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Genova | Corruzione ambientale, arrestato il presidente della Regione Giovanni Toti
Terremoto giudiziario in Liguria: la Guardia di Finanza ha arrestato Giovanni Toti. Il presidente della Regione è attualmente agli arresti domiciliari. Deve rispondere di corruzione ambientale, corruzione per atti contrari a doveri d’ufficio e promesse elettorali.
Nell’operazione in corso sono indagati per corruzione altri due grossi personaggi: l’ex presidente dell’Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini, oggi amministratore delegato e direttore generale della multiutility Iren, e l’imprenditore portuale Aldo Spinelli, ex presidente dei club calcistici Genoa e Livorno, che avrebbe ottenuto il rinnovo di concessioni portuali in cambio del finanziamento a fondazioni e comitati politici che negli ultimi anni hanno sostenuto Toti.
Un’ulteriore parte delle accuse di corruzione riguarda finanziamenti e favori scambiati con Esselunga, altro grande sostenitore del centrodestra ligure, che proprio con l’avvento delle giunte guidate da Toti ha aperto i suoi primi punti vendita in Liguria, mettendo fine allo storico dominio delle Coop.
Un secondo filone di indagini, secondo Il Fatto Quotidiano allunga sulla Liguria lo spettro del voto mafioso. C’è infatti un’ulteriore parte di questa inchiesta che si concentra su pacchetti di voti che spiegherebbero il boom elettorale del partito fondato da Toti, Cambiamo, che alle regionali del 2020 aveva ottenuto lo straordinario risultato del 22% (surclassando partiti della sua stessa maggioranza ben più radicati a livello nazione, come la Lega, 17%, Fratelli d’Italia, 10%, Forza Italia, 5,7%). Dietro quell’exploit ci sarebbero secondo gli inquirenti pacchetti di voti garantiti da personaggi vicini a clan mafiosi nisseni originari di Riesi, confluiti nel boom di preferenze registrate da vari candidati totiani.
In questo filone il braccio destro di Toti, Matteo Cozzani, suo capo di gabinetto ed ex sindaco di Porto Venere, è indagato per promesse elettorali aggravate dal metodo mafioso, mentre Toti è indagato per il solo reato di promesse elettorali. Cozzani è indagato per corruzione in un ulteriore filone di inchiesta, aperto dalla Procura di La Spezia, insieme ad alcuni imprenditori che in cambio di vantaggi avrebbero messo a disposizione soggiorni di lusso a favore di persone dell’entourage di Toti.
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Imperia | “Tour Alpimare”, quattro giorni nell’entroterra con l’alpinista Lorenzo Gariano
Quattro giorni di Tour Alpimare con Lorenzo Gariano, l’alpinista imperiese che ha scalato le sette cime più alte del mondo. Dal 21 al 24 giugno sono in programma quattro tappe alla scoperta del magnifico entroterra della provincia di Imperia. Si comincerà il 21 giugno con la tappa cha partirà dal Rifiugio Chionea per raggiungere Upega. Da qui, il giorno successivo, si raggiungerà il Rifugio La Terza. La terza tappa è prevista il 23 giugno quando dal Rifugio La Terza si raggiungerà il Colle San Bartolomeo.
L’ultima tappa è in programma il 24 giugno quando dal Colle San Bartolomeo si raggiungerà Imperia. Il pacchetto di Tour Alpimare prevede la quota assicurativa, il trasporto bagagli da rifugio a rifugio, il trasporto finale da Imperia a Ormea, quindi la guida, la mezza pensione (pernottamento, cena e colazione, pranzo al sacco e certificato di merito finale. Per informazioni è possibile contattare Lorenzo Gariano al numero 333.6546884
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Ciclista aggredito da un cane nel Foggiano, con elisoccorso in ospedale: gravi ferite alla testa e al volto – StatoQuotidiano.it
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Liguria | Sei morti sul lavoro nel primo trimestre 2024
Nei primi tre mesi dell’anno in Liguria sono morti 6 lavoratori, due in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Le denunce di infortunio sono 50 al giorno (in tutto 4.519 nel primo trimestre).
In forte aumento le malattie professionali: 437 denunce, pari al 41% in più dell’anno precedente (cinque denunce al giorno nei primi tre mesi del 2024). Sono i dati elaborati dall’ufficio economico della Cgil di Genova e della Liguria presentati oggi dal segretario generale della Cgil Liguria Maurizio Calà, in occasione dell’iniziativa pubblica a sostegno dei quattro referendum abrogativi sui temi del lavoro, organizzata a calata Falcone e Borsellino, nel Porto Antico, cui ha partecipato anche il segretario generale Maurizio Landini. I numeri fotografano la situazione attuale della sicurezza del lavoro.
“In Liguria oltre l’80% dei nuovi assunti è precario e sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato una su tre è a tempo parziale – elenca Calà -. L’irregolarità delle imprese ha raggiunto (e superato) il 75% di quelle ispezionate nel 2023. Le ispezioni riguardano gli inadempimenti rispetto a violazioni in materia di lavoro, contributive o peggio sull’applicazione delle norme su salute e sicurezza”. Dai dati emerge inoltre come le probabilità per le aziende di essere controllate siano piuttosto basse, visto che su 133.391 imprese attive in Liguria nel 2023 le ispezioni sono state 2.206, pari all’1,7%, quelle in materia di salute e sicurezza sul lavoro 616, cioè lo 0,46%.
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