, privi delle necessarie informazioni sulla tracciabilità e l’etichettatura.

A San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, l’attività di controllo ha portato alla sospensione precauzionale di un altro ristorante per gravi carenze igieniche e la mancanza di etichettatura su oltre 64 kg di prodotto ittico, sia fresco che congelato. Per questa violazione, è stata applicata una sanzione amministrativa di 1.500 euro.

Infine, a Fano, sono stati sequestrati più di 48 kg di alimenti e 11 litri di condimenti vari, a causa della mancanza di informazioni sulla tracciabilità. Anche in questo caso, sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 3.000 euro.

In totale, l’operazione ha portato al sequestro di oltre 200 kg di prodotti ittici e altri alimenti, e sanzioni per un ammontare superiore ai 6.000 euro. Questi controlli si inseriscono in una più ampia attività di monitoraggio volta a tutelare la sicurezza alimentare, garantire la trasparenza della filiera e prevenire la diffusione di prodotti non tracciabili, spesso a rischio per la salute dei consumatori.

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Cronaca

Bassano del Grappa (VI) | Tentativo di truffa ai danni di un 85enne: due arresti

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ADN24

Un tentativo di truffa ai danni di un 85enne residente a Bassano del Grappa è stato sventato grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine. L’anziano, nella giornata di ieri, ha ricevuto una telefonata da un sedicente carabiniere che lo informava di un grave incidente stradale coinvolgente il figlio, residente in Francia. L’interlocutore, con tono urgente e minaccioso, gli ha richiesto una somma di 15.000 euro per risarcire la controparte, sostenendo che la cifra, eventualmente, potesse essere versata anche in gioielli d’oro.

Confuso e preoccupato dalla notizia, il pensionato ha inizialmente riferito di non disporre della somma richiesta, ma il truffatore lo ha esortato a recarsi in banca per prelevare il denaro, insistere sulla necessità di effettuare la transazione e, nel frattempo, ha fornito il suo numero di cellulare, chiedendo di mantenere il contatto diretto.

Realizzando che qualcosa non andava e sospettando il tentativo di truffa, l’anziano ha agito con molta cautela. Prima di lasciare la propria abitazione, ha chiamato il 112 e raccontato rapidamente la situazione all’operatore della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa. Mantenendo sempre la linea con il truffatore, è riuscito a uscire di casa senza destare sospetti e a informare i carabinieri del suo spostamento verso la banca.

In pochi minuti, i militari hanno avviato un dispositivo di osservazione che ha portato all’identificazione e al fermo dei due truffatori, un 20enne e un 39enne residenti a Napoli, che si trovavano pronti a fuggire a bordo di un’auto. Durante il controllo, i due uomini sono stati trovati in possesso di telefoni cellulari, probabilmente utilizzati per il coordinamento con il complice, e un coltello a scatto del tipo proibito, sequestrato durante la perquisizione.

I due malviventi sono stati arrestati con l’accusa di tentata truffa aggravata. L’autista del veicolo, il 39enne, dovrà rispondere anche del reato di porto abusivo di arma, mentre entrambi sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Vicenza, in attesa di ulteriori sviluppi.

Il tempestivo intervento del cittadino, che ha agito con grande lucidità, e la rapida reazione delle forze dell’ordine hanno evitato che il truffatore portasse a termine il suo piano, sottolineando l’importanza della collaborazione tra la cittadinanza e le forze di polizia nella lotta contro le truffe.

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