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Cronaca

Milano | Incendio nel carcere minorile Beccaria: nessun ferito e cause ancora da chiarire

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Durante la notte, un incendio è divampato nel carcere minorile Beccaria di Milano, fortunatamente senza causare feriti. Secondo quanto riportato dai vigili del fuoco, le fiamme hanno avuto origine da una cella al secondo piano, coinvolgendo anche altre tre celle sullo stesso livello. Fortunatamente, l’incendio è stato prontamente domato e nessuno è rimasto coinvolto.

Le operazioni di spegnimento sono state complesse e hanno richiesto circa tre ore di lavoro. Attualmente, sono in corso indagini per determinare le cause dell’incendio. L’evento è avvenuto intorno alle 2 del mattino, e parte dei detenuti è stata temporaneamente evacuata per motivi di sicurezza. Le quattro squadre di vigili hanno concluso le operazioni intorno alle 5.

Il carcere Beccaria di Milano è da tempo oggetto di attenzione per le segnalazioni di soprusi ai danni dei detenuti. In passato, sono state avviate indagini che hanno portato anche all’arresto di agenti della Polizia penitenziaria. Inoltre, nel Natale del 2022, il carcere è stato teatro di un’evasione, durante la quale sette detenuti sono fuggiti, ma fortunatamente sono stati tutti recuperati o catturati.

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Cosenza: Blitz antimafia smantella rete di spaccio e traffico di droga

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ADN24

Quattro persone sono state arrestate questa mattina tra Scalea, Cetraro e Ancona in un’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Scalea, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Catanzaro, riguardano accuse di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio, detenzione illegale di armi e lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno portato alla luce l’operatività di un’organizzazione criminale attiva a Scalea, specializzata nella gestione e nello spaccio di cocaina e altre sostanze stupefacenti. Il sodalizio si approvvigionava attraverso due canali principali, con base a Napoli e Cetraro, adottando strategie sofisticate per eludere i controlli delle forze dell’ordine. L’organizzazione disponeva inoltre di strutture logistiche per lo stoccaggio della droga e gestiva in modo centralizzato i proventi dell’attività illecita, servendosi di modalità di comunicazione mirate a ridurre il rischio di intercettazioni.

Un elemento particolarmente grave emerso dall’inchiesta è la ricostruzione di un episodio di ritorsione violenta: un colpo d’arma da fuoco è stato esploso contro un individuo accusato di atteggiamenti ritenuti offensivi nei confronti di alcuni membri del gruppo. Questo episodio, considerato emblematico del clima intimidatorio tipico delle organizzazioni mafiose, ha portato all’aggravante del metodo mafioso.

L’operazione rappresenta un duro colpo al traffico di droga nella zona del Cosentino e dimostra l’impegno delle autorità nel contrasto alle infiltrazioni mafiose che alimentano il mercato degli stupefacenti, causando danni economici e sociali profondi sul territorio. L’inchiesta prosegue per accertare ulteriori responsabilità e individuare eventuali altri membri del sodalizio criminale.

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Cronaca

Roma: Scandalo sul condono edilizio, sei persone colpite da misure cautelari

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ADN24

Un’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Roma Eur, su delega della Procura della Repubblica, ha portato all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di sei individui coinvolti in una vasta rete di presunti abusi legati al condono edilizio. Le accuse comprendono reati come corruzione, accesso abusivo a sistemi informatici, falsificazione di certificazioni e occultamento di atti ufficiali.

Le indagini sono iniziate nel settembre 2020, a seguito di una denuncia presentata da un dirigente della società “Risorse per Roma Spa”, operante presso l’Ufficio Condono Edilizio. La segnalazione riguardava anomalie in una pratica legata alla regolarizzazione di abusi su un immobile. Da quel momento, le indagini hanno svelato un sistema illecito che coinvolgeva pubblici ufficiali, professionisti e privati cittadini.

Un elemento chiave dell’inchiesta è stato il ritrovamento di un appunto manoscritto, contenente riferimenti a numerose pratiche di condono accompagnate da cifre sospette. Questo documento, insieme a dichiarazioni accusatorie e materiali sequestrati, ha permesso di collegare somme di denaro a presunte tangenti versate per agevolare la risoluzione delle pratiche.

Tra gli indagati figurano ex dipendenti dell’Ufficio Condono Edilizio, professionisti del settore e dipendenti di società legate a Roma Capitale. Sono accusati di aver facilitato il cambio di destinazione d’uso di immobili, sanato abusi edilizi tramite documentazione falsificata, e ottenuto certificazioni di collaudi mai eseguiti. In alcuni casi, sarebbero stati effettuati accessi non autorizzati a sistemi catastali per agevolare le operazioni illecite.

Le misure cautelari includono gli arresti domiciliari per due persone, obblighi di presentazione alle autorità e interdizioni temporanee dall’esercizio della professione. Le attività investigative continuano, coordinate dalla Procura di Roma, per accertare l’intera portata della vicenda e verificare ulteriori responsabilità.

Questo caso sottolinea l’importanza della trasparenza e del controllo nei processi di condono edilizio, una materia spesso complessa e vulnerabile a fenomeni corruttivi, con gravi ricadute sulla gestione del territorio e sull’affidabilità delle istituzioni pubbliche.

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Cronaca

Arrestato 67enne a Olevano Romano per detenzione e spaccio di droga

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ADN24

Un’operazione mirata dei Carabinieri di Olevano Romano ha portato all’arresto di un uomo di 67 anni, residente nel comune, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’intervento, svolto nel pomeriggio di sabato scorso, rientra in un servizio finalizzato al contrasto del traffico di droga sul territorio.

L’uomo è stato fermato per un controllo mentre si trovava a bordo della propria auto, durante il quale i militari hanno rinvenuto una piccola quantità di cocaina. Il ritrovamento ha spinto i Carabinieri a eseguire una perquisizione nella sua abitazione, situata nelle vicinanze.

All’interno della casa, le forze dell’ordine hanno scoperto e sequestrato 12 dosi di cocaina già pronte per la vendita, insieme a circa 130 grammi di sostanza da taglio e materiale utilizzato per il confezionamento. Inoltre, è stata rinvenuta una somma di 365 euro in contanti, ritenuta il guadagno dell’attività illecita.

Il 67enne è stato posto agli arresti domiciliari e resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il proseguimento delle indagini. L’operazione sottolinea l’attenzione delle forze dell’ordine nel monitorare e reprimere il fenomeno dello spaccio di stupefacenti anche in realtà di dimensioni più contenute.

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