Cronaca
Napoli | Ergastolano tenta di uccidere la compagna: arrestato dopo un inseguimento di 300 chilometri
Un detenuto ergastolano originario di Napoli, usufruendo del regime di semilibertà, ha compiuto un violento tentativo di omicidio nei confronti della sua compagna mentre cenavano insieme. L’aggressione è avvenuta ieri sera a Sorbolo Mezzani, in provincia di Parma, dove l’uomo di 61 anni ha gettato acido sulla testa della donna e successivamente l’ha colpita con un coltello. Dopo l’attacco, ha tentato la fuga, ma è stato arrestato ad Arezzo dopo un inseguimento lungo circa 300 chilometri. Le accuse nei suoi confronti sono di tentato omicidio e lesioni gravissime.
L’aggressione si è verificata all’interno di un condominio di Sorbolo Mezzani, dove l’uomo, beneficiario del regime di semilibertà, aveva trascorso la serata in compagnia della compagna di 54 anni e di uno dei suoi due figli. Dopo la cena, la situazione è degenerata rapidamente, culminando nell’attacco violento contro la donna. I Carabinieri di Parma, intervenuti tempestivamente, hanno avviato le ricerche dell’aggressore, coinvolgendo le province di Parma, Firenze e Arezzo. Grazie alla collaborazione familiare dell’aggressore e all’uso dei sistemi di lettura delle targhe, è stato possibile tracciare il suo percorso di fuga.
L’inseguimento, che ha attraversato Emilia-Romagna e Toscana, si è concluso con successo quando l’auto del sospetto è stata intercettata e bloccata nei pressi di una stazione di servizio vicino al casello autostradale di Arezzo. L’arresto è stato eseguito dai Carabinieri di Parma con il supporto dei militari di Figline Valdarno e Arezzo.
La vittima è stata trasportata in ospedale, mentre le sue condizioni attuali non sono ancora note. L’aggressore è stato detenuto e dovrà rispondere delle gravi accuse di tentato omicidio e lesioni gravissime.
Cronaca
Aggressione a capotreno sulla Milano-Mortara: passeggero aggredisce la donna per una sigaretta
Un episodio di violenza ha avuto luogo ieri sera su un treno della linea Milano-Mortara, quando una capotreno di 48 anni è stata aggredita da un passeggero. La donna, mentre il convoglio si stava avvicinando alla stazione di Mortara, ha chiesto cortesemente a un giovane di spegnere una sigaretta, ma la sua richiesta è stata respinta in modo sgarbato. Il passeggero, di origini nordafricane, ha reagito con violenza, colpendo la capotreno con degli schiaffi.
La situazione è degenerata rapidamente e la donna ha immediatamente allertato i carabinieri chiamando il 112. Nonostante l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, l’aggressore è riuscito a scendere dal treno e a fuggire prima dell’arrivo dei carabinieri, che sono intervenuti alla stazione di Mortara.
Le indagini sono in corso per identificare l’aggressore, mentre l’episodio solleva preoccupazioni sul tema della sicurezza sui mezzi pubblici, dove già da tempo si registrano episodi di violenza nei confronti di lavoratori del settore.
Cronaca
Sequestro di beni per oltre 7 milioni di euro a Rimini: operazione contro la criminalità organizzata
I Finanzieri del Comando Provinciale di Rimini hanno eseguito un importante sequestro patrimoniale nei confronti di un individuo italiano, residente stabilmente nella provincia di Rimini, applicando la normativa antimafia. Il sequestro riguarda porzioni di 4 immobili e 20 terreni, situati tra le province di Rimini e Pesaro-Urbino, con un valore complessivo di oltre 7 milioni e mezzo di euro.
Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Rimini, su proposta della Procura della Repubblica. Il tribunale ha ritenuto che l’uomo, condannato in passato per reati come bancarotta fraudolenta e con pendenti accuse di dichiarazioni fraudolente e utilizzo di fatture false, avesse accumulato il suo patrimonio in modo illecito. Le indagini hanno rivelato una marcata sproporzione tra i redditi dichiarati e il valore dei beni in suo possesso, suggerendo che gran parte delle sue risorse derivassero da attività criminali.
Il destinatario del sequestro è stato più volte condannato per reati finanziari e, a seguito delle indagini condotte dalla Polizia Economico-Finanziaria, è emersa una significativa disponibilità di beni, tra cui immobili e aziende, ben al di sopra delle sue dichiarazioni fiscali. Nel 2022 e nel 2023, le Fiamme Gialle avevano già confiscato un patrimonio di circa 14,2 milioni di euro a suo carico, con sentenze divenute irrevocabili.
Il sequestro attuale, oltre a rappresentare un importante passo nel contrasto alla criminalità organizzata, ha anche un valore simbolico e sociale. Restituendo questi beni alla collettività, si compie un’azione di recupero delle ricchezze illecite accumulate, a beneficio della società. I beni sequestrati sono ora stati affidati a un amministratore giudiziario, nominato dal Tribunale di Rimini.
Cronaca
Scoperto laboratorio di produzione di eroina ad Ordona: arrestati due responsabili e sequestrati 14 kg di droga
La Guardia di Finanza di Foggia ha effettuato un’importante operazione contro il traffico di droga, scoprendo un laboratorio clandestino destinato alla produzione di eroina nell’agro di Ordona. L’intervento, che ha portato all’arresto di due uomini, ha permesso di sequestrare 14 chilogrammi di sostanza stupefacente pronta per essere immessa nel mercato illegale, nonché una somma di circa 100.000 euro, trovata in contante.
L’indagine è il frutto di un’attenta attività di monitoraggio e controllo sul territorio da parte dei militari del Gruppo di Foggia. Durante i loro servizi, i finanzieri avevano notato movimenti sospetti da parte di alcuni individui, il che li ha portati a concentrare l’attenzione su una casa di campagna situata nella zona di Ordona. I sospetti si sono rivelati fondati quando, una volta entrati nell’edificio, le forze dell’ordine hanno scoperto che era stata allestita una vera e propria struttura per il taglio, la cottura e il confezionamento dell’eroina.
Nel laboratorio clandestino, i finanzieri hanno trovato attrezzature professionali, tra cui un miscelatore, un forno per la cottura della sostanza e una pressa per confezionare l’eroina in panetti. Questo materiale, utilizzato per rendere la droga pronta per essere venduta, ha permesso di smascherare un’attività illecita ben organizzata.
I due arrestati, che sono stati immediatamente portati presso la casa circondariale di Foggia, risponderanno di vari reati, tra cui produzione e traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione evidenzia l’efficacia del controllo economico del territorio da parte della Guardia di Finanza, impegnata in una lotta costante contro il crimine organizzato e il traffico di droga.
Il sequestro di 14 kg di eroina, una quantità considerevole che avrebbe alimentato il mercato illecito, rappresenta un successo significativo per le forze dell’ordine, che continuano a monitorare e contrastare le attività criminali nel territorio di Foggia e provincia.
-
Tecnologia12 ore ago
Cybersecurity: in crescita gli attacchi informatici, la sanità tra i settori più colpiti
-
Attualità23 ore ago
Cosenza, Inizia a Camigliatello Silano il film “Io non ti lascio solo” con Giorgio Pasotti
-
Cronaca23 ore ago
Perugia, Salvini: “Investiamo miliardi per migliorare le infrastrutture dell’Umbria”
-
Cronaca17 ore ago
Roma, maxi furto nella boutique Valentino: sottratti beni per 140mila euro
-
Cronaca15 ore ago
Operazione contro la contraffazione a Catania: sequestrati oltre 6.000 articoli falsi
-
Tv e Spettacolo15 ore ago
La finale di Tale e Quale Show si tinge di ironia con Paolo Bonolis
-
Cronaca24 ore ago
Lamezia Terme e provincia, isolamento dopo il maltempo: urgono fondi per ripristinare la viabilità
-
Politica16 ore ago
Tajani: “L’anniversario della caduta del Muro di Berlino ci ricorda il valore della libertà”